A Kiruna in migliaia per le strade ad assistere al «grande trasloco della chiesa»

Quello che sta succedendo a Kiruna, città nel nord della Svezia, di certo ha del particolare. La città, che sorge nel cuore della Lapponia svedese, sta venendo spostata. Letteralmente. Diversi edifici verranno trasferiti di alcuni chilometri, a causa delle attività nella miniera di ferro sottostante che stanno indebolendo il terreno, minacciando di inghiottire tutta Kiruna.
L'operazione di spostamento, ormai, è in corso da diversi decenni. I rischi nell'area, col tempo, si sono fatti sempre più evidenti e non sono state trovate soluzioni alternative. Inevitabilmente, dunque, l'intera città verrà trasferita e «ricostruita». E, nelle scorse ore, ha «iniziato a muoversi» quello che è considerato il simbolo per eccellenza della città nordica, ossia la Kiruna Kyrka. La chiesa luterana della città, progettata da Gustaf Wickman e inaugurata nel 1912. Per oltre un secolo, la struttura, nota per la sua architettura che ricorda un lávvu, una capanna Sami, è rimasta nella sua «posizione originaria». Oggi, però, ha iniziato il suo «lento trasloco» verso la sua «nuova location».
Uno spostamento per cui sono serviti ben otto anni di pianificazioni e interventi con costi fino a 500 milioni di corone svedesi (circa 42.099.250 franchi). La chiesa – che pesa circa 672 tonnellate ed è stata a lungo considerata il più bell'edificio svedese costruito prima del 1950 – verrà lentamente trasportata nella sua nuova sede nell'arco di due giorni, a una velocità di mezzo chilometro all'ora. Se tutto andrà come da piani, la chiesa raggiungerà la sua nuova sede mercoledì sera. Il campanile, che è una struttura separata, verrà invece spostato la prossima settimana.
Secondo le stime, sono più di 10.000 le persone accorse tra le strade di Kiruna per assistere allo «spettacolo». Tra di loro, con i nasi all'insù, anche il re svedese Carlo XVI Gustavo. L'operazione di spostamento è stata testata con successo su un tratto di 30 metri nel fine settimana, senza registrare particolari intoppi. Nel corso dell'ultimo anno, l'operatore minerario LKAB – che produce l'80% del minerale di ferro estratto in Europa – ha ampliato la strada per consentire lo spostamento di cinque chilometri, lungo un percorso definito «tortuoso», verso il nuovissimo centro cittadino di Kiruna. L'intero trasferimento – chiamato Den stora kyrkflytten, il grande trasloco della chiesa –, sta venendo trasmesso in diretta dalla televisione svedese, ed è visibile anche online.
Prima la benedizione, poi il trasferimento
Quello iniziato oggi, insomma, è un trasferimento «in grande stile». Basti pensare che il viaggio della chiesa è iniziato con la benedizione del vicario della chiesa, Lena Tjanberg, e del vescovo Åsa Nyström della diocesi di Luleå. Una vera e propria cerimonia, che ha preceduto l'accensione dei motori su cui è stata posizionata l'imponente chiesa di legno. Secondo quanto si legge sulla BBC, nella prima ora di «cammino», la Kiruna Kyrka ha percorso solo 30 metri. «È un evento storico, un'operazione molto grande e complessa e non abbiamo alcun margine di errore», ha commentato il responsabile del trasloco, il project manager Stefan Holmblad Johansson, rassicurando però che «tutto è sotto controllo». «La sfida più grande è stata preparare la strada per un edificio così ampio», ha aggiunto. «L'abbiamo allargata a 24 metri e lungo il percorso abbiamo rimosso lampioni, semafori e un ponte che, comunque, sarebbe stato demolito».
Il viaggio, insomma, è appena iniziato, ma è essenziale per «salvare la chiesa», seppur questo significhi rimuovendola dal luogo in cui si è trovata per più di cent'anni. Una novità che, tuttavia, è probabile che non piacerà a tutti. «La chiesa è in un certo senso l'anima di Kiruna, e in un certo senso è un luogo sicuro», ha spiegato Lena Tjanberg. «Per me è un giorno di gioia, ma credo che le persone si sentano anche tristi, perché dobbiamo lasciare questo posto».
A non vedere di buon occhio lo spostamento di Kiruna sono in particolare i Sami che vivono nella zona, che temono che la «frammentazione del territorio» renderà più difficile l'allevamento delle renne nella zona.
Non solo la chiesa
Ma, come anticipato, non è solo la Kiruna Kyrka a doversi trasferire. Secondo LKAB, sono circa 3.000 le case – per un totale di circa 6.000 persone – che dovranno essere spostate nella «nuova città». Diversi edifici pubblici e commerciali verranno demoliti, mentre altri, come la chiesa, verranno trasferiti. Altri ancora verranno smantellati e ricostruiti attorno al nuovo centro città, dove sono state già costruite anche nuove case, oltre a negozi e a un nuovo municipio. «La chiesa è... una dichiarazione o un simbolo di questa trasformazione della città», ha affermato il sindaco Mats Taaveniku. «Siamo ormai a metà strada. Ci restano 10 anni per spostare il resto della città».
Ma che cosa accadrà nella «vecchia Kiruna»? Semplice: LKAB continuerà ad ampliare l'attività mineraria di Kiruna anche per i prossimi decenni, nelle aree che avrebbero «inghiottito» la città. Come si legge sui media internazionali, LKAB sta infatti progettando di creare una nuova miniera proprio di fronte al sito esistente.
Come detto, a metà degli anni 2010, altri edifici di Kiruna erano già stati trasferiti in zone «più sicure». Tra questi ci sono gli edifici di Hjalmar Lundbohmsgården, come la famosa «fila gialla tre vecchie case di legno» e l'ex abitazione del direttore minerario Hjalmar Lundbohm. La struttura, per essere trasportata, è stata divisa in tre parti. Allo stesso modo, anche la torre dell'orologio sul tetto del vecchio municipio è stata spostata e ora si trova accanto al nuovo municipio.
Una nuova vita
Ma non è tutto. Quando la chiesa, mercoledì sera, avrà raggiunto la sua nuova postazione, si terrà una funzione religiosa e un «evento con caffè», nel tentativo di battere il record mondiale di caffè servito in chiesa. Ad accompagnare la serata ci sarà un opportuno intrattenimento musicale, tra cui un concerto della cantante Carola.
Ufficialmente, la chiesa riaprirà i battenti al pubblico alla fine del 2026, ma si prevede che l'intero trasferimento della città non sarà completato prima del 2035.