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Daria Dugina, commentatrice politica e figlia di Oleksandr Dugin, è morta in quello che si sospetta essere un attentato — Proseguono le spedizioni di grano ucraino verso l'Africa orientale — Guterres: «Una vista commovente» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:37
21:37
Ancora attacchi missilistici russi su Kharkiv
Le forze russe hanno sferrato nuovi attacchi missilistici contro la città di Kharkiv, situata a nord-est dell'Ucraina.
Lo ha reso noto su Telegram il sindaco, Ihor Terekhov, citato dal giornale Ukrainska Pravda: «Attacco missilistico contro il quartiere di Kyivskyi. I primi rapporti indicano che è stato colpito tre volte. Dicono anche che siano scoppiati incendi in un edificio non residenziale e in una casa privata».
21:22
21:22
Partigiani russi anti-Putin dietro all'attacco Dugin
Ilya Ponomarev, un ex membro della Duma russa che è stato espulso per attività anti-Cremlino, ha affermato che ci sarebbe la mano di un gruppo di partigiani russi dietro l'autobomba che ha ucciso Darya Dugina, la figlia di uno degli stretti alleati politici del presidente. Lo riferisce il Guardian.
Il dissidente, parlando da Kiev dove risiede, ha sostenuto che l'attentato sia stata opera «dell'esercito repubblicano nazionale (NRA)».
«Ieri sera si è verificato un evento importante vicino a Mosca. Questo attacco apre una nuova pagina nella resistenza russa al Putinismo. Nuova, ma non l'ultima», ha affermato l'ex parlamentare, che durante un programma televisivo ha letto quello che ha affermato essere un manifesto del gruppo partigiano in questione.
Un documento in cui si definisce «Putin un usurpatore del potere e un criminale di guerra che ha emendato la Costituzione, scatenato una guerra fratricida tra i popoli slavi e mandato i soldati russi a una morte certa e insensata. E che sarà deposto». Nel documento la figlia di Dugin viene descritta come «obiettivo legittimo perché fedele compagna del padre, che sosteneva il genocidio in Ucraina».
Secondo Ponomarev, l'Nra sarebbe pronto a condurre ulteriori attacchi simili contro obiettivi di alto profilo collegati al Cremlino, inclusi funzionari, oligarchi e membri delle agenzie di sicurezza.
L'ex deputato, l'unico a votare contro l'annessione della Crimea nel 2014 e bandito da Mosca, è diventato cittadino ucraino nel 2019. Da Kiev, dopo l'invasione dell'Ucraina, ha lanciato il programma televisivo February Morning in lingua russa per dar voce all'opposizione.
19:32
19:32
Zaporizhzhia: appello alla moderazione
Joe Biden, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Boris Johnson lanciano un appello alla «moderazione» militare intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia occupata dai russi, dove da settimane si susseguono bombardamenti di cui si accusano reciprocamente Mosca e Kiev.
I quattro leader occidentali, nel corso di un colloquio telefonico, hanno concordato sulla necessità di «un'ispezione in tempi rapidi» dell'Aiea all'impianto nucleare. E nel colloquio hanno assicurato che continueranno a sostenere Kiev, secondo quanto si legge in un comunicato.
Secondo una nota della Casa Bianca, «i leader hanno ribadito il loro continuo supporto agli sforzi dell'Ucraina per difendersi dall'aggressione russa» e «hanno discusso della situazione alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, compresa la necessità di evitare operazioni militari vicino all'impianto e l'importanza della visita dell'Aiea appena possibile per accertare lo stato del sistema di sicurezza».
Inoltre «hanno discusso dei negoziati sul programma nucleare iraniano, della necessità di rafforzare il sostegno ai partner nella regione del Medio Oriente e degli sforzi comuni per impedire e bloccare le attività regionali destabilizzanti dell'Iran».
17:54
17:54
Kiev vieta gli assembramenti
Le autorità di Kiev hanno deciso di vietare ogni assembramento pubblico per tre giorni, a partire da domani e fino al 25 agosto.
L'allarme è alto per le celebrazioni della festa dell'Indipendenza, dopo che il presidente Volodymyr Zelensky ha messo in guardia dal rischio che la Russia possa compiere azioni «terribili» in quei giorni.
17:20
17:20
Attiviste si spogliano accanto al cancelliere tedesco
Due giovani donne si sono spogliate per protesta accanto al cancelliere tedesco Olaf Scholz, approfittando dell'incontro del governo con la cittadinanza nel parco del cancellierato a Berlino.
Le attiviste hanno intonato lo slogan: «Niente soldi a Putin. Embargo sul gas ora!». Lo slogan era scritto anche sui corpi delle due donne. Le attiviste sono state poi bloccate e portate via dalla polizia e dalla sicurezza.
14:36
14:36
«Distrutto un deposito ucraino di missili nella regione di Odessa»
Le forze armate russe hanno distrutto con missili da crociera Kalibr un deposito di munizioni nella regione di Odessa, dove erano stoccati missili per lanciarazzi multipli statunitensi Himars, ha dichiarato oggi il portavoce del ministero della Difesa russo, il tenente generale Igor Konashenkov. Lo riporta la Tass.
