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Mikheil Saakashvili dall'ospedale: «Sono vicino alla morte»

L'ex presidente della Georgia sostiene di essere stato avvelenato in prigione ad opera dei «russi attraverso i loro agenti in Georgia», tesi negata dall'attuale governo – «Pesavo 120 chilogrammi, ora 64»
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Ats
12.03.2023 21:37

(Aggiornato)

L'ex presidente della Georgia Mikheil Saakashvili ha detto a Sky News di essere «vicino alla morte» nell'ospedale in cui è stato trasferito dal carcere. L'ex leader sostiene di essere stato avvelenato in prigione, tesi negata dall'attuale governo georgiano, secondo cui le condizioni di salute di Saakashvili sarebbero dovute al fatto che non si è nutrito a sufficienza.

«Inizialmente pesavo 120 chilogrammi, ora ne ho 64, se scendo sotto ai 60 i medici prevedono insufficienze multiorgano», ha detto Saakashvili alla domanda su quanto fosse vicino alla morte.

A Sky News è stato negato l'accesso all'ospedale, ma l'emittente è stata in grado di trasmettere le domande a Saakashvili tramite il suo avvocato e di ricevere risposte scritte a mano.

Per quanto riguarda la sua salute, l'ex presidente georgiano ha detto di essere «sempre a letto. Le mie ossa si stanno disintegrando e mi danno un dolore lancinante».

Il suo avvocato Shalva Khachapuridze ha detto che le condizioni del suo cliente peggiorano ogni giorno. «È una scena orribile», ha detto Khachapuridze a Sky News. «Sembra un prigioniero in un campo di concentramento nella Germania nazista».

Nell'intervista, Saakashvili ha inviato un messaggio alle migliaia di manifestanti che sono scesi in piazza per protestare contro le proposte di nuove leggi criticate come filo-russe: «Restate molto vigili, siate pronti a mobilitarvi con breve preavviso, a causa dello stato d'animo vendicativo del regime degli oligarchi», ha scritto.

Il governo ha ora ritirato il controverso disegno di legge, ma l'Occidente osserva da vicino ciò che accade a Saakashvili, per comprendere se l'orizzonte politico del Paese guardi alla Russia o al contrario all'Europa.

«Il destino della Georgia dipenderà dalla vittoria dell'Ucraina»

Il destino della Georgia dipenderà dalla vittoria dell'Ucraina sulla Russia. A sostenerlo è l'ex presidente georgiano Mikheil Saakashvili in un'intervista esclusiva a Le Figaro, mentre si trova in ospedale e denuncia un peggioramento delle sue condizioni di salute. Il leader georgiano sostiene di essere stato avvelenato mentre era in carcere a Tbilisi ad opera dei «russi attraverso i loro agenti in Georgia».

Secondo Saakashvili, quello che sta accadendo in questo periodo nel suo Paese «è molto simile alla rivoluzione di Maidan» in Ucraina. «È la prima volta che i georgiani si mobilitano in questo modo, come fecero gli ucraini nel 2014 durante la 'rivoluzione della dignità'», ha affermato.

Per il futuro della Georgia, «molto dipenderà dal successo del contrattacco ucraino. Il successo degli europeisti, ma anche il destino di (Bidzina) Ivanishvili», ex presidente georgiano e fondatore del partito attualmente al governo, vicino al Cremlino. «Quando l'Ucraina vincerà, il sistema di Bidzina Ivanishvili si disintegrerà automaticamente. La Georgia non sarà mai più un regime individuale come lo è oggi. Sarà sotto l'influenza dell'Ucraina e si avvicinerà all'UE e alla Polonia».

Il futuro europeo della Georgia si deciderà in «una lotta continua e difficile per i prossimi anni» e «la situazione sarà favorevole alla democrazia georgiana finché l'Ucraina resisterà ai russi», ha dichiarato, esprimendo poi ottimismo sulle sorti della guerra in favore di Kiev. «L'Ucraina vincerà militarmente, non c'è altra possibilità. Conosco bene l'umore e lo spirito degli ucraini e posso garantirvi che non si fermeranno finché non avranno completamente distrutto l'esercito russo».