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Il ministero della Difesa russo ha fornito il suo aggiornamento sulle battaglie in corso nella città ucraina - Kiev: «Logistica complicata, ma non siamo accerchiati» - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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19:52
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Maxi-operazione anticorruzione nel settore energetico ucraino
Maxi-operazione anticorruzione in Ucraina, dove le autorità hanno condotto perquisizioni su larga scala nel settore energetico del Paese, passo che giunge dopo mesi di lotte intestine sugli sforzi di Kiev per contrastare la corruzione. La ministra dell'Energia Svitlana Grynchuk ha subito chiarito di essere estranea ai fatti.
L'Ufficio Nazionale Anticorruzione (Nabu) ha dichiarato di aver condotto 70 perquisizioni dopo un'indagine durata 15 mesi, in collaborazione con la procura specializzata anticorruzione, all'interno del settore colpito dagli attacchi russi da quando Mosca ha invaso l'Ucraina nel febbraio 2022.
Secondo Ukrinform, che cita una fonte ben informata delle forze dell'ordine, le perquisizioni hanno riguardato anche i locali dell'imprenditore Tymur Mindich, stretto alleato di Zelensky e comproprietario dello studio di produzione Kvartal 95, fondato da Zelensky quando era un comico di successo prima di candidarsi. Sempre stando a Ukrinform, le perquisizioni hanno riguardato anche il ministro della Giustizia German Galushchenko, che in precedenza ha ricoperto l'incarico di ministro dell'Energia. La Nabu tuttavia non ha fatto i nomi delle persone prese di mira dall'inchiesta.
La Nabu ha affermato di aver scoperto un'«organizzazione criminale di alto livello» basata sull'ottenimento di tangenti da contratti assegnati dal principale fornitore di energia nucleare, Energoatom. Pubblicando registrazioni audio dei presunti autori che discutevano del piano, ha affermato che circa 100 milioni di dollari sono passati attraverso un'operazione di riciclaggio di denaro. Energoatom ha confermato di essere stata perquisita e ha assicurato di collaborare alle indagini, ma non ha commentato la sostanza delle accuse. Anche Zelensky non ha ancora commentato le accuse. «Per ora, nulla è chiaro», ha detto ai giornalisti il ;;suo assistente Dmytro Lytvyn. «Se la Nabu ha fatto un buon lavoro, questo non può che essere sostenuto», ha aggiunto.
La mossa arriva mesi dopo che Zelensky ha cercato di privare di poteri sia la Nabu sia la procura anticorruzione, scatenando una rara reazione pubblica e le più grandi proteste dall'inizio dell'invasione russa nel febbraio 2022. Una mobilitazione che ha costretto il presidente ucraino a fare marcia indietro, anche per il timore che le riforme potessero minare le ambizioni di Kiev di entrare nell'Unione Europea.
Le accuse di sottrazione di fondi all'industria energetica arrivano poi in un momento in cui il settore è sotto attacco incessante da parte della Russia e il Paese si trova ad affrontare carenze energetiche a livello nazionale hanno alimentato nuova rabbia pubblica.
Il ministero dell'Energia risponderà al caso, ma sottolinea che Energoatom non è direttamente sotto la sua gestione. Lo ha affermato la ministra dell'Energia Svitlana Grynchuk, rispondendo a una domanda sulle conseguenze della maxi-operazione.
«Energoatom non è direttamente sotto la gestione del ministero dell'Energia. Allo stesso tempo, in qualità di ministero responsabile della definizione e dell'attuazione della politica dell'intero settore energetico, ci occuperemo di questo caso e reagiremo in base ai risultati dell'indagine», ha affermato Grinchuk sottolineando che il consiglio di sorveglianza di Energoatom controlla la politica finanziaria e anticorruzione dell'azienda.
18:40
18:40
«Colpito un deposito di petrolio in Crimea»
Nella notte tra domenica e lunedì, le forze ucraine hanno «colpito con successo per la terza volta» il deposito petrolifero di Hvardiiske, in Crimea. Lo riporta Ukrinform citando le forze per le operazioni speciali su Telegram.
«Nella notte del 10 novembre, unità delle Forze per le Operazioni Speciali hanno colpito con successo il deposito petrolifero di Hvardiiske (distretto di Simferopol, territorio temporaneamente occupato della Crimea). I droni delle Forze per le Operazioni Speciali hanno preso di mira una stazione di pompaggio sul territorio del deposito petrolifero. Si tratta del terzo attacco riuscito contro la struttura da parte delle Forze per le Operazioni Speciali in meno di un mese», si legge nel messaggio.
Secondo Ukrinform, il deposito petrolifero di Hvardiiske è un elemento importante del sistema di rifornimento delle strutture militari e il trasporto dell'esercito russo.
16:05
16:05
«A Pokvrovsk i russi aumentano il numero di attacchi»
Le forze di occupazione russe stanno aumentando il numero di assalti alle posizioni delle Forze di difesa nell'agglomerato di Pokrovsk, nella regione ucraina di Donetsk, e i combattimenti più intensi continuano nella zona industriale. Lo afferma il 7° Corpo delle Forze armate ucraine, come riferito da Ukrainska Pravda.
«Nell'ultima settimana, il personale militare ucraino ha eliminato 236 russi, altri 136 sono rimasti feriti. I nostri soldati hanno inoltre colpito 1 carro armato, 3 veicoli corazzati da combattimento e 23 unità di automobili e motociclette», riferisce il battaglione spiegando che «il nemico continua ad aumentare il numero di assalti alle posizioni ucraine nell'agglomerato di Pokrovsk» e che «la scorsa settimana hanno attaccato le nostre unità 132 volte, quasi il 20% in più della settimana precedente».
