Asset gonfiati, Trump atteso in tribunale a New York

Donald Trump è atteso al tribunale di Manhattan, blindatissimo dalle forze di polizia e dal Secret Service, per essere interrogato nella causa civile da 250 milioni di dollari che lo vede sotto accusa, insieme ai figli Donald Jr ed Eric, per aver gonfiato gli asset della Trump Organization allo scopo di ottenere condizioni più vantaggiose da banche e assicurazioni.
Sarà la sua prima deposizione nei quattro processi che pendono nei suoi confronti.
In quello in corso a New York, il giudice ha già stabilito che ci sono stati comportamenti fraudolenti, quindi si tratta solo di stabilire l'entità della sanzione. Per il tycoon la posta in gioco è salvare il suo impero da provvedimenti troppo severi e penalizzanti, probabilmente scaricando la colpa sui contabili, come hanno già fatto i due figli nelle deposizioni dei giorni scorsi.
Mercoledì sarà sentita anche la figlia Ivanka, solo nelle vesti di testimone.
«Mi preparo per recarmi al tribunale di Lower Manhattan per testimoniare in uno dei tanti casi che sono stati istigati e portati avanti dal mio avversario politico, il corrotto Joe Biden, attraverso agenzie e surrogati, a fini di interferenza elettorale.
Questa è la prima volta che questo metodo di frode elettorale viene utilizzato in modo così sfacciato negli Stati Uniti come arma politica! Per lo più è più usato nei paesi del terzo mondo»: lo scrive Donald Trump sul suo social Truth, poco prima de essere interrogato nella causa civile da 250 milioni di dollari che lo vede accusato insieme ai figli Donald Jr ed Eric di aver gonfiato gli asset della Trump Organization.
«Ho un giudice davvero prevenuto, cattivo.... ma spesso smentito (in appello, ndr), un procuratore generale razzista, malvagio e corrotto, ma un caso che, secodo quasi tutti i giuristi, ha merito zero. Una giornata nera per il nostro Paese. Caccia alle streghe!», aggiunge.