Altro che Earth Hour, a Mosca le luci restano accese

Domani, sabato 25 marzo 2023, ovunque si celebrerà l’Earth Hour. L’ora della terra, un evento organizzato dal WWF nel quale individui, comunità e aziende si impegnano a spegnere le luci elettriche non essenziali, per un’ora, dalle 20.30 alle 21.30, come simbolo di impegno per il pianeta.
Bene, anzi male: venerdì, infatti, il Cremlino ha dichiarato che la Russia non aderirà all’Earth Hour. Il motivo? Le autorità della Federazione Russa hanno dichiarato il WWF, il World Wide Fund for Nature, un «agente straniero». Sostanzialmente, un nemico del Paese e/o un mezzo di propaganda occidentale. Un classico cortocircuito legato a doppio filo all’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito di Mosca. Tradotto: le luci, sulla Piazza Rossa, rimarranno accese. Accesissime.
Per inciso, negli ultimi quattordici anni la Russia aveva sempre aderito all’evento. Quest’anno, per contro, «abbiamo preso un’altra decisione» ha confermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Presente dal 1994 in Russia, il WWF è finito nel mirino delle autorità. All’inizio di marzo, la sua filiale russa è stata dichiarata un agente straniero dal ministero della Giustizia. Poco prima dell’annuncio del Cremlino, la stessa organizzazione aveva precisato che – visto il nuovo status appioppatole dalle autorità – l’Earth Hour quest’anno si sarebbe svolto soltanto online. Il WWF, in ogni caso, ha deciso di impugnare la decisione del ministero della Giustizia. Allo stesso tempo, ha invitato alla prudenza, chiedendo ai suoi sostenitori di non utilizzare il famoso simbolo – il panda – «poiché siamo preoccupati per i nostri partner e colleghi».
Oltre 60 gruppi ambientalisti hanno firmato, questo mese, una petizione indirizzata al presidente Vladimir Putin chiedendogli di revocare la designazione di agente straniero del WWF, sostenendo che l’organizzazione è «apolitica» e ha sempre perseguito «con successo» la sua missione di proteggere l’ambiente in Russia dagli anni Novanta. «Siamo convinti che questa decisione avrà un impatto negativo sulla conservazione della natura unica del nostro Paese e riteniamo che debba essere annullata», hanno aggiunto i firmatari.
Un tempo scettico sui cambiamenti climatici, negli ultimi anni Putin ha invitato la Russia a reagire e adattarsi alla crisi climatica globale. Il cambiamento climatico ha già avuto un impatto significativo sulla Russia, con il permafrost nelle sue regioni settentrionali che si scioglie a causa dell’aumento delle temperature e gli incendi in Siberia che consumano ogni anno sempre più vaste foreste selvagge del Paese.