Attentato contro una clinica per la fertilità a Palm Springs

Una bomba è esplosa fuori da una clinica per la fecondazione assistita a Palm Springs, in California, causando un morto e cinque feriti. Per l'FBI «si è trattato di un atto di terrorismo intenzionale».
«Si è trattato di un atto di terrorismo intenzionale. Con l'evolversi della nostra indagine, determineremo se si tratta di terrorismo internazionale o nazionale», ha dichiarato ai giornalisti Akil Davis, capo dell'ufficio FBI di Los Angeles. Rispondendo alla domanda se la clinica di Palm Springs fosse stata presa di mira intenzionalmente, Akil ha risposto: «Crediamo di sì».
L'esplosione è avvenuta alle 11 ora locale, le 20 in Svizzera, ed è stata avvertita a oltre tre chilometri di distanza. Lo staff e il materiale all'interno dell'American Reproductive Centers non hanno subito alcun danno.
Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco e poco dopo sono arrivati anche gli agenti dell'Fbi che hanno setacciato la zona per individuare la presenza di eventuali altri ordigni. Ancora non è chiaro se l'unica vittima, per il momento, sia anche l'autore di questo atto di violenza. Tutti gli abitanti della zona sono stati invitati dalle forze dell'ordine a rimanere in casa.
Il dottor Maher Abdallah, direttore dell'American Reproductive Centers, ha confermato che la sua struttura ha subito danni agli studi, dove si svolgono le visite con le pazienti, ma il laboratorio per la fecondazione in vitro è rimasto intatto. Le foto e i video ripresi dall'altro mostrano un'auto bruciata in un parcheggio dietro l'edificio, il tetto della clinica sfondato e un'ampia distesa di detriti su un marciapiede e su quattro corsie della strada dall'altro lato della struttura.
Il governatore della California, il democratico Gavin Newsom, è stato informato dell'accaduto e si è messo a disposizione della comunità di Palm Springs per fornire ogni aiuto necessario. L'Attorney General USA, Pam Bondi, ha condannato l'atto definendolo «imperdonabile». «Stiamo lavorando per saperne di più, ma voglio essere chiara: l'amministrazione Trump capisce che le donne e le madri sono il cuore pulsante dell'America. La violenza contro una clinica per la fertilità è imperdonabile», ha scritto in un post su X.
Sul movente per ora ci sono solo ipotesi. La più ovvia quella dell'attacco contro i diritti riproduttivi delle donne anche se nel centro non viene praticato l'aborto ma conservati embrioni ed ovuli per la fecondazioni assistita. La clinica ha già assicurato in un post su Facebook che sarà «completamente operativa» a partire da lunedì ma la paura rimane, soprattutto in un periodo storico come questo dove la salute delle donne e l'interruzione di gravidanza sono uno dei temi più divisivi negli Stati Uniti.