Maltempo e polemiche a Milano, ma il Seveso non esonda

Continua a creare problemi il maltempo in Lombardia con violenti temporali nella notte e fino alle prime ore della mattina, prima che su tutta la regione spuntasse il sole. Ma è solo una pausa perché domani arriverà una nuova perturbazione con precipitazioni diffuse, venti con raffiche fino a 80-90 km/h e neve sopra i 1200 metri. Per ora il fiume Seveso ha retto, mentre è esondato il Lambro in provincia di Monza e il lago di Como da ieri ha superato gli argini, con il lungolago sempre chiuso.
Ma è sempre il Seveso l'osservato speciale dopo l'esondazione di martedì scorso che ha invaso le zone Nord di Milano. Il Comune si appresta a mettere in funzione la vasca di laminazione del Parco Nord, al confine con Bresso, con l'assessore alla Sicurezza e Protezione Civile Marco Granelli che questa mattina ha presenziato ai test, non senza un accenno di polemica per «le forti e persistenti piogge non previste dal Centro funzionale di Regione Lombardia». Il sindaco Giuseppe Sala ha invece sottolineato che delle altre tre vasche di competenza della Regione previste per contenere il fiume, «Senago e Lentate saranno pronte nel 2024 secondo Regione Lombardia, non ci sono informazioni certe su quella di Varedo».
«L'assessore comunale Granelli, mentre la sua città è allagata, preferisce giocare a chi è il meteorologo più bravo per coprire la sua inadeguatezza e quella della Giunta Sala nella gestione di Milano», ha replicato il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Alessandro Corbetta, ricordando che le vasche di laminazione di competenza della Regione «saranno pronte entro marzo, in linea con le tempistiche date».
Se il Seveso non è esondato, ci sono stati comunque allagamenti e alberi caduti a Milano, con diverse variazioni sulle linee di trasporto di superficie, e dal Centro funzionale monitoraggio rischi naturali della Regione Lombardia è arrivata oggi un'altra allerta gialla per un weekend che ci si aspetta ancora all'insegna delle piogge. Che dovrebbero cadere più forti nel nord della regione, a partire da Como dove il livello del lago è vicino al record assoluto di altezza in questo periodo dell'anno. Il lungolago rimane chiuso con la viabilità deviata nella zona solitamente pedonale: le precipitazioni hanno provocato anche frane e smottamenti con un paio di strade chiuse.
Problemi anche a Monza dove il fiume Lambro è esondato all'interno del Parco in vari punti, costringendo il sindaco Paolo Pilotto a diramare un'ordinanza urgente per chiudere l'intera area verde. È salito anche il Po in provincia di Cremona, con un aumento di 3 metri in sole 48 ore, così come sono in piena Adda, Serio e Oglio.