Locarnese e valli

Missioni e costi in crescita per il Servizio ambulanza

Il contributo pro capite chiesto dal Salva ai Comuni per il 2023 lievita a 37 franchi - Sul bilancio pesano in primis l’aumento dei prezzi di carburante e materiale medico, l’adeguamento al rincaro riconosciuto al personale e la riduzione della quota di sussidio versata dal Cantone
L’ente del Locarnese e valli si trova ad affrontare nuove sfide. ©CHIARA ZOCCHETTI
Spartaco De Bernardi
24.10.2022 06:00

Il forte incremento del numero di interventi fa lievitare i costi del Servizio ambulanza Locarnese e Valli (Salva). Ciò che potrebbe apparire una contraddizione, si spiega con fattori sia strutturali sia contingenti. «Da una parte l’aumento del numero di interventi porta ad un maggior fatturato per il nostro Servizio, dall’altra riduce però la quota di sussidio versata dal Cantone», spiega al CdT Gabriele Duca, direttore amministrativo del Salva. Nel concreto, i vertici dell’ente stimano per il 2023 un contributo cantonale di 250.000 franchi quando per quest’anno si prevedono invece di incassare 305.000 franchi. Ad incidere sui costi vi è poi l’aumento del prezzo dei carburanti e di quello del materiale sanitario. «Per fortuna abbiamo rinnovato i contratti per l’approvvigionamento dell’energia elettrica prima dell’esplosione dei costi, così che almeno da questo punto di vista possiamo stare relativamente tranquilli», aggiunge Duca. Il quale sottolinea come sull’aumento totale dei costi previsti per il prossimo anno influisce anche l’adeguamento al rincaro degli stipendi del personale in base alla scala salariale dell’Ente ospedaliero cantonale alla quale fanno riferimento tutti i servizi ambulanza. Tant’è che nel preventivo 2023 dell’ente il contributo per abitante che i Comuni saranno chiamati a versare si fissa a 37,07 franchi, a fronte dei 34,63 previsti per quest’anno e dei 24,73 corrisposti nel 2021.

Efficacia ed efficienza
Dopo oltre un decennio all’insegna della stabilità, il pro capite a carico dei Comuni del comprensorio servito dal Salva segna dunque un importante aumento dovuto ai fattori appena illustrati e che si giustifica comunque con l’esigenza di mantenere un servizio pre-ospedaliero efficace ed efficiente. Servizio che per il 2023 prevede uscite correnti per oltre 8,3 milioni di franchi, ricavi correnti per oltre 5,7 milioni ed un fabbisogno da coprire da parte dei Comuni di 2,58 milioni che corrisponde, come detto, ad un costo pro capite di 37.07 franchi.

Tendenze al rialzo confermate
Ma quali sono i motivi all’origine dell’aumento del numero di interventi del Salva effettuati dopo la fine della fase acuta della pandemia di COVID-19 (le missioni compiute lo scorso anno sono state 5.774, il 3,81% in più rispetto al 2020 quando avevano raggiunto quota 5.562) e sulla base del quale è stato allestito il preventivo 2023? «Nel dettaglio non è evidente trovare delle spiegazioni a tale incremento. Vi sono però delle tendenze chiare e confermate: la forte affluenza di turisti nel nostro comprensorio d’intervento e l’invecchiamento della popolazione» risponde il direttore amministrativo del Servizio ambulanza Locarnese e valli.

Organico potenziato
Per adeguarsi alla continua evoluzione dell’ente di soccorso pre-ospedaliero, per l’anno venturo si prevede un lieve aumento del numero di soccorritori. In particolare, si legge nel preventivo 2023 che verrà discusso dall’assemblea del Salva convocata per il prossimo 22 novembre, l’organico crescerà idealmente di quasi un’unità. «Attualmente facciamo ancora capo ad un equipaggio misto (un professionista ed un volontario) nella fascia oraria serale, dalle 19 alle 23», scrive il Comitato nel messaggio che accompagna il preventivo 2023, rammentando che nelle altre fasce orarie gli equipaggi sono composti da due soccorritori diplomati affiancati, in alcuni casi, da soccorritori ausiliari, volontari e stagiaires. «Fino ad ora - si legge ancora nel messaggio - le risorse disponibili non ci hanno permesso di colmare questa lacuna, ma intendiamo porvi rimedio già dal prossimo anno» spiega ancora il comitato del Salva, sottolineando che «l’obiettivo della direzione è quello di migliorare la qualità offerta ai nostri pazienti garantendo anche alla sera equipaggi composti da almeno due professionisti coadiuvati da un soccorritore volontario».