Assalto a Capitol Hill, alcuni rivoltosi ora chiedono i danni

Dopo la grazia ottenuta dal presidente Donald Trump, i rivoltosi che hanno attaccato il Campidoglio il 6 gennaio 2021 ora puntano a una compensazione economica.
Secondo quanto riporta il New York Times, alcuni avvocati dei sostenitori del tycoon che hanno partecipato all'insurrezione di Capitol Hill hanno avviato contatti con l'amministrazione USA per ottenere compensazioni economiche a favore dei loro assistiti, sostenendo che sono stati vittime di «processi ingiusti».
Uno dei legali, Mark McCloskey, avrebbe persino proposto al dipartimento della Giustizia la creazione di un'apposita commissione che distribuisca indennizzi, sul modello del fondo per le vittime degli attentati terroristici dell'11 settembre.
L'organismo, che McCloskey ha definito una «commissione volontaria di risoluzione non giudiziaria», prenderebbe in considerazione i casi dei rivoltosi individualmente, quindi assegnando loro somme in base ai danni che hanno presumibilmente sofferto per mano del governo federale.
Intanto, Kamala Harris sarà protetta dalla polizia della California dopo che Donald Trump le ha revocato la scorta nazionale.
Secondo il Los Angeles Times, gli agenti della Highway Patrol, solitamente incaricati di controllare il traffico lungo le autostrade del Golden State, si sono fatti avanti per proteggere la prima donna nera a ricoprire il ruolo di numero 2 alla Casa Bianca, alla vigilia del tour promozionale del suo libro sulla campagna elettorale, «107 Days».
La sicurezza degli ex vicepresidenti è garantita per sei mesi dopo la fine del mandato, ma Joe Biden l'aveva estesa fino a luglio 2026 per Harris, oggetto di minacce costanti.