Milano, Guardia di Finanza a sorpresa nel centro migranti di via Corelli

La Guardia di finanza di Milano sta effettuando, su delega della Procura, perquisizioni e acquisizioni al Centro di permanenza per rimpatri (CPR) di via Corelli nell'ambito di una indagine per frodi delle pubbliche forniture, turbata libertà degli incanti, che sarebbero - è l'ipotesi investigativa - realizzate dalla società che si è aggiudicata l'appalto per la gestione del centro.
Il presidio sanitario, con medici e infermieri, «assolutamente» inadeguato, «mancanza di medicinali» e «visite di idoneità alla vita» agli ospiti con «epilessia, epatite, tumore al cervello» e altre gravi patologie «assolutamente carenti». Il supporto psicologico e psichiatrico «largamente insufficiente e fornito da personale che non conosce la lingua» degli ospiti. I quali vivono in una struttura con camere «sporche» e bagni «in condizioni vergognose» e ai quali viene servito «cibo maleodorante, avariato (...) scaduto». È quanto scritto nel decreto di ispezione del Cpr su cui la Procura sta indagando.