Il caso

Ambulanze in crisi a Ibiza, troppi interventi fuori dalle discoteche

Il sindacato locale delle ambulanze afferma che fino a un terzo delle chiamate di emergenza riguardano i club, il più grande dei quali ha una capienza fino a 10.000 persone, e sono in gran parte legate alla droga
© CdT/Gabriele Putzu (archivio)
Ats
06.07.2025 19:47

Il servizio di ambulanze dell'isola spagnola di Ibiza, presa d'assalto dai turisti nei mesi estivi, denuncia di essere a rischio collasso a causa delle frequenti chiamate per assistere i frequentatori delle discoteche che hanno brutte esperienze con le droghe.

Il sindacato locale delle ambulanze, scrive il Guardian, afferma che fino a un terzo delle chiamate di emergenza riguardano i club, il più grande dei quali ha una capienza fino a 10.000 persone, e sono in gran parte legate alla droga. Il sindacato invita i proprietari dei club a stipulare contratti con servizi di ambulanza privati.

«È inconcepibile che aziende con un fatturato di milioni di euro all'anno non possano fornire questo servizio che sta saturando i servizi di emergenza a spese della popolazione locale», ha detto a elDiario.es il presidente del sindacato locale dei servizi sanitari, José Manuel Maroto.

«I club sono obbligati a impiegare infermieri e altro personale sanitario, ma non ambulanze, il cui costo è sostenuto dai servizi pubblici», ha affermato, aggiungendo che è ingiusto che i 161.000 residenti dell'isola debbano ricevere un servizio inferiore a causa delle richieste di 3,6 milioni di visitatori annuali.