Attacco con un punteruolo alla Gare du Nord di Parigi: ferite lievi per 6 persone

(Aggiornamento ore 10.35)
Sarebbe stato un punteruolo l'arma utilizzata questa mattina alle 6:45 alla Gare du Nord di Parigi da un uomo che ha ferito in modo lieve sei persone. È quanto si apprende da fonti della polizia.
Il primo a reagire all'attacco è stato un poliziotto non in servizio, che ha ferito l'assalitore prima di essere raggiunto da alcuni colleghi in divisa. L'individuo è stato trasportato in ospedale e si troverebbe in prognosi riservata per un proiettile che l'ha raggiunto al torace.
Si ignorano i motivi del gesto, che ha provocato un'ondata di panico fra i passeggeri dei treni e della RER, la metropolitana regionale, molto affollata di mattina alla stazione della Gare du Nord, dove arrivano tutti i pendolari che abitano nella banlieue nord. La RER B, in particolare, collega a Parigi sia l'aeroporto Charles de Gaulle (a nord) sia quello di Orly (a sud).
Fra i sei feriti, secondo quanto si apprende, c'è un poliziotto delle dogane, presente alla stazione perché dalla Gare du Nord partono anche i treni Eurostar per Londra.
Sul posto si sono già recati il ministro dell'interno Gérald Darmanin, che si è complimentato con le forze dell'ordine per la «reazione efficace e coraggiosa», il prefetto di Parigi Laurent Nuñez e la sindaca Anne Hidalgo.
Assalitore fra la vita e la morte
Il ministro dell'interno francese Gérald Darmanin ha detto che l'assalitore si trova in ospedale «fra la vita e la morte». Secondo le notizie diffuse dalla polizia, è stato raggiunto da colpi d'arma da fuoco al torace. Darmanin ha parlato in un'improvvisata conferenza stampa alla Gare du Nord. L'individuo, secondo Darmanin, «non aveva documenti con sé e non è stato ancora identificato». Il ministro non ha confermato le «voci» secondo le quali l'assalitore avrebbe gridato qualcosa al momento dell'attacco.
Darmanin ha aggiunto che «due poliziotti hanno sparato per 3 volte, riuscendo a neutralizzare» l'assalitore. Uno dei poliziotti intervenuti ha sparato mentre non era in servizio, e stava rientrando a casa dopo la fine del turno. Era armato nel quadro del dispositivo anti-attentati «voyager protéger».
L'assalitore è ricoverato «fra la vita e la morte» dopo essere stato raggiunto da tre colpi d'arma da fuoco sparati dagli agenti.