Migranti avvelenati dai funghi

Germania: trenta casi accertati - Ecco un altro potenziale rischio per i profughi che hanno raggiunto l'Europa
Ats
21.09.2015 15:27

BERLINO - Hanno affrontato traversate in mare in condizioni spesso molto complicate e una volta arrivati hanno dovuto fronteggiare situazioni in molti casi difficili, ma un altro potenziale rischio per i migranti che hanno raggiunto l'Europa può arrivare dai funghi velenosi.

Perlomeno in Germania, dove l'Hannover Medical School, struttura ospedaliera universitaria, dopo già più di 30 casi segnalati di malattie potenzialmente mortali nella sola Hannover, di cui 17 avvelenamenti tutti in una notte, ha realizzato un poster in diverse lingue per invitare i migranti a fare attenzione.

Sebbene alcune specie di funghi in Germania potrebbero essere simili ai funghi commestibili da altre parti del mondo, il rischio è che siano estremamente tossici e velenosi - spiegano i sanitari - come risultato di una scarsa conoscenza, alcuni rifugiati stanno raccogliendo e consumando funghi nei dintorni, tra i quali l'Amanita (in particolare quella falloide) che è altamente velenoso. Dal momento che questo fungo non ha un gusto repellente ed i primi sintomi si verificano solo dopo diverse ore, il rischio di ammalarsi dopo il consumo è estremamente elevato.

Da qui l'invito a non raccogliere i funghi se non si ha familiarità con quelli commestibili che crescono nella zona e a rivolgersi a un ospedale nel caso di un sospetto di avvelenamento, portando un residuo del fungo o di quanto si è rimesso dopo averlo mangiato, in modo da permettere di determinare con esattezza la causa dell'avvelenamento stesso.