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15:47
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Starmer: «Con gli alleati stiamo valutando sanzioni contro Israele»
Il premier britannico Keir Starmer ha dichiarato che il Regno Unito sta valutando sanzioni contro Israele per la guerra a Gaza in accordo con gli alleati.
Starmer, rispondendo durante il Question Time ai Comuni alla domanda di una deputata laburista, che ha parlato di «una macchia nera per l'umanità» riferendosi alla nuova escalation israeliana nella Striscia, ha definito le azioni dello Stato ebraico «spaventose, controproducenti e intollerabili».
Incalzato dalla domanda della deputata Claire Hanna, esponente del Partito socialdemocratico e laburista nordirlandese (SDLP), storicamente alleato del Labour sulla scena politica nazionale britannica, Starmer ha ricordato che il suo governo ha già «sospeso i negoziati su un trattato di libero scambio» post-Brexit con Israele in risposta alla nuova escalation decisa dal governo Netanyahu nella Striscia di Gaza. E che «ha sanzionato» di recente alcuni coloni «estremisti sostenitori della violenza» nei territori palestinesi occupati della Cisgiordania.
Ora - ha proseguito - stiamo «valutando ulteriori azioni in accordo con nostri alleati, sanzioni incluse». «Voglio essere assolutamente chiaro - ha poi concluso rivolgendosi all'assemblea della Camera dei Comuni a Westminster - sulla necessità di tornare a un cessate il fuoco. Occorre che gli ostaggi (israeliani) detenuti da lungo tempo siano rilasciati e c'è disperata necessità che più aiuti entrino a Gaza rapidamente e in grande quantità, di fronte a una situazione spaventosa, intollerabile e controproducente».
Il primo ministro ha poi ribadito la ferma opposizione di Londra «all'espansione delle operazioni militari e alla violenza dei coloni, nonché al blocco degli aiuti umanitari».
15:27
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Droni israeliani attaccano una base militare nella Siria centrale
Droni israeliani hanno attaccato poco fa una delle più importanti basi militari nella Siria centrale. Lo riferisce l'emittente SyriaTV secondo cui dense colonne di fumo si levano dall'installazione militare situata nei pressi dell'aeroporto di Hama, a ovest del centro abitato.
L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) riferisce che nelle esplosioni avvenute nei pressi della base della difesa aerea di Hama ci sono «morti e feriti tra i civili».
Si tratta del secondo attacco aereo israeliano in Siria in meno di 24 ore. Nella notte, Israele aveva attaccato la zona sud-occidentale di Dara'a, al confine con la Giordania, dopo aver affermato di esser stata attaccata da razzi sparati dal territorio siriano nell'area del Golan. Il governo di Damasco ha smentito ogni responsabilità nel lancio di razzi verso Israele.
10:44
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Tregua a Gaza, probabile veto USA al Consiglio di sicurezza dell'ONU
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu andrà al voto alle 22 ora svizzera su una risoluzione che chiede il cessate il fuoco e l'accesso umanitario a Gaza, ma dovrebbe scontrarsi con un nuovo veto americano, il primo della nuova amministrazione Trump.
L'ultimo testo, che chiedeva il cessate il fuoco, fu bloccato a novembre da Joe Biden. La risoluzione «chiede un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente» e la liberazione incondizionata degli ostaggi. Vista la «catastrofica situazione umanitaria» nel territorio palestinese, il documento chiede la revoca «immediata» delle restrizioni all'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza.
L'ultima risoluzione del Consiglio risale al giugno 2024: si trattava dell'appoggio a un piano americano di cessate il fuoco in più fasi accompagnato da liberazioni di ostaggi, tregua che non si è concretizzata prima del gennaio 2025. Oltre a «un cessate il fuoco immediato, incondizionato e permanente» e la liberazione incondizionata degli ostaggi si sottolinea la «catastrofica situazione umanitaria» nel territorio palestinese e si chiede la revoca «immediata e incondizionata di tutte le restrizioni all'ingresso degli aiuti umanitari a Gaza e alla loro distribuzione sicura e senza ostacoli su larga scala», anche da parte dell'Onu.
Ma gli Stati Uniti, alleati di Israele, dovrebbero porre il veto, hanno detto diversi diplomatici all'Afp, sottolineando che i rappresentanti dei dieci membri eletti del Consiglio, che introdurranno il testo, avevano tentato invano di negoziare con loro.
10:32
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«Morte 12 persone nell'attacco attacco israeliano a ovest di Khan Younis»
La protezione civile della Striscia di Gaza ha annunciato oggi la morte di 12 persone, tra le quali donne e bambini, in un attacco israeliano a ovest di Khan Younis.
«Almeno 12 persone, fra le quali diverse donne e bambini, sono state uccise nel corso di un attacco di un drone israeliano stamani, su una tenda per gli sfollati nei pressi della scuola Al-Innawi»: lo ha dichiarato alla France Presse il portavoce della protezione civile, Mahmoud Bassal.
Altre quattro persone sono state uccise in attacchi sul altri settori di Gaza, ha aggiunto Bassal. Contattate dalla France Presse, le forze armate israeliane non hanno risposto per il momento.
06:14
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Il punto alle 6
L'esercito israeliano ha lanciato una serie di attacchi nel sud della Siria dopo il lancio di razzi dalla Siria verso il Paese. «Violente esplosioni hanno scosso la Siria meridionale, tra cui la città di Quneitra e la regione di Daraa, a seguito di attacchi aerei israeliani», riporta la ong Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR), senza segnalare vittime.
Intanto la Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) ha annunciato che i suoi siti di distribuzione degli aiuti oggi non saranno operativi per permettere di svolgere le attività logistiche necessarie per accogliere un maggior numero di persone. Lo riporta il Times of Israel.
In questo modo, l'esercito israeliano (Idf) avrà anche il tempo di preparare percorsi di accesso più sicuri ai siti, prima della ripresa delle operazioni giovedì. Intanto, un portavoce dell'Idf ha avvertito i palestinesi che il passaggio sulle strade che portano ai siti di distribuzione sarà vietato nel frattempo, poiché queste vie sono considerate zone di combattimento.