A Berlino una marea umana per la pace

Nuove proteste contro la guerra in Ucraina si stanno tenendo a San Pietroburgo, in Russia. La polizia sta sgomberando i manifestanti, secondo quanto si vede dalle immagini trasmesse dalle televisioni internazionali.
In Germania
Una marea umana attraversa il cuore di Berlino, per la pace. Mezzo di milione di persone hanno manifestato nella capitale un tempo divisa dal muro. Lo slogan è inequivocabile «Stop war!». Centinaia di migliaia di tedeschi, arrivati da ogni regione della Germania, e persone di ogni nazionalità hanno sfilato oggi fra bandiere ucraine e delle pace. Un corteo che si è esteso a macchia d’olio, superando i chilometri previsti dagli organizzatori che aspettavano 20 mila persone: dalla colonna della Vittoria fino alla Porta di Brandeburgo. La manifestazione ha raggiunto anche la stazione di Tiergarten e coinvolto tutto quartiere di Mitte.
«Potrei stare a casa a lutto, ma preferisco manifestare per strada», racconta una donna. «Vogliamo che queste immagini arrivino all’Ucraina e che sappiano che siamo al loro fianco», dice un ragazzo. «La storia si ripete!», si legge su uno dei migliaia di manifesti sollevati in aria. Una enorme manifestazione di solidarietà e di sostegno ai valori della pace e della democrazia, che ha succeduto il discorso storico tenuto in mattinata al Bundestag dal cancelliere Olaf Scholz, il quale ha annunciato un fondo speciale per l’esercito dal 100 miliardi, l’intenzione di investire «a partire da subito oltre il 2% del Pil in difesa di anno in anno».
«Al fianco degli Ucraini siamo dalla parte giusta della storia», ha sillabato il cancelliere, affermando che la guerra di Putin «a sangue freddo» ha cambiato il corso della storia segnando una «svolta epocale» per il continente. In mattinata anche la Germania ha chiuso lo spazio aereo alla Russia, mentre la Deutsche Bahn ha annunciato viaggi gratis sui suoi treni per tutti gli ucraini scappati dalla guerra, che vorranno arrivare in Germania dalla Polonia, dove in questi giorni si è registrato l’arrivo di circa 160 mila profughi.
In Italia
Una grande folla di ucraini e simpatizzanti tra cui diversi gruppi di georgiani si sta radunando in piazza della Repubblica a Roma per manifestare contro la guerra in Ucraina. «NATO aiutaci!» è una delle richieste gridate dalla piazza. Significativi anche i cartelli e gli slogan alzati come: «Stop muoiono i bambini», «Putin get out of Ucraine», «Non fly zone». Tante le bandiere con i colori del Paese sotto attacco della Russia, si intonano anche l’inno nazionale e slogan come «Putin assassino». Tra le altre richieste, tra striscioni e voci della gente comune intervenuta, quella di escludere la Russia dal sistema di pagamenti Swift.
Forti applausi, intanto, a Varsavia e Cracovia per il violinista di fama mondiale Vadim Brodski che in questi giorni ha suonato durante due concerti sul violino originale di Nicolò Paganini. «Ciò che succede in quel paese riguarda tutti noi» ha ribadito Amati nel presentare il concerto. Molto toccante l’esecuzione del concerto D-dur di Niccolò Paganini suonato da Brodski, l’artista nato a Kiev, che da anni vive fra l’Italia e Polonia. «Sono felice ma stanco, troppe cose sono successe in questi giorni all’est» ha confessato ai giornalisti.
In Repubblica Ceca
«Stiamo con l’Ucraina». Con questo slogan, migliaia di persone si sono riunite oggi in piazza San Venceslao, a Praga, per una manifestazione per la pace a sostegno del popolo ucraino di fronte all’invasione russa. Per strada sono scesi anche il premier Petr Fiala e l’ambasciatore ucraino nella Repubblica ceca Yevhen Perebiinis. «È indispensabile fermare Putin», ha detto Fiala, ricordando l’esperienza storica cecoslovacca e l’invasione russa nel 1968, «della quale ancora oggi vediamo le tracce sull’intonaco del Museo nazionale, che domina la piazza San Venceslao». «Sono convinto che l’Ucraina vincerà, perché non può essere altrimenti», ha detto l’ambasciatore ucraino Perebyjnis, ringraziando la Repubblica ceca per i sostegni. Il diplomatico è convinto che il suo paese farà presto parte della Nato e dell’Ue. Altri eventi di sostegno sono stati organizzati per stasera in altre parti del paese, tra cui dimostrazioni a Brno e a Ceske Budejovice.
Ad Amsterdam
Migliaia di persone hanno riempito piazza Dam ad Amsterdam per manifestare la loro solidarietà al popolo ucraino e contro l’invasione del Paese da parte della Russia. Una marea giallo-blu, i colori della bandiera ucraina, si è raccolta nella centrale piazza della città olandese arrivando a occupare anche le strade adiacenti scandendo slogan contro la guerra e chiedendo di intervenire subito per fermare il conflitto e l’invasione russa in un’atmosfera di sconcerto e incredulità per quanto sta accadendo in Ucraina.
In Russia vengono arrestati
Un totale di 4.552 persone sono state arrestate dalla polizia russa nel corso delle manifestazioni di protesta contro l’invasione dell’Ucraina a partire dal 24 febbraio. Lo riporta il sito indipendente OVD-Infogruppo che si occupa della tutela dei diritti umani in Russia. Solo oggi sono oltre 900 le persone fermate durante le proteste che si sono tenute in 44 città in tutta la Russia, da Mosca alla Siberia.
Il capodelegazione russo alla conferenza sul clima delle Nazioni Unite si è scusato per l’invasione del suo Paese in Ucraina definita da lui stesso «ingiustificabile». È quanto rivelano diversi mezzi di comunicazioni citando le parole di Oleg Anisimov durante il meeting virtuale che si è tenuto a porte chiuse. «Consentitemi di porgere le scuse da parte di tutti i russi che non sono stati capaci di prevenire questo evento», ha detto. All’incontro ha partecipato anche la delegata ucraina Svitlana Krakovska, nonostante l’invasione nel Paese. «Noi non ci arrenderemo in Ucraina e speriamo che il mondo non si arrenda nel costruire un futuro resiliente sul clima», ha detto in inglese, secondo quanto riferito da numerose fonti.
Intanto il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba ha ringraziato con un tweet i tedeschi per la manifestazione di oggi a Berlino. La foto della marea umana scesa in piazza nella capitale tedescca con sullo sfondo la porta di Brandeburgo e il commento: «Danke! Dobbiamo tutti continuare ad aumentare la pressione sulla Russia fino a quando non si ritirerà completamente dall’Ucraina».