Kosovo

Alta tensione al confine con la Serbia, monito di Vucic

I kosovari di etnia serba protestano contro le nuove leggi in vigore da lunedì su documenti d'identità e targhe automobilistichei
Aleksandar Vucic. ©Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
Ats
31.07.2022 23:04

Le autorità del Kosovo hanno chiuso questa sera due valichi di confine con la Serbia per i blocchi stradali messi in atto da dimostranti kosovari di etnia serba per protestare contro nuove leggi approvate dal governo su documenti di identità e targhe automobilistiche, in vigore lunedì. La disputa ha riacceso le tensioni tra Pristina e Belgrado, che non riconosce l'indipendenza del Kosovo. Media internazionali riferiscono che il presidente serbo Aleksandr Vucic, in un discorso televisivo, ha mostrato una cartina del Kosovo coperto dalla bandiera serba e ha avvertito che se i serbi saranno minacciati, la Serbia ne uscirà vittoriosa.

I manifestanti kosovari di etnia serba hanno bloccato le strade che conducono ai valichi di confine di Jarinje e Bernjak, obbligando le autorità a deciderne la chiusura. Media locali riferiscono che la Forza per il Kosovo a guida Nato (Kfor) ha inviato militari a pattugliare le strade.

A partire dalla guerra del 1999, il Kosovo aveva tollerato l'uso di targhe emesse dalle istituzioni serbe in quattro municipalità del nord del Paese dove sono presenti maggioranze serbe. D'ora in poi sarà invece obbligatorio l'uso di targhe con l'acronimo Rks, cioè Repubblica del Kosovo. I proprietari di automobili hanno tempo fino alla fine di settembre per effettuare il cambiamento.

Secondo Mosca il Kosovo provoca

«Facciamo appello a Pristina, e agli Usa e alla Ue che la sostengono, perché mettano fine alle provocazioni e osservino i diritti dei serbi del Kosovo». Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. La portavoce, citata dalla Tass, ha denunciato come discriminatorie le nuove regole imposte dalle autorità kosovare e in vigore da lunedì sul cambio dei documenti e delle targhe per i serbi del Kosovo. «I leader kosovari sanno che i serbi non rimarranno indifferenti di fronte a un attacco diretto alla loro libertà» , ha aggiunto, affermando che obiettivo di questo attacco è la stessa Belgrado.