Mobili Pfister in mani austriache

(Aggiornata alle 14.42) - Mobili Pfister passa in mani austriache: il gruppo svizzero dell’arredamento viene venduto a XXXLutz. Per i dipendenti non vi saranno cambiamenti e non sono previsti licenziamenti. I nomi dei marchi Mobili Pfister, Hubacher, Egger e Svoboda rimangono invariati.
Concretamente la F.G. Pfister Holding, controllata dalla Fondazione F.G. Pfister, vende le società Mobili Pfister, Arco Regio (con i negozi d’arredamento Hubacher, Egger e Svoboda), Pfister Professional e Pfister Servizio Tendaggi, indica un comunicato diramato oggi. Il prezzo della transazione viene mantenuto segreto.
«Siamo un’azienda sana che opera in attivo. Per i commercianti di mobili nazionali diventa però sempre più difficile continuare a evolversi in questo arduo e competitivo contesto di mercato. Ciò che facciamo ora dovrà contribuire a mantenere la nostra posizione sul mercato anche in futuro, ad assicurare la competitività e la proficuità delle nostre società e, quindi, a tutelare i posti di lavoro», afferma Rudolf Obrecht, presidente del Consiglio d’amministrazione e delegato della F.G. Pfister Holding, citato nel comunicato.
«Con la vendita all’azienda familiare europea XXXLutz - aggiunge - assicuriamo la migliore opzione possibile per la società e i suoi dipendenti, a favore di una strategia orientata al futuro per uno sviluppo positivo a lungo termine delle società Pfister.»
«XXXLutz condivide con noi valori aziendali simili e dispone del potere di mercato necessario per garantire a lungo termine lo sviluppo delle aziende Pfister e dei loro posti di lavoro in Svizzera», afferma da parte sua Corina Eichenberger, presidente della Fondazione F.G. Pfister.
In una conferenza stampa a Zurigo convocata con poche ore di anticipo Obrecht ha sottolineato che tutti i 1’800 dipendenti manterranno il loro impiego alle stesse condizioni di prima. Essi approfitteranno perfino della vendita: ognuno riceverà un bonus di mille franchi per anno di servizio.
Anche il portavoce di XXXLutz Thomas Saliger ha sottolineato che in Svizzera, per quanto concerne i negozi e il personale, il suo gruppo punterà sulla continuità. Tuttavia nelle filiali verrà offerto accesso alle risorse e all’assortimento di XXXLutz. Il fatto di essere presenti sul mercato elvetico con svariati marchi non è inusuale, anzi: è una strategia che viene già perseguita in altri paesi. La relativa autonomia delle filiali e dei marchi rientra nella cultura aziendale di XXXLutz, ha spiegato Saliger.
Mobili Pfister fa risalire le sue origini all’attività di Johann Jakob Pfister, che nel 1882 aprì a Basilea un negozio di mobili e articoli da letto. Dopo la prematura morte del marito, nel 1912 la moglie Margaretha Pfister-Christen assunse la direzione della piccola impresa famigliare. In seguito l’attività venne gestita da uno dei quattro figli e nel 1922 la ditta individuale diventò una società anonima. Seguirono decenni di espansione. Oggi l’impresa conta 20 filiali in Svizzera, di cui una a Contone.
In settembre il presidente della direzione Matthias Baumann aveva rassegnato le dimissioni con effetto immediato, ufficialmente per ragioni personali. Baumann è sposato con la figlia di Christoph Blocher, Miriam. Egli stesso non si è espresso in merito alla sua improvvisa partenza, ma il suocero ha indicato alla «Schweizer Illustrierte» che Baumann e l’azienda «non erano più d’accordo quanto al futuro orientamento in questo mercato molto difficile».
XXXLutz gestisce 297 negozi d’arredamento in dodici paesi europei (Austria, Germania, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovenia, Slovacchia, Croazia, Romania, Bulgaria, Svizzera, Svezia e Serbia) e occupa oltre 22’200 collaboratori. Nella Confederazione era sbarcato nel settembre 2018, aprendo la finora unica filiale a Rothrist (AG), proprio accanto a Mobili Hubacher. Con un fatturato annuo pari a 4,4 miliardi di euro, il gruppo austriaco è uno dei tre maggiori commercianti di mobili a livello mondiale.