Macron sui migranti: «Non possiamo lasciare soli gli italiani»

«Non possiamo lasciare soli gli italiani»: lo ha detto stasera il presidente francese Emmanuel Macron nella sua intervista tv su diverse emittenti francesi. Ma ha aggiunto che «la maggior parte dei migranti» di Lampedusa «vengono dall'Africa subsahariana, da paesi ai quali forniamo aiuti allo sviluppo. Dobbiamo dire loro 'vi aiutiamo, ma voi dovete aiutarci a smantellare le organizzazioni'» dei passeur.
«Il Papa ha ragione a invitare a un soprassalto contro l'indifferenza», ha affermato Macron, aggiungendo: «noi francesi facciamo la nostra parte». «Noi abbiamo un modello sociale generoso - ha continuato - ma non possiamo accogliere tutta la miseria del mondo».
Macron ha proseguito spiegando il suo piano per affrontare le ondate di migranti e passando ai paesi di transito: «ci sono diverse migliaia di migranti che arrivano a Lampedusa e che partono tutti dal porto di Sfax, in Tunisia. Io voglio proporre un accordo alla Tunisia, mettere più mezzi in un paese di transito, proporre partnership». «Io - ha aggiunto - voglio esportare esperti e materiale» in Tunisia e in Algeria per «smantellare queste organizzazioni». E «anche qui la Francia e l'Italia sono d'accordo nel trovare un accordo europeo. Vorrei che si proponesse loro di prendere studi, esperti, materiale sulle loro coste per smantellare queste organizzazioni» di passeur.
Il capo dell'Eliseo ha poi invitato tutti «al buon senso» sui «settori in tensione» nell'edilizia o nella ristorazione rispetto al tema del lavoro ai migranti. A suo dire la legge sull'immigrazione, che il governo dovrà far approvare nei prossimi mesi, dovrà da un lato facilitare le espulsioni e dall'altro regolarizzare i lavoratori clandestini nei mestieri con più esigenze di manodopera: «ci sono molti settori in tensione che assumono persone che arrivano dall'immigrazione. Dobbiamo avere buon senso». Dall'altra parte, ha spiegato, «dobbiamo andare molto più velocemente per rimandare indietro efficacemente le persone che non hanno diritto di restare nel nostro paese».