Tre Valli

Lupo e predazioni: «Il Governo adotti misure concrete e tempestive»

La presenza del predatore è finita sotto la lente dei Comuni e dei Patriziati di Blenio, Riviera e Leventina che, insieme all’Ente regionale per lo sviluppo e all’Organizzazione turistica regionale, hanno sollecitato il Consiglio di Stato
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Red. Bellinzona
16.10.2025 22:00

Predazioni e avvistamenti sempre più frequenti che fanno crescere l’apprensione. Il lupo finisce sotto la lente dei Comuni e dei Patriziati delle Tre Valli (Blenio, Riviera e Leventina) che, insieme all’Ente regionale per lo sviluppo Bellinzonese e valli (ERS-BV)e all’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (OTR-BAT), hanno preso carta e penna e scritto una lettera congiunta all’indirizzo del Consiglio di Stato: «Il lupo, oltre che nell'alta valle, è stato più volte avvistato di recente anche nel fondovalle in luoghi frequentati da cittadini, turisti, ma soprattutto scolari e bambini. La preoccupazione è profonda e tangibile e per nulla trascurabile dagli amministratori locali, i quali si ritrovano loro malgrado a gestire una situazione che va ben oltre la loro sfera di competenza». Non solo. La presenza non occasionale del predatore - si legge - in prossimità delle aziende agricole preoccupa pure gli allevatori.

Garantire la sicurezza

Un problema per una regione a forte vocazione agricola e zootecnica: «Sempre più allevatori rinunciano alla loro attività perché sono esasperati dalla situazione di incertezza in cui si trovano». Numerosi gli alpeggi che vengono abbandonati. «E questo causa, oltre che una perdita di introiti, un impoverimento a livello di territorio, tradizioni e biodiversità». Anche l'ERS-BV e l'OTR-BAT hanno espresso la loro preoccupazione per lo sviluppo e il mantenimento del tessuto economico delle Tre Valli. Alla luce di queste considerazioni viene quindi chiesto al Governo di assumere «un ruolo più incisivo e adottare misure concrete e tempestive per garantire sicurezza, tutela del settore primario e salvaguardia del territorio. Gli enti locali non possono essere lasciati soli».