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Amnesty: «Continueremo lavorare per i diritti umani in Russia»

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Ats
19.05.2025 19:05

«Non cederemo alle minacce e continueremo imperterriti a lavorare per garantire che i cittadini russi possano godere dei loro diritti umani senza discriminazioni. E continueremo a documentare e denunciare in tutto il mondo i crimini di guerra commessi in Ucraina dalla Russia». Lo afferma Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International, in una nota dopo che la Russia ha messo al bando l'ONG definendola «indesiderata».

«Questa decisione fa parte di un più ampio sforzo del governo russo per mettere a tacere il dissenso e isolare la società civile. In un Paese in cui decine di attivisti e dissidenti sono stati imprigionati, uccisi o esiliati, dove i media indipendenti sono stati diffamati, bloccati o costretti all'autocensura, e dove le organizzazioni della società civile sono state messe al bando o liquidate, devi aver fatto qualcosa di giusto se il Cremlino ti mette al bando», insiste Amnesty.

«Le autorità si sbagliano di grosso se credono che, etichettando la nostra organizzazione come 'indesiderabile', interromperemo il nostro lavoro di documentazione e denuncia delle violazioni dei diritti umani, anzi», promette Callamard: «Continueremo a lavorare senza sosta per garantire che tutti coloro che si sono resi responsabili di gravi violazioni dei diritti umani, in Russia, Ucraina o altrove, affrontino la giustizia».

«In parole povere - conclude -, nessun attacco autoritario metterà a tacere la nostra lotta per la giustizia. Amnesty International non si arrenderà né arretrerà mai nella sua lotta per la difesa dei diritti umani in Russia e altrove».