Attacco ad Arras, c'è un terzo ferito

Una terza persona è rimasta ferita nell'attacco di oggi ad Arras, dove un ceceno ha ucciso un professore della scuola «Gambetta». Lo ha detto il procuratore della Repubblica antiterrorismo, Jean-François Ricard, in una conferenza stampa.
Il terzo ferito, anche lui non in pericolo di vita, è un dipendente della scuola che si occupa di manutenzione. Come l'addetto alla mensa e l'insegnante di ginnastica, anche lui si è trovato di fronte all'attentatore nel cortile.
Si è appreso, intanto, che nelle indagini condotte negli ambienti frequentati dall'attentatore ceceno Mohammad Mogouchkov, sono state fermate 8 persone. Il giovane, sottoposto ad interrogatorio alla presenza di un avvocato, rifiuta per il momento di rispondere.
Dal canto suo, il ministro dell'Interno francese Gérald Darmanin ha assicurato oggi - al telegiornale di TF1 - che c'è «un indubbio legame» fra l'attentato di oggi costato la vita ad un professore di Arras e la situazione in Medio Oriente. «Secondo le nostre informazioni - ha detto Darmanin - c'è purtroppo un legame fra quanto accaduto senza dubbio in Medio Oriente».
Darmanin ha precisato che «da sabato e dai massacri in Israele, abbiamo arrestato 12 persone pronte a passare all'azione» in Francia. Quanto alla decisione di alzare il livello di allerta ad «emergenza attentati», Darmanin ha spiegato che «non c'è una minaccia identificata. Si passa in allerta emergenza per dire a tutte le istituzioni di fare attenzione. Di fronte ai radicalizzati, la nostra mano non tremerà, dovremo essere ancora più decisi, ce lo ha chiesto il presidente della Repubblica».