Aggressioni a Milano a Capodanno, in manette due minorenni

La Polizia di Stato di Milano ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due adolescenti gravemente indiziati di alcune delle violenze sessuali e rapine avvenute la notte di Capodanno in piazza Duomo e dintorni. L’indagine, condotta dalla Sezione Omicidi della Squadra mobile di Milano e dal Commissariato Centro - spiega la Questura -, è a carico di due egiziani di 16 e 17 anni. Uno ha il permesso di soggiorno, l’altro è un minore straniero non accompagnato.
Ci sono le dichiarazioni a verbale di una delle due studentesse tedesche ventenni, sentita in Procura a Milano il 19 gennaio e che ha riconosciuto i suoi aggressori, tra gli elementi che hanno portato all’arresto dei due ragazzi. L’inchiesta sugli abusi sessuali della notte di Capodanno scava su almeno cinque episodi distinti con undici vittime in totale.
La ragazza era arrivata dalla Germania per ricostruire, davanti all’aggiunto Letizia Mannella e al pm Alessia Menegazzo, quei terribili «20 minuti» nel corso dei quali lei e un’amica sono state prima avvicinate con un pretesto, poco prima della mezzanotte, mentre erano in piazza del Duomo, e poi entrambe sono state accerchiate da un’orda di giovani e costrette come «prede» a subire abusi, mentre in lacrime chiedevano aiuto, come dimostra anche un ormai noto video pubblicato sul web. Dopo i riconoscimenti effettuati nel corso della deposizione della tedesca sono arrivati gli arresti, con gli atti che prima sono passati alla Procura dei minori, guidata da Ciro Cascone, data l’età dei due presunti aggressori che facevano parte del «branco».
Nell’inchiesta ci sono già almeno una ventina di indagati e altri due giovani il 12 gennaio sono finiti in carcere: Abdallah Bouguedra, 21.enne di Torino, per l’accusa di rapina, violenza sessuale di gruppo e lesioni (per lui il Riesame ha confermato il carcere) e il 18.enne egiziano Mahmoud Ibrahim. Oggi si tiene per quest’ultimo l’udienza davanti al Riesame. A suo carico il gip Mascarino ha riconosciuto i «gravi indizi» per il caso degli abusi su quattro ragazze vicino alla Galleria Vittorio Emanuele II e della rapina ai danni di una di loro. Per il gip, invece, non erano sufficienti gli elementi probatori per l’episodio dello stupro ai danni di una 19.enne e della violenza su un’amica. Per quest’ultima contestazione ha fatto ricorso anche la Procura e l’udienza del Riesame su questo punto si terrà il 21 febbraio.