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Hamas: «Pronti ad accordo globale e rilascio ostaggi»

In una dichiarazione ufficiale, Hamas ha annunciato di essere pronto a raggiungere un accordo complessivo per porre fine alla guerra e liberare tutti gli ostaggi – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Hamas: «Pronti ad accordo globale e rilascio ostaggi»
Red. Online
03.09.2025 08:48
21:55
21:55
Hamas: «Pronti ad accordo globale e rilascio ostaggi»

In una dichiarazione ufficiale, Hamas ha annunciato di essere pronto a raggiungere un accordo complessivo per porre fine alla guerra e liberare tutti gli ostaggi.

«Siamo pronti ad accettare un accordo complessivo, nell'ambito del quale tutti i prigionieri nemici attualmente detenuti verranno liberati, in cambio di un numero concordato di prigionieri palestinesi detenuti da Israele, nel contesto di un'intesa che porterà alla fine della guerra nella Striscia di Gaza», scrive Hamas in una nota.

«Tale accordo includerà: Il ritiro completo delle forze d'occupazione da tutta la Striscia; l'apertura dei valichi per l'ingresso di tutti i beni e le necessità della popolazione; l'avvio di un processo di ricostruzione.

Inoltre, il movimento rinnova la sua disponibilità a formare un governo nazionale indipendente composto da tecnocrati, che gestisca integralmente gli affari della Striscia di Gaza e si assuma immediatamente tutte le responsabilità in tutti i settori».

Hamas aggiunge: «Stiamo ancora aspettando la risposta di Israele alla proposta che le è stata trasmessa dai mediatori il 18 agosto scorso, proposta che è stata accettata dal movimento e dalle fazioni palestinesi».

20:27
20:27
«A Gaza dovremo fare un regime militare»

Il capo di stato maggiore dell'Idf, Eyal Zamir, ha intenzione di avvertire il governo israeliano che non ci sarà altra scelta se non quella di imporre il controllo militare sulla Striscia di Gaza se andranno avanti i piani per conquistare Gaza City. Lo riporta Channel 12.

«Non ci sarà altra scelta che imporre un regime militare su tutta Gaza a partire da novembre», afferma Zamir, secondo il report. Il capo dell'esercito si oppone al piano del governo di conquistare Gaza City e ha invece esortato l'esecutivo ad accettare l'accordo per un cessate il fuoco che comprenda il rilascio degli ostaggi.

20:15
20:15
«Ad aereo israeliano a Sigonella solo supporto logistico»

«Nel pomeriggio del 2 settembre un aeromobile C-130 appartenente alle Forze armate israeliane ha effettuato un atterraggio tecnico presso la U.S. Navy Air Station di Sigonella (Catania), nell'ambito di un'attività addestrativa e di supporto logistico (rifornimento) previamente autorizzata secondo le procedure previste dalla normativa nazionale e internazionale vigente.»

«A bordo del velivolo era presente solo personale tecnico-logistico, non vi era e non è stato imbarcato alcun materiale o equipaggiamento». Così lo Stato Maggiore italiano della Difesa, che aggiunge: «pertanto, durante la sosta, della durata di circa 3 ore e 30 minuti, il velivolo ha ricevuto esclusivamente supporto logistico da parte del personale statunitense presente nella base».

L'utilizzo dello spazio aereo e delle infrastrutture militari italiane, aggiunge, «avviene nel pieno rispetto del quadro normativo nazionale e degli accordi internazionali in essere».

19:18
19:18
Netanyahu attacca i manifestanti

«In una democrazia, la protesta è una cosa legittima. Ma quello che sta accadendo nelle manifestazioni finanziate e politicamente motivate contro il governo ha oltrepassato ogni limite: ogni giorno minacciano di uccidermi, me e la mia famiglia. Si danno anche alla piromania. Hanno detto che circonderanno la mia residenza con un anello di fuoco, proprio come le milizie fasciste», ha dichiarato in un video il primo ministro, Benyamin Netanyahu.

«Parlate di democrazia? Vi comportate esattamente come fascisti. Quello che succede qui è molto semplice: non c'è applicazione della legge. C'è un'escalation», ha detto.

18:00
18:00
Aerei israeliani a Sigonella ridecollati dopo poche ore

Gli aerei israeliani KC130 atterrati alla base di Sigonella (Sicilia) ieri sera sono decollati dopo alcune ore. Lo si apprende da fonti informate. Si tratta di aerei che si occupano di rifornimento carburante e trasporto merci.

