Maggiore protezione contro il radon

BERNA - La popolazione dovrebbe essere maggiormente protetta contro il radon, un gas radioattivo presente in modo naturale nel terreno, ma che penetra facilmente negli edifici non impermeabili. Il valore limite delle concentrazioni dovrà essere abbassato e saranno necessari lavori di risanamento degli immobili.Il Consiglio federale ha approvato oggi un nuovo «piano d'azione nazionale di protezione contro il radon» della durata di otto anni. Questo gas è considerato, dopo il fumo, la seconda principale causa del cancro ai polmoni (10% dei casi).
Il rischio di sviluppare un tumore è direttamente proporzionale alla concentrazione della sostanza e alla durata dell'esposizione. In una recente raccomandazione, l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) intende portare il valore massimo consentito a 300 Bq/ m3. Il limite in Svizzera (1'000 Bq/m3) dovrà dunque essere «riconsiderato» nell'ambito della revisione della legge, rileva il Consiglio federale.Tutto il territorio elvetico è ormai interessato dal problema del radon. Il numero di controlli nelle scuole e negli edifici pubblici dovrà essere aumentato. Inoltre, le prescrizioni edili dovranno essere rafforzate.
La protezione contro il gas dovrà sistematicamente essere presa in considerazione per i nuovi edifici. Stando agli esperti, i risanamenti dovranno essere moltiplicati per dieci.