«Adolescence» entra nelle scuole del Regno Unito

Sarà trasmessa gratuitamente e approfondita nelle scuole secondarie britanniche la drammatica mini-serie Adolescence, successo televisivo di questa stagione sulla piattaforma Netflix nel Regno Unito e non solo.
Secondo quanto ha annunciato oggi il governo laburista di Keir Starmer, per bocca di un portavoce di Downing Street, l'intento è quello di sensibilizzare ragazzi e ragazze sul tema della violenza giovanile, della misoginia e del bullismo, fenomeni in crescita sull'isola come altrove.
«È un'iniziativa importante per allargare la platea» di giovani spettatori, ha poi commentato il premier, convintosi dell'utilità d'una visione diffusa di Adolescence come stimolo alla riflessione dopo averla seguita in prima persona in famiglia.
La serie, una produzione creata dalla fantasia di Jack Thorne e Stephen Graham, ispirata a realtà di cronaca e diretta dal regista Philip Barantini, racconta la storia di un tredicenne, Jamie Miller (interpretato da Owen Cooper), arrestato dalla polizia in una città dell'Inghilterra profonda in base all'accusa di aver ucciso una compagna di scuola, Katie Leonard. La trama rivela poi come anche Jamie sia una vittima, incapace di denunciare o anche solo di esternare il fatto di essere perseguitato da tempo dal bullismo dei coetanei, inclusa Katie, e tormentato regolarmente sui social media con epiteti tipo 'brutto', 'sfigato' o incel: termine inglese della subcultura online che sta per 'involuntary celibate', ovvero celibe involontario, riferito di solito ad adolescenti non ritenuti in grado di attrarre legami sentimentali.
Una narrazione che ha suscitato notevole curiosità e allarme, oltre ad alimentare il dibattito sulle piaghe più «tossiche» del mondo giovanile contemporaneo.