17:32
17:32
Trump: «Hamas restituisca tutti ostaggi e cose cambieranno»

«Dite ad Hamas di restituire immediatamente tutti i 20 ostaggi (non 2, 5 o 7!) e le cose cambieranno rapidamente. Finirà!». Lo ha scritto Donald Trump su Truth.

15:37
15:37
Aerei israeliani a Sigonella: spiano la flotilla?

«Chiediamo immediate spiegazioni al governo su quanto accaduto nelle ultime ore: tre aerei militari israeliani hanno sorvolato la Sicilia e sono atterrati nella base militare di Sigonella. Uno di questi velivoli, un KC-130H, è decollato ieri dalla base aerea di Nevatim in Israele alle 15:10 ed è atterrato a Sigonella alle 18:40, per poi ripartire. È inaccettabile che basi italiane vengano utilizzate da aerei militari di uno Stato che sta conducendo un massacro contro il popolo palestinese».

Lo afferma il parlamentare italiano Angelo Bonelli, leader di Avs (Alleanza Verdi e Sinistra), aggiungendo: il governo deve dirci chiaramente: questi aerei sono venuti a spiare la Global Sumud Flotilla, che in questi giorni si sta muovendo nel Mediterraneo per rompere l'assedio di Gaza, oppure sono venuti a caricare materiale bellico?«

»In entrambi i casi, saremmo di fronte a una gravissima complicità dell'Italia. Per questo presenteremo immediatamente un'interpellanza urgente in Parlamento: non è tollerabile che il nostro Paese metta a disposizione il proprio territorio e le proprie basi per operazioni militari che hanno come unico obiettivo quello di prolungare il genocidio a Gaza«, conclude.

14:15
14:15
L'audio diffuso dall'IDF: «Vogliamo andare verso sud, ma Hamas ci aspetta lungo la strada»

L'esercito israeliano (Idf) ha pubblicato l'audio di una conversazione telefonica tra un ufficiale e un abitante di Gaza city che denuncia i tentativi di Hamas di impedire alla popolazione di spostarsi verso sud dopo l'intensificazione delle operazioni militari nella città.

«Vogliamo andare verso sud, ma Hamas ci aspetta lungo la strada. Dicono alla gente: tornate a casa, non c'è evacuazione, tornate indietro, tornate indietro, e la gente si disperde. Le persone hanno davvero paura. Alcuni cercano di passare per le strade laterali e cercano vie alternative. Hamas è presente lungo la costa vicino ad Al-Nablsi e in altri luoghi, impedendo alla popolazione di spostarsi lungo le strade principali».

13:56
13:56
Tra i 70 e gli 80 mila palestinesi hanno lasciato Gaza city

Con l'intensificarsi delle operazioni militari dell'Idf a Gaza city, tra i 70 e gli 80 mila residenti hanno lasciato la città, la maggior parte nelle ultime 72 ore, dopo che nel week end se ne erano contati circa 10mila.

La stima viene riferita dal notiziario della tv pubblica Kan che cita fonti della Difesa, secondo cui intanto Hamas sta facendo di tutto per bloccare il movimento della popolazione verso sud, «al fine di usare i civili come scudi umani e per scopi di propaganda».

Ma decine di migliaia di residenti sono riusciti ad aggirare i posti di blocco dei miliziani e a lasciare la città.

13:44
13:44
«Uccisi 33 palestinesi all'alba»

È di 33 palestinesi uccisi il bilancio delle vittime a Gaza causate dagli attacchi israeliani dall'alba di oggi. Lo riporta al Jazeera. Almeno tre persone sono state uccise mentre aspettavano i soccorsi nel sud di Gaza. Ieri più di 100 palestinesi, tra cui alcuni giornalisti, sono rimasti uccisi negli attacchi israeliani su case, quartieri e rifugi.

13:31
13:31
Sette giovani rapiti da militari israeliani nel sud della Siria

Sette giovani siriani sono stati rapiti dalle forze militari israeliane nel sud-ovest della Siria nella regione di Quneitra, sul Golan siriano occupato da Israele.

Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui le azioni militari israeliane si sono svolte nelle ultime ore nella località di Jubata Khashab, seminando panico tra gli abitanti.

13:31
13:31
Almeno 21.000 bimbi a Gaza disabili a causa della guerra

Almeno 21.000 bambini a Gaza vivono con disabilità causate dalla guerra tra Israele e Hamas dal 7 ottobre 2023, secondo il Comitato Onu sui diritti delle persone con disabilità (Crpd).

