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«Atto antisemita» o «comportamenti non consoni»? Il caso dei giovani ebrei fatti scendere da un volo Vueling

La compagnia aerea spagnola ha denunciato «comportamenti di disturbo» a bordo di un volo in partenza da Valencia, mentre l'organizzazione della colonia ha denunciato «discriminazioni basate sulla religione» – Parigi e Madrid hanno risposto ufficialmente
© AP/Armando Franca
Marcello Pelizzari
31.07.2025 12:10

Che cosa è successo, esattamente, mercoledì 23 luglio a bordo di un volo Vueling in partenza da Valencia con destinazione Parigi? Bella domanda. Le versioni, infatti, sono diverse. Sappiamo, per certo, che 44 adolescenti membri di una colonia estiva ebraica e sette accompagnatori sono stati fatti scendere dall'aereo. Secondo la compagnia, il gruppo si è macchiato di comportamenti tali da mettere in pericolo la sicurezza del velivolo al punto che è stato necessario far intervenire la Guardia Civil, mentre l'associazione ebraica francese che organizza queste colonie, Club Kineret, ha puntato il dito contro il vettore low cost accusandolo di aver discriminato il gruppo su basi religiose.

I fatti

I fatti, innanzitutto. Alle 14.30 di mercoledì 23 luglio, all'aeroporto di Valencia, un gruppo di 44 adolescenti di religione ebraica e sette accompagnatori si sono imbarcati su un volo Vueling con destinazione Parigi dopo aver passato due settimane in Spagna. In seguito, si sarebbero verificati alcuni incidenti fra i giovani e l'equipaggio. Contattata dal personale di bordo, la Guardia Civil è salita sull'aereo. Per, leggiamo, far scendere gli adolescenti e i loro accompagnatori. I toni, presto, si sono scaldati, al punto che una delle responsabili della colonia – come si può vedere da un video girato da un'accompagnatrice – è stata ammanettata. Il filmato, come spesso accade in casi del genere, ha fatto presto il giro dei social ed è stato ripreso e rilanciato dal ministro della Diaspora di Israele, Amichai Chickli, il quale ha subito accusato Vueling di antisemitismo. Eccolo, l'inizio della polemica. 

La versione di Vueling

All'indomani, il 24 luglio, Vueling ha denunciato su X il comportamento «conflittuale» adottato a bordo dagli adolescenti. Stando alla low cost, alcuni membri del gruppo avrebbero cercato di prendere i giubbotti salvagente e le maschere di ossigeno di sicurezza dell’aereo. Non solo, avrebbero pure disturbato durante la dimostrazione delle procedure di sicurezza. Vueling ha infine ribadito che, dopo i richiami dell’equipaggio e del primo ufficiale, è stato richiesto l’intervento della Guardia Civil per far sbarcare il gruppo: è la prassi in situazioni che richiedono di far scendere uno o più passeggeri che creano problemi. La compagnia, a ogni modo, ha chiarito che la religione non ha avuto nulla a che vedere con la decisione.

Nel rapporto stilato dalla Guardia Civil, visionato fra gli altri da France Info, si legge che il comandante è dovuto uscire dalla cabina per capire che cosa stava succedendo e che il «placcaggio» al suolo della monitrice sarebbe stato giustificato dal fatto che la donna «si rifiutava di scendere dall'aereo e di obbedire agli agenti». 

La versione di Club Kineret

Le spiegazioni di Vueling, sempre il 24 luglio, sono state contestate dagli organizzatori e dai membri della colonia estiva ebraica. I quali hanno annunciato di voler denunciare la compagnia per «violenza fisica, psicologica e discriminazione su basi religiose». E ancora: «Tutto quello che ha detto Vueling a proposito del comportamento tenuto a bordo è falso» ha assicurato a France Info Julie Jacob, avvocato di Club Kineret. «Ho decine di testimonianze di persone a bordo, che non facevano parte della colonia, secondo cui l'ambiente era calmo e tranquillo, senza incidenti di sorta». 

Secondo i genitori di alcuni adolescenti a bordo, il gruppo sarebbe stato preso di mira dall'equipaggio dopo che un ragazzo ha intonato una canzone in ebraico. I membri della colonia erano «tranquilli» quando la Guardia Civil è salita a bordo, come ha confermato la madre di uno degli adolescenti, Karine Lamy, sul canale israeliano i24News, denunciando a sua volta «un atto antisemita». 

La monitrice, secondo Jacob, sarebbe stata «placcata al suolo» e «ammanettata» per essersi opposta «alla confisca dei telefoni cellulari degli adolescenti da parte della Guardia Civil». L'avvocato ha aggiunto che gli agenti «volevano che i ragazzi cancellassero tutti i video registrati all'interno dell'aereo». 

La politica entra in campo

La vicenda, evidentemente, è arrivata anche sul tavolo della politica. Il governo francese, sabato 26 luglio, tramite il ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot ha chiesto chiarimenti a Vueling. In particolare, alla compagnia è stato chiesto se il gruppo sia stato discriminato in base alla religione o meno. Il vettore ha assicurato al governo francese che, internamente, verrà fatta chiarezza su quanto accaduto tramite un'indagine e che i risultati verranno condivisi con le autorità francesi e spagnole. 

Oscar Puente, ministro dei Trasporti spagnolo, sempre sabato 26 luglio ha pubblicato e poi cancellato su X un post carico di polemiche, nel quale accusava la destra spagnola di non difendere Vueling «per fare squadra con i bimbi israeliani». Parole, queste, contestate da Benjamin Haddad e Aurore Bergé, ministri del governo francese, che hanno condannato «con fermezza», mercoledì 30 luglio, i contenuti del post di Puente, il quale «ha accostato dei ragazzi francesi di confessione ebraica a cittadini israeliani come se, questo accostamento, giustificasse il trattamento al quale sono stati sottoposti». 

La coincidenza con l'11 settembre

Il caso, infine, presenta pure una coincidenza particolare. Il pilota dell'aereo, Iván Chirivella, in passato aveva affermato di essere stato l'istruttore di volo di due dirottatori dell'11 settembre, Marwan al-Shehhi e Mohamed Atta. La coincidenza, sui social, è stata sfruttata da alcuni utenti per ricollegare la decisione presa nei confronti dei membri della colonia estiva alle sue presunte posizioni anti-Israele. Lo stesso Chirivella, a suo tempo, aveva chiarito che non c'entrava nulla con gli attacchi terroristici del 2001 e che mai si sarebbe immaginato che due suoi allievi avrebbero potuto prendere parte a un dirottamento aereo.

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