14:21
14:21
Mosca: «Conquistati altri 244 edifici a Pokrovsk»
Il ministero della Difesa russo ha affermato che nelle ultime 24 ore le sue forze hanno conquistato altri «244 edifici» nella città ucraina di Pokrovsk, nella regione di Donetsk.
«I gruppi d'assalto russi conducono attive operazioni offensive nel quartiere Dinas, nei quartieri nord-occidentali e orientali del Distretto Centrale, nonché la bonifica del territorio della zona industriale occidentale», scrive il ministero nel suo canale Telegram.
12:52
12:52
Kiev: «Logistica complicata a Pokrovsk, ma non siamo accerchiati»
La logistica verso Mirnograd e Pokrovsk, nella regione ucraina del Donetsk, è complicata, ma continua, e le informazioni sul completo controllo del fuoco russo sulle rotte logistiche delle forze dell'Ucraina o sull'accerchiamento operativo della città non sono vere. Lo afferma il portavoce dello Stato maggiore ucraino, Andriy Kovalev, in una dichiarazione all'Ukrainska Pravda.
«La difesa dell'agglomerato di Pokrovsk-Mirnograd continua. La situazione rimane complessa e dinamica. Il nemico sta utilizzando tutte le riserve disponibili, ma in cambio subisce solo enormi perdite», ha affermato Kovalev.
Il portavoce dello Stato maggiore ucraina ha aggiunto che a Myrnograd «le unità ucraine mantengono saldamente le loro posizioni» e che «la logistica e la rotazione delle nostre unità nella città di Pokrovsk sono garantite».
Per Kovalev continua la lotta contro i tentativi dei gruppi di fanteria russi di impossessarsi di un punto d'appoggio a Pokrovsk.
11:30
11:30
L'ex comandante in capo ucraino Valerij Zaluzhny dietro il sabotaggio a Nord Stream?
Gli investigatori tedeschi sono convinti che il gruppo di ucraini che avrebbe fatto esplodere i gasdotti Nord Stream nel Mar Baltico abbia agito sotto la guida dell'allora comandante in capo delle forze armate ucraine, Valeriy Zaluzhny. Lo scrive il «Wall Street Journal» (Wsj) secondo il quale la polizia tedesca, i procuratori hanno sviluppato «un quadro chiaro di come un'unità militare ucraina d'élite abbia portato a termine gli attacchi sotto la guida diretta del generale Valeriy Zaluzhny».
L'obiettivo dei sabotatori era quello di ridurre le entrate petrolifere della Russia e i suoi legami economici con la Germania.
Tracciando le società di noleggio barche, i telefoni e le targhe, il team investigativo tedesco ha gettato le basi affinché le autorità tedesche emettessero mandati di arresto per tre soldati di un'unità militare speciale ucraina e quattro sommozzatori veterani, affermano persone a conoscenza del caso.
Il comandante dell'unità di sabotaggio Serhii Kuznietsov è stato arrestato in Italia dopo una ricerca approfondita ed è detenuto in un carcere di massima sicurezza in Emilia. Entro dicembre, i giudici italiani dovrebbero decidere se estradare l'ucraino in Germania. Kuznietsov è in sciopero della fame da più di una settimana perché sostiene che la prigione non soddisfa la sua dieta vegana e senza glutine e ha limitato le visite dei familiari, secondo quanto riferito dal suo avvocato.
Se lo sciopero della fame dovesse portare al ricovero in ospedale, l'estradizione di Kuznietsov potrebbe essere ritardata.
11:05
11:05
Putin non ha parlato con Orban del colloquio con Trump
Il presidente russo Vladimir Putin non ha discusso con il premier ungherese Viktor Orban i risultati dei suoi colloqui alla Casa Bianca con il presidente americano Donald Trump e non ha ancora visto proposte dello stesso Orban per mettere fine al conflitto in Ucraina: lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.
In precedenza, scrive l'agenzia, il premier ungherese aveva detto di avere presentato al presidente Usa assistenza per mettere fine al conflitto. «Non abbiamo ancora avuto l'opportunità di vederle», ha commentato Peskov in merito a tali proposte.
«Certo, vorremmo» che la guerra in Ucraina «finisse il più rapidamente possibile. E potrà finire quando la Russia raggiungerà gli obiettivi inizialmente prefissati», ha aggiunto Peskov, ripreso dall'agenzia Interfax.
06:35
06:35
Il punto alle 6.30
È stato dichiarato lo stato di allerta aerea in diverse regioni dell'Ucraina a causa della minaccia di un attacco da parte delle truppe russe con missili balistici. Lo ha riferito l'Aeronautica Militare delle Forze Armate dell'Ucraina su Telegram , riporta Ukrinform.
In un'intervista al Guardian, intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato di non avere «paura» del suo omologo statunitense Donald Trump, a differenza di altri leader occidentali, e ha smentito le voci secondo cui il loro ultimo incontro a Washington sarebbe stato burrascoso, aggiungendo di avere buoni rapporti con il presidente degli Stati Uniti.
Il leader di Kiev ha anche affermato che re Carlo ha contribuito a costruire le relazioni con Trump e ha descritto il monarca britannico come «molto favorevole» all'Ucraina.