Circa 40.500 bambini hanno subito «ferite legate alla guerra» in quasi due anni, ha affermato il comitato, composto da esperti che si riuniscono due volte all'anno a Ginevra.

13:14
13:14
La partenza della Global Sumud Flotilla dall'Italia rimandata a domenica

«Le barche dall'Italia partiranno il 7 settembre invece che il 4. Essendo le barche spagnole in ritardo abbiano bisogno di ritardare per riunirci e poi navigare insieme».

Lo ha detto Maria Elena Delia, portavoce della delegazione italiana di Global Movement to Gaza, durante una conferenza stampa al Senato italiano.

12:28
12:28
Esercitazione marittima a Gaza, prima che arrivi flottiglia

A pochi giorni dall'arrivo previsto della flottiglia di attivisti che tenterà di rompere il blocco marittimo della Striscia, "la Marina israeliana e la divisione di Gaza hanno svolto lunedì un'esercitazione congiunta per rafforzare la difesa lungo il confine marittimo con l'enclave". Lo ha comunicato l'Idf.

All'attività hanno partecipato le unità navali di sicurezza, il sistema di comando marittimo e le truppe della brigata settentrionale della divisione di Gaza. Durante l'esercitazione sono stati simulati diversi scenari di combattimento e procedure di emergenza nei posti di comando.

12:02
12:02
Sosta tecnica alle isole Baleari per alcune barche della Global Sumud Flotill

Una parte della Global Sumud Flotilla, la spedizione che mira a rompere il blocco navale di Israele a Gaza e a consegnare aiuti umanitari alla popolazione stremata, ha dovuto fare oggi sosta alle isole Baleari, secondo quanto ha confermato la giornalista Marta Viana, a bordo di una delle imbarcazioni, a Catalunya Radio.

Una trentina di imbarcazioni, con a bordo oltre 300 attivisti provenienti da 44 Paesi, fra cui Greta Thunberg, erano partite domenica dal porto di Barcellona, dove tuttavia erano dovute rientrare all'alba di lunedì per le avverse condizioni meteo. Dopo la ripartenza, nella serata di lunedì, ieri cinque delle barche a vela più piccole, sono rientrate a Barcellona per i danni subiti dal mare grosso.

Per tutte le altre 24 imbarcazioni che hanno continuato la traversata era prevista una sosta tecnica oggi alle isole Baleari, per fare le riparazioni necessarie e attendere gli altri natanti da Barcellona e riunire il convoglio. Tuttavia, la sosta a Maiorca e Minorca è stata limitata a sole sette imbarcazioni, ha segnalato Marta Viana, mentre il resto ha proseguito per riunirsi in acque internazionali al largo della Tunisia con le altre flotte di attivisti, provenienti da vari porti del Mediterraneo, fra cui Genova, la Sicilia, Tunisi e la Grecia. e puntare verso Gaza.

La data inizialmente prevista per il raduno era giovedì 4 settembre, ma il programma è subordinato alle condizioni meteo e marittime.

Nonostante gli imprevisti, l'organizzazione della Global Sumud Flotilla conferma che almeno altre venti imbarcazioni si uniranno alla missione nei prossimi giorni.

In collegamento con Catalunya Radio, l'ex sindaca di Barcellona Ada Colau, che fa parte della spedizione, ha minimizzato i contrattempi, ricordando che si tratta di «un'impresa cittadina auto-organizzata di una portata mai vista». L'obiettivo è infatti realizzare «la più grande missione umanitaria per Gaza». «La maggior parte della Flotilla prosegue la sua rotta», ha assicurato Colau e stima di raggiungere la Striscia di Gaza entro 14 giorni, salvo ulteriori imprevisti.

L'ex sindaca ha, inoltre, riferito che droni non identificati hanno sorvolato alcune imbarcazioni della flotta, anche se «non ci sono stati problemi di sicurezza».

12:01
12:01
Gaza sta «diventando il cimitero del diritto umanitario internazionale»

Il commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, ha avvertito che Gaza sta «diventando il cimitero del diritto umanitario internazionale».

In un'intervista con El País, Lazzarini ha affermato che l'Unrwa «ha messo in guardia dai segnali di carestia e ha suonato i campanelli d'allarme per mesi», ma che i suoi avvertimenti sono «caduti nel vuoto».

