Alternative für Deutschland ha trovato terreno fertile a Magdeburgo

Sì, l’attacco al mercatino di Natale di Magdeburgo, in Germania, è diventato – presto – terreno di scontro politico. In parte perché, a breve, il Paese eleggerà un nuovo governo ma, soprattutto, perché il tema dell’immigrazione – Taleb A., il presunto killer accusato di cinque omicidi, è un medico saudita arrivato in Germania nel 2006 – è molto sentito nel Paese.
A Magdeburgo, intanto, le testimonianze si accavallano. C’è, in città, un profondo senso di rabbia, frustrazione e tristezza. Nei confronti dello Stato e, di riflesso, dei migranti. «Non si può andare avanti così» affermano, in coro, molti abitanti.
Secondo le autorità, Taleb A. è un attentatore «atipico». I mercatini di Natale, in passato, in Germania come altrove, sono già stati attaccati. Ma da fondamentalisti islamici. Il medico saudita, invece, è stato descritto come un attivista anti-Islam con, addirittura, forti, fortissime simpatie per il partito di estrema destra Alternative für Deutschland (AfD). Partito che, tuttavia, ha evitato di commentare queste simpatie. Ribadendo, piuttosto, che la Germania ha un problema con l’immigrazione. Lunedì, proprio a Magdeburgo, la co-leader Alice Weidel ha chiesto un cambiamento «per poter finalmente vivere di nuovo in sicurezza». AfD al momento è in testa ai sondaggi di opinioni in vista delle elezioni federali del prossimo 23 febbraio, soprattutto in Stati come la Sassonia-Anhalt, nell’ex Germania dell’Est.
L’attentato, di per sé, ha portato alla ribalta due grandi questioni elettorali, la sicurezza e l’immigrazione appunto, con le figure dell’AfD – al netto delle citate simpatie di Taleb A. per le politiche del partito – che dopo l’attentato hanno insistito su entrambi gli aspetti. Nonostante le numerose dichiarazioni del sospettato, decisamente ostili nei confronti dell'Islam, il capo dell’AfD in Sassonia-Anhalt, Martin Reichardt, ha dichiarato in un comunicato che «l’attacco a Magdeburgo dimostra quanto la Germania sia stata trascinata in un fanatismo politico e religioso che ha origine in un altro mondo».
In un post su X, Weidel ha detto che la discussione del governo su nuove leggi di sicurezza dopo l’attacco «non deve distrarre dal fatto che Magdeburgo non sarebbe stata possibile senza un’immigrazione incontrollata. Lo Stato deve proteggere i suoi cittadini attraverso una politica migratoria restrittiva e deportazioni coerenti».
A Magdeburgo, in questi giorni, ci sono state anche diverse dimostrazioni di gruppi anti-razzisti. Gruppi che hanno accusato l’AfD di sfruttare e cavalcare l’attacco. David Begrich di Miteinander e.V., ad esempio, ha spiegato alla BBC che «nelle comunità di immigrati c’è una grande preoccupazione di essere trasformati in un capro espiatorio». E ancora: «Noi non vogliamo tutto ciò, anche se ovviamente siamo sensibili alle voci di coloro che stanno reagendo con paura e incertezza».
Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, in questo senso, ha lanciato un appello all’unità nazionale, affermando che «un’ombra oscura incombe su questo Natale». A detta del presidente, «l’odio e la violenza non devono avere l’ultima parola. Non lasciamo che ci separino. Restiamo uniti».
I tedeschi, allargando il campo, si chiedono come un attentato del genere sia potuto accadere, a maggior ragione pensando che la sicurezza dei mercatini era già stata rafforzata e, parallelamente, pensando che le autorità avevano avviato indagini sul sospettato più volte negli ultimi anni. Secondo una valutazione, la minaccia che rappresentava Taleb A. era considerata «troppo poco specifica», mentre una soffiata contro di lui nel settembre 2023 sembrerebbe essere caduta nel vuoto. Lo stesso Taleb A., venerdì, ha sfruttato un varco lasciato libero per i veicoli di emergenza e, in quel momento, non occupato da un furgone della polizia come suggeriva il piano di sicurezza.
Il mercatino, nel frattempo, secondo logica è stato chiuso immediatamente dopo la strage. Se ne riparlerà l’anno prossimo. Ai bancarellisti è stato concesso di tornare, buttare via il cibo oramai andato a male e rimuovere le attrezzature.