Milionario elvetico acquista cimeli nazisti per evitarne culto

Nel corso di una controversa asta di oggetti nazisti organizzata mercoledì a Monaco di Baviera, in Germania, un facoltoso imprenditore svizzero ha acquistato diversi cimeli per evitare che diventassero oggetto di culto per simpatizzanti nazisti.
Stando a quanto riferito oggi dal settimanale «Le Matin Dimanche», l’imprenditore immobiliare ginevrino e multimilionario Abdallah Chatilam avrebbe comperato dieci oggetti per un valore complessivo di 600.000 franchi, tra cui un cappello a cilindro appartenuto ad Adolf Hitler e un’edizione di lusso del suo libro «Mein Kampf».
In un’intervista al domenicale romando, Chatila ha detto: «ho voluto comprare questi articoli in modo che non fossero usati per scopi di propaganda neonazista». Secondo il ginevrino, queste «reliquie dovrebbero essere bruciate».
Ma per motivi legati alla memoria, il milionario ha deciso di consegnarli all’associazione ebraica Keren Hayesod, che li esporrà in un museo. Johanne Gurfinkiel, segretario Generale del Coordinamento intercomunitario ginevrino contro l’antisemitismo e la diffamazione (CICAD), ha dichiarato al settimanale che si è trattato di «un’azione lodevole. Abdallah Chatila merita il nostro rispetto per il suo deciso intervento».
All’asta bavarese erano in catalogo oltre 800 oggetti di proprietà di nazisti di alto rango. L’interesse è stato maggiore rispetto alle previsioni degli organizzatori: oltre 500 persone hanno fatto offerte online - cinque volte di più del solito.