Attraverso i suoi centri sanitari, l'Unrwa ha visto il numero di bambini gravemente malnutriti a Gaza City aumentare «di sei volte negli ultimi (sei) mesi». Lazzarini ha anche descritto la Cisgiordania come un luogo in cui si verificano «livelli di violenza e sfollamenti forzati senza precedenti, che sicuramente sarebbero sui titoli dei giornali di oggi se non fossero stati oscurati dal disastro di Gaza».

12:00
12:00
L'esercito israeliano avanza a Gaza City

L'esercito israeliano si è addentrato ulteriormente nella città di Gaza con soldati e carri armati che si sono spinti fino a Sheikh Radwan, uno dei quartieri più grandi e affollati del centro urbano: lo riporta Reuters sul suo sito.

Nelle ultime settimane, le forze israeliane sono avanzate attraverso la periferia esterna di Gaza City e ora si trovano a pochi chilometri dal centro città, nonostante gli appelli internazionali a fermare l'offensiva. I residenti di Gaza City hanno riferito a Reutes che l'esercito ha distrutto case e accampamenti di tende che ospitavano palestinesi sfollati dopo quasi due anni di guerra.

Israele annette 45 ettari in Cisgiordania

L'Amministrazione civile del ministero della Difesa israeliano ha intanto dichiarato 'terra statale' 456 dunam (45 ettari) di territorio adiacente all'avamposto illegale di Havat Gilad, nel nord della Cisgiordania, il che significa che sarà disponibile per lo sviluppo di insediamenti e infrastrutture.

In precedenza, il terreno faceva parte delle terre amministrative dei villaggi palestinesi vicini di Jit, Tell e Fara'ata, anche se non si tratta di proprietà privata. Chiunque rivendichi la proprietà privata di queste terre può presentare ricorso entro 45 giorni.

10:58
10:58
«Civili palestinesi uccisi mentre attendevano gli aiuti a nord di Rafah»

Diversi civili palestinesi sono stati uccisi e altri feriti quando le forze di occupazione israeliane hanno aperto il fuoco sulle persone in attesa di aiuti a nord di Rafah. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa. Secondo una fonte medica l'attacco è avvenuto nei pressi del centro di soccorso nella zona di Al-Shakoush, a nord-ovest di Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale.

10:48
10:48
Altri 6 morti per malnutrizione a Gaza

Il ministero di Hamas riferisce con un messaggio su Telegram che nelle ultime 24 ore sono stati registrati 6 decessi a causa di carestia e malnutrizione, tra cui un bambino. Il bilancio complessivo delle vittime legate alla malnutrizione sale così a 367, di cui 131 bambini, afferma il ministero.

10:47
10:47
Israele lancia il satellite-spia «Ofek 19»

Il ministro della Difesa Israel Katz ha annunciato sul suo account X il successo del lancio del satellite-spia «Ofek 19», definendolo un risultato di livello mondiale che solo poche nazioni possiedono. Katz ha espresso gratitudine all'Industria aerospaziale israeliana, al ministero della Difesa, all'Idf.

«È un messaggio ai nostri nemici, vi osserviamo in ogni momento», ha scritto il ministro, sottolineando che l'iniziativa rappresenta anche un invito ai popoli della regione a collaborare per un futuro migliore.

«Ofek-19» è un satellite di osservazione radar ad apertura sintetica con capacità avanzate, progettato per fornire immagini ad alta risoluzione per scopi di intelligence e sorveglianza«, ha spiegato il ministero della Difesa.

09:48
09:48
Intercettato un missile balistico lanciato dagli Houthi

L'esercito israeliano rende noto che le difese aeree hanno intercettato il missile balistico lanciato dagli Houthi, dal territorio dello Yemen, contro Israele. Per la prima volta dopo l'attacco dell'esercito a Sanaa che ha ucciso il premier degli Houthi e diversi ministri, le sirene sono state attivate a Tel Aviv e in diverse aree nel centro del Paese.

Ieri e nei giorni scorsi, missili e droni lanciati dallo Yemen sono stati intercettati prima di raggiungere il territorio israeliano.

09:47
09:47
Eliminato il leader della Jihad islamica palestinese a Gaza

Idf e Shin Bet hanno annunciato l'eliminazione di Sabach Salim Sabach Daia, leader della Jihad islamica palestinese a Gaza, responsabile del sequestro di Shiri, Ariel e Kfir Bibas, poi uccisi nella Striscia dai terroristi.

