Stati Uniti

A sette mesi dalla morte di Matthew Perry, la polizia di Los Angeles apre un'inchiesta

Si indaga sulle modalità con le quali l'attore è entrato in possesso della chetamina poi risultatagli fatale: coinvolta anche la DEA (Drug Enforcement Administration)
©Brian Ach
Ats
22.05.2024 08:04

Sette mesi dopo la tragica morte di Matthew Perry a Los Angeles, la polizia della città e la Drug Enforcement Administration (Dea) federale hanno aperto un'inchiesta congiunta per appurare come l'attore sia potuto entrare in possesso di tutta la chetamina che gli è stata trovata in corpo e che, secondo l'esame del medico legale, ne avrebbe provocato il decesso. Lo ha appreso l'Hollywood Reporter.

Il rapporto del coroner attribuisce agli alti livelli dell'anestetico l'effetto combinato di sovrastimolazione cardiaca e depressione respiratoria che sarebbero stati fatali all'attore di Friends. Si sa che Perry si sottoponeva a infusioni di chetamina per tenere a bada problemi di salute mentale tra cui la depressione, l'ansia e le dipendenze da alcol e droga.

L'ultima flebo gli sarebbe stata fatta una settimana e mezza prima della morte e secondo l'autopsia non poteva esser stata quella fatale, dal momento che l'anestetico viene smaltito dall'organismo in tre o quattro ore. Perry è stato trovato morto a faccia in giù nell'acqua della jacuzzi di casa sua il 28 ottobre. L'attore aveva 54 anni.