Malcantone a tutto padel e Lugano inizia a scaldarsi

Malcantone terra di padel? Sembra di sì. Dopo la costruzione di nuovi campi alla GoAcademy di Agno, che si potranno calcare a partire dal prossimo mese, un nuovo rettangolo di gioco è stato realizzato a Caslano, al Tennis Club.
E nella grande Lugano? Finora la città sul Ceresio non è stata terreno fertile per gli amanti di questa disciplina in ascesa, ma qualcosa si sta muovendo. Andiamo però con ordine, partendo da Caslano.
Un progetto dopo l’altro
«Il nostro è l’unico campo del Sottoceneri all’aperto, e l’unico in Ticino creato da un’associazione sportiva: le altre sono tutte iniziative di società private». Silvia Zollikofer Nesti, presidente del Tennis Club di Caslano, sottolinea con orgoglio le particolarità del progetto appena portato a termine, che ha reso necessario il sacrificio di uno dei quattro campi da tennis esistenti, «quello che aveva la superficie più dura e che usavamo meno». In questo modo, il sodalizio ha potuto diversificare la propria offerta (che ha come suo punto forte una scuola di tennis) con l’obiettivo d’intercettare una fascia di giocatori giovani. «Diciamo fra i diciotto e i trentacinque anni, senza voler nulla togliere agli appassionati più anziani – aggiunge Zollikofer Nesti – con cui ho avuto il piacere di giocare diverse volte».
L’investimento è stato attorno ai trentamila franchi. «Swiss Tennis e l’Associazione regionale Tennis Ticino hanno appoggiato la nostra proposta, così come il Municipio di Caslano – conclude la presidente del club – e ci auguriamo che il nuovo campo sia ben frequentato: il padel è uno sport accessibile a chiunque». A detta di molti, è più accessibile rispetto al tennis, che vede il principiante mandare spesso la pallina nella rete (oppure contro le reti di recinzione del campo, quando prova a dare un po’ più di forza rispetto al tiro precedente). Tant’è: a Caslano si possono provare ambedue le discipline e scegliere la preferita. Si potrà farlo, da settembre, anche alla GoAcademy di Agno, il nuovo centro sportivo in fase di costruzione ai Prati Maggiori. A padel si può giocare anche all’A-Club di Savosa, che è stato il primo a dare spazio a questa disciplina nella regione (fino a quel momento, i luganesi interessati dovevano andare a Biasca).
L’idea c’è
Mettendo i classici pallini sulla mappa, lo sguardo cade inevitabilmente sul territorio di Lugano, che attualmente non offre alcun campo da padel. Non che manchino gli appassionati. Più che altro, le strutture.
Diversi privati si sono fatti avanti con la Città in cerca dei necessari metri quadrati (una richiesta, bocciata quasi subito, era stata quella di utilizzare un padiglione del Centro esposizioni) ma l’autorità comunale si è mostrata abbastanza fredda sul tema, soprattutto perché questa disciplina non ha ancora una propria federazione e non è ancora riconosciuta da Swiss Olympics.
O meglio: si era mostrata abbastanza fredda. Dalle discussioni sul futuro assetto del Campo Marzio Sud, che vedono coinvolti i tennis club Lido Lugano e Campo Marzio, è infatti emersa la volontà di prevedere uno spazio anche per il padel. Nulla di definitivo, ma l’idea c’è e ha trovato l’appoggio delle due associazioni citate.
Dilemma sotto rete
A questo punto, tuttavia, sorge una domanda: per il tennis, il padel è più un concorrente o un alleato? «Non lo vedo come un concorrente del tennis, ma come un fattore che possa dare valore al nostro sport» commenta il presidente del Tennis Club Lido Lugano Michel Faoro. «È più facile per chi comincia, e anche socialmente offre un valore aggiunto, perché si gioca sempre in quattro».
Lorenzo Cattaneo, presidente del Tennis Club Campo Marzio, vede invece il padel come «una valida alternativa al tennis, perché non serve una grande tecnica di base». Potrebbe essere anche un volano per il tennis? «È più facile che chi gioca a tennis si cimenti anche nel padel, piuttosto che il contrario».