Madrid reagisce, la Catalogna è commissariata

Il governo di Rajoy ha destituito Puigdemont e tutti i suoi consiglieri, il Parlament è stato sciolto - Elezioni il 21 dicembre - Silurato il direttore direttore generale dei Mossos d'Esquadra - Nessun controllo spagnolo, invece, sulla radio-tv pubblica
Il premier spagnolo Mariano Rajoy
Red. Online
27.10.2017 21:06

MADRID - Destituzione del presidente catalano Carles Puigdemont e di tutti i suoi consiglieri, convocazione di elezioni per il 21 dicembre, scioglimento del Parlament per evitare un eventuale dibattito sull'investitura di un nuovo presidente.

Sono queste le principali misure di commissariamento della Catalogna decise dal governo del premier spagnolo Mariano Rajoy dopo il via libera del Senato in base all'articolo 155 della Costituzione, oltre al siluramento del direttore generale dei Mossos d'Esquadra, la polizia locale. Non è passata invece la richiesta di mettere sotto controllo la radio-tv pubblica catalana.

* DESTITUZIONE GOVERN - Il premier, oltre a destituire tutto il Govern, ha chiuso l'ufficio della presidenza e della vicepresidenza catalana. Come ha spiegato oggi Rajoy al Senato, il via libera della Camera alta "autorizza il governo" a sospendere il President e i suoi consiglieri, aggiungendo che "l'esercizio di tali funzioni toccherà agli organi o autorità istituite o designate dal Governo della Nazione". Sono state chiuse le 'ambasciate', le delegazioni catalane nel mondo, nove in tutto, tra cui quella in Italia e presso l'Ue, e silurati i loro responsabili.

* ELEZIONI - E' stato lo stesso Rajoy a sciogliere il Parlament, con l'impegno di convocare elezioni il 21 dicembre.

* POLIZIA - Il controllo dei Mossos d'Esquadra, che hanno competenze in materia di ordine pubblico e di polizia stradale (ma non di controllo delle frontiere) passerebbe di fatto al ministero dell'Interno spagnolo. E' stato silurato il direttore generale dei Mossos, Pere Soler, e potrebbe anche essere destituito il mayor Josep Lluis Trapero, indagato per sedizione. Una delle incognite è come verrà accettato il commissariamento, se ci saranno defezioni o uso della forza.

* RADIO-TV - Rajoy aveva anche espresso la volontà di prendere il controllo della radio e della tv catalana, TV3, accusata dagli unionisti di essere una voce troppo sbilanciata a favore dell'indipendenza della Catalogna. Ma l'ipotesi non è stata accettata dal Senato, che ha approvato un emendamento del partito socialista bloccando la richiesta di porre sotto tutela Tv3. La misura aveva suscitato nei giorni scorsi una levata di scudi in nome della libertà di stampa.

* CONTROLLO DELL'ART.155 - Secondo El Pais, la commissione congiunta del Senato che ha avviato la procedura ex.art 155 ne controllerà anche l'applicazione ogni due mesi. Presieduta dal presidente del Senato Pio Garcia-Escudero, conta 27 senatori ed è a maggioranza Pp.