Daia era stato nominato di recente alla guida del gruppo dopo che tre suoi predecessori erano stati eliminati in attacchi dell'Idf negli ultimi mesi. Secondo le autorità israeliane, aveva un ruolo diretto nel reclutamento di terroristi in Cisgiordania e in Israele, promuovendo e realizzando attentati.

I miliziani dell'organizzazione hanno avuto un ruolo centrale anche nel massacro del 7 ottobre, prendendo parte a uccisioni e rapimenti. Pur non avendo partecipato alla pianificazione dell'offensiva di Hamas, hanno sfruttato le linee di attacco dettate dal movimento islamista sul terreno.

09:14
09:14
Le sirene d'allarme suonano a Tel Aviv

Per la prima volta da settimane le sirene d'allarme stanno suonando a Tel Aviv. Le sirene sono risuonate per un missile lanciato dallo Yemen verso il territorio israeliano, ha dichiarato l'esercito israeliano. I sistemi di difesa aerea sono operativi per intercettare la minaccia. Lo riporta il Times of Israel.

08:51
08:51
Incendiati cassonetti intorno alla residenza di Netanyahu

La 'Giornata di disordini' indetta per chiedere la liberazione degli ostaggi e la fine immediata della guerra è cominciata questa mattina presto con i manifestanti che hanno incendiato diversi cassonetti intorno alla residenza del premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme, per creare un 'anello di fuoco' attorno al luogo.

Uno degli incendi è stato appiccato a 100 metri dalla residenza ufficiale del primo ministro. Le leader della protesta sono Anat Engerst, madre del rapito Matan, e Vicky Cohen, madre di Nimrod. Le manifestazioni sono iniziate spontaneamente alle 6.30 (le 5.30 in Svizzera) ma erano previste alla Knesset a mezzogiorno.

La polizia di Gerusalemme in una nota ha dichiarato che cassonetti e pneumatici sono stati incendiati, danneggiando diverse auto, nei quartieri di Rehavia (la zona della residenza del premier) e Givat Ram a Gerusalemme. Residenti sono stati evacuati dagli edifici vicini, sebbene nessuno sia rimasto ferito. Le squadre di vigili del fuoco hanno spento gli incendi.

In altre zone della Città Santa, decine di dimostranti, tra cui membri del gruppo 'Fratelli e Sorelle in Armi', si sono radunati davanti all'abitazione del ministro Ron Dermer, accusandolo di non essere riuscito a ottenere il ritorno di un singolo ostaggio con un accordo da quando è diventato il principale negoziatore di Israele.

In una dichiarazione i manifestanti parlano di 'fallimento totale' dei colloqui e accusano il governo di capitolare di fronte all'estrema destra e di «affondare» una proposta di tregua accettata da Hamas. Intanto alcune persone si sono barricate nell'edificio della Biblioteca nazionale di Gerusalemme e sono salite sul tetto: la polizia sta negoziando con loro per farle scendere. La protesta si sta estendendo anche nella zona della Knesset.

08:49
08:49
Il punto alle 8

L'Unifil ha dichiarato che alcuni droni israeliani hanno sganciato quattro granate nei pressi delle forze di pace, in quello che è stato definito «uno degli attacchi più gravi» contro il proprio personale dal cessate il fuoco di novembre.

«Ieri mattina, alcuni droni delle Forze di Difesa Israeliane hanno sganciato quattro granate nei pressi delle forze di pace dell'Unifil impegnate a rimuovere i blocchi stradali che impedivano l'accesso a una postazione delle Nazioni Unite», ha dichiarato la forza Onu.

«Una granata è caduta a meno di 20 metri di distanza dal personale e dai veicoli delle Nazioni Unite, mentre le altre tre sono cadute a circa 100 metri. I droni sono stati osservati mentre rientravano a sud della Linea Blu», scrive l'Unifil sul suo sito.

«Le Idf (l'esercito israeliano, ndr) erano state informate in anticipo dei lavori di sgombero stradale in corso da parte dell'Unifil nella zona, a sud-est del villaggio di Marwahin. Per motivi di sicurezza, i lavori di ieri sono stati sospesi a causa dell'incidente. Qualsiasi azione che metta in pericolo le forze di pace e i loro beni, nonché qualsiasi interferenza con i compiti loro assegnati, è inaccettabile e costituisce una grave violazione della Risoluzione 1701 e del diritto internazionale. È responsabilità delle Forze di Difesa Israeliane garantire la sicurezza e l'incolumità delle forze di pace che svolgono i compiti assegnati dal Consiglio di Sicurezza» si legge ancora.