Ancora tensioni nei cieli scandinavi: rilevati droni sopra altri quattro aeroporti danesi

(Aggiornato alle 09:50) C'è ancora tensione nei cieli della Scandinavia. Dopo l'avvistamento di droni di lunedì sera, che ha portato alla chiusura dell'aeroporto di Copenhagen e dell'aeroporto di Oslo, nelle scorse ore è stato preso di mira lo scalo danese di Aalborg. Come ha dichiarato la polizia nella tarda serata di ieri, l'aeroporto è stato chiuso per la presenza di droni nel suo spazio aereo.
Secondo quanto dichiarato dalla polizia nazionale danese, questi droni – non ancora identificati – hanno seguito uno schema simile a quello dei droni che, solo quattro sere prima, avevano paralizzato l'intero traffico aereo a Copenhagen. Questa volta, tuttavia, sono state interessate anche le forze armate del Paese, dal momento che l'aeroporto di Aalborg viene utilizzato anche come base militare.
Ma non è tutto. Nelle prime ore del mattino, la polizia danese ha riferito di aver ricevuto, alle 04:21 del mattino, segnalazioni di avvistamento di droni anche nelle vicinanze dell'aeroporto di Billund, nel centro della Danimarca. Il suo spazio aereo è stato pertanto chiuso per un'ora. Non solo. Oltre a quelli rilevati ad Aalborg, sempre ieri sera, attorno alle 22:00, è stata segnalata la presenza di droni anche negli scali di Esbjerg, Sønderborg e Skrydstrup. «Non è stato possibile abbattere i droni né individuare gli operatori», ha spiegato la polizia, confermando che il traffico aereo è ora regolare. I ministri della difesa, Troels Lund Poulsen, e della giustizia, Peter Hummelgaard, terranno una conferenza stampa in mattinata.
Si tratta, va da sé, di evento che non può passare inosservato. Martedì mattina, dopo i primi avvistamenti, la premier danese Mette Frederiksen aveva dichiarato che quanto accaduto a Copenhagen rappresentava «l'attacco più grave mai avvenuto contro le infrastrutture critiche danesi». Le autorità danesi, parlando in conferenza stampa, avevano anche dichiarato che i droni rilevati sopra l'aeroporto di Copenhagen erano «pilotati da un operatore esperto».
I droni sopra l'aeroporto di Aalborg
Ieri sera, come emerso dalle dichiarazioni della polizia dello Jutland settentrionale, sopra l'aeroporto di Aalborg sono stati rilevati «più droni» che «volavano con le luci accese». «È un modello simile a quello che abbiamo visto a Copenaghen. I droni sono molto visibili e in alcune situazioni volano con le luci accese», ha spiegato il capo della polizia nazionale Thorkild Fogde. Il primo avvistamento è avvenuto intorno alle 21:44, ma i velivoli sarebbero rimasti nello spazio aereo danese almeno fino a mezzanotte. Al momento, tuttavia, la polizia non è in grado di specificare di che tipo di drone si trattasse e nemmeno se fossero gli stessi che, quattro giorni fa, hanno preso di mira lo scalo danese. «È troppo presto per dire quale sia l'obiettivo dei droni e chi sia l'autore», ha spiegato un funzionario di polizia.
Sempre martedì mattina, le autorità danesi avevano spiegato di non poter escludere alcuna ipotesi. Tra queste, nemmeno una possibile pista russa. Il Cremlino, tuttavia, nei giorni scorsi ha più volte respinto le dichiarazioni della Danimarca dichiarando che si tratta di «accuse assolutamente infondate». «Sentiamo un'isteria esaltata sul fatto che i nostri piloti militari avrebbero violato alcune regole e invaso lo spazio aereo di qualcuno, ma tutte queste affermazioni sono assolutamente infondate e insussistenti», ha dichiarato, nelle scorse ore, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.
Al momento, però, come detto, le autorità danesi e norvegesi, in stretto contatto da lunedì, non escludono alcuna pista. Le loro indagini, tuttavia, non hanno ancora stabilito se quanto accaduto all'aeroporto di Copenhagen lunedì sera fosse collegato all'avvistamento di droni avvenuto, qualche ora dopo, nei cieli norvegesi, sopra lo scalo di Oslo.
Per quanto riguarda quanto accaduto ad Aalborg nelle scorse ore, Eurocontrol ha dichiarato che arrivi e partenze dallo scalo danese sono stati sospesi fino alle 6 del mattino di giovedì. Nelle scorse ore, tre voli sono stati dirottati verso altri aeroporti.
Proseguono le indagini
Le indagini della polizia, sul posto, non si fermano. Secondo quanto dichiarato nel corso di una conferenza stampa avvenuta nella notte, non si può neppure escludere il coinvolgimento di operatori di droni amatoriali. Anche se, tuttavia, le autorità danesi sono convinte di avere a che fare «con un operatore qualificato e professionale», e non con semplici droni privati non autorizzati. «Non c'è dubbio: tutto indica che si tratta dell'opera di un professionista, perché si parla di un'operazione così sistematica in così tante località praticamente contemporaneamente. Questo è ciò che definirei un attacco ibrido con l'utilizzo di diversi tipi di droni», ha spiegato il Ministro della Difesa Troels Lund Poulsen.
Al momento, i funzionari stanno ricevendo parecchie critiche per la loro decisione di non abbattere i droni, in particolare sulla base aerea di Skrydstrup, che ospita i caccia danesi.