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Antitrust italiana multa Shein per greenwashing: sanzione da 1 milione di euro

Secondo l’Authority, i messaggi ambientali erano vaghi, ingannevoli o falsi, enfatizzando benefici inesistenti della linea “evoluSHEIN by Design” e obiettivi climatici presentati in modo fuorviante
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Red. Online
04.08.2025 09:51

In Italia l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) ha inflitto una sanzione di 1 milione di euro a Infinite Styles Services Co. Ltd, società che in Europa gestisce i siti di compravendita dei prodotti Shein, per l'utilizzo di messaggi e asserzioni ambientali (green claim) ingannevoli/omissivi nella promozione e vendita di prodotti di abbigliamento a marchio Shein.

Secondo l'autorità la società ha diffuso messaggi ambientali nelle in alcuni casi vaghi, generici e/o eccessivamente enfatici, in altri casi omissivi e ingannevoli.

«Le asserzioni ambientali nella sezione #SHEINTHEKNOW, relative alla "progettazione di un sistema circolare" o sulla riciclabilità dei prodotti, sono risultate false o quanto meno confusionarie», spiega l'Antitrust. «I claim utilizzati da Shein per presentare, descrivere e promuovere i capi di abbigliamento della linea "evoluSHEIN by Design" enfatizzano l'uso di fibre "green" senza indicare in maniera chiara quali siano i sostanziali benefici ambientali dei prodotti durante il loro intero ciclo di vita e senza specificare che tale linea di prodotti è ancora marginale rispetto al totale dei prodotti a marchio Shein. Inoltre - prosegue la nota dell'Authority -, queste affermazioni possono indurre i consumatori a ritenere non solo che la collezione "evoluSHEIN by Design" sia realizzata unicamente con materiali "ecosostenibili", ma anche che i prodotti di questa collezione siano totalmente riciclabili, circostanza che, considerando le fibre utilizzate e i sistemi di riciclo attualmente esistenti, non risulta veritiera».

«Gli annunci da parte di Shein di voler ridurre del 25% le emissioni di gas serra entro il 2030 e di azzerarle entro il 2050 sono presentati, nella sezione relativa alla 'Responsabilità sociale', in maniera generica e vaga, risultando addirittura contraddetti dall'incremento delle emissioni di gas serra dell'attività di Shein per gli anni 2023 e 2024. Nel valutare la scorrettezza delle condotte di Shein l'Autorità ha evidenziato il maggior dovere di diligenza che incombe su di essa perché opera in un settore e con modalità altamente inquinanti, come quello dell'abbigliamento cosiddetto 'usa e getta' ('fast e super fast fashion')».

La risposta di Shein

Tramite il suo ufficio stampa, Shein ha da parte sua assicurato di aver «collaborato attivamente con l’AGCM durante tutto il procedimento, adottando tempestivamente tutte le misure necessarie per rispondere alle criticità sollevate non appena ne è venuta a conoscenza. Abbiamo rafforzato i nostri processi interni di revisione e migliorato il sito web, con l’obiettivo di garantire che tutte le dichiarazioni ambientali siano chiare, specifiche e conformi alla normativa vigente».