«I missili Kalibr a lungo raggio hanno distrutto vicino al villaggio di Mayorskoye, nella regione di Odessa, un deposito di munizioni con missili americani», ha dichiarato Konashenkov.
12:34
12:34
Kiev risponde alle accuse: «Non abbiamo nulla a che fare con morte di Dugina»
«L'Ucraina non ha nulla a che fare con l'omicidio della figlia di Dugin»: questa la netta dichiarazione di Mykhailo Podolyak, principale consigliere del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in riferimento all'attentato nel quale è rimasta uccisa Daria Dugina a Mosca. Lo riporta il Kiev Independent.
«Non siamo uno Stato criminale, a differenza della Russia, e sicuramente non uno Stato terrorista», ha detto Podolyak alla tv nazionale.
10:18
10:18
Dugin padre e figlia erano stati colpiti dalle sanzioni occidentali
Daria Dugina, morta nell'esplosione dell'auto che stava guidando la scorsa notte vicino a Mosca - scrive il Guardian, citando l'ufficio del governo britannico per l'implementazione delle sanzioni -, era bollata come «fautore di alto profilo e frequente di disinformazione sull'Ucraina e sull'invasione russa su varie piattaforme online».
Era anche oggetto di sanzioni da parte del Dipartimento del Tesoro Usa come direttrice del sito United World International (Uwi), accusato di disinformazione, di proprietà di Ievgeny Prigozhin, stretto alleato di Putin.
Oleksandr Dugin, il padre, è ritenuto fomentatore dell'ideologia ultranazionalista «eurasiatica» - bollata come «fascismo russo» - che ispira la politica estera «imperialista» di Vladimir Putin e quindi anche l'invasione dell'Ucraina. È sotto sanzioni internazionali dal 2015, come «ideologo» dell'annessione della Crimea alla Russia.
10:16
10:16
«Le truppe russe hanno ucciso nel Donetsk quattro civili»
Le truppe russe hanno ucciso quattro civili e ne hanno feriti altri due nella regione di Donetsk, secondo quanto dichiarato su Telegram da Pavlo Kyrylenko, capo dell'Amministrazione militare regionale di Donetsk, citato da Ukrinform.
«Il 20 agosto i russi hanno ucciso quattro civili nella regione di Donetsk: due a Heorhiivka, uno ad Avdiivka e uno a Paraskoviivka. Altre due persone sono rimaste ferite», ha scritto.
Complessivamente, dall'inizio dell'invasione russa, nella regione di Donetsk sono stati uccisi 755 civili e 1943 sono rimasti feriti, scrive Ukrinform.
10:15
10:15
«Bombardata nella notte la regione di Dnipropetrovsk»
In Ucraina le truppe russe hanno bombardato per tutta la notte con l'artiglieria i distretti di Nikopol e Kryvyi Rih della regione di Dnipropetrovsk, utilizzando razzi MLRS e cannoni. Valentyn Reznichenko, capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, lo ha dichiarato in un post su Telegram, citato da Ukrinform.
«Siamo stati bombardati per tutta la notte... Due distretti - Nikopol e Kryvyi Rih - hanno subito nuovamente attacchi nemici», ha scritto.
Secondo Reznichenko, il nemico ha colpito il distretto di Nikopol cinque volte. Il bombardamento ha causato un vasto incendio in una delle imprese, distruggendo le attrezzature. In città, una scuola e una ventina di edifici sono stati danneggiati. Le condutture del gas e le linee elettriche sono state interrotte.
Più di 3000 cittadini di Nikopol sono rimasti senza elettricità. Le squadre di emergenza stanno lavorando sul posto. La comunità di Marhanets è stata colpita tre volte dal fuoco nemico. I russi hanno usato artiglieria a barili e Grad MLRS. A Marhanets, una linea ad alta tensione è stata danneggiata, lasciando più di 2200 case senza corrente. Sono in corso lavori di ripristino.
Nella comunità di Myrove, il nemico ha sparato 10 volte con i cannoni. Cinque case sono state distrutte. Nel distretto di Kryvyi Rih, i russi hanno bombardato le comunità di Apostolove e Zelenodolsk con gli Uragan MLRS.
10:14
10:14
Morte di Dugina, le accuse dei filorussi: «Kiev ha commissionato l'attacco»
Diversi dirigenti russi filo-Cremlino stanno accusando Kiev di aver commissionato l'omicidio di Daria Dugina, figlia dell'ideologo di Putin, Oleksandr Dugin, saltata in aria sull'auto del padre la scorsa notte a Mosca. Lo scrive il Guardian.
Il leader dell'autoproclamata filorussa Repubblica di Donetsk, nel Donbass, Denis Pushilin, sul suo account su Telegram, ha apertamente accusato l'Ucraina: «Vigliacchi infami! I terroristi del regime ucraino nel tentativo di eliminare Oleksandr Dugin hanno fatto saltare in aria sua figlia. Era una vera ragazza russa!», ha scritto.
08:27
08:27
Auto esplode vicino a Mosca: morta la figlia dell'«ideologo di Putin»
Daria Dugina, 30 anni, commentatrice politica e figlia di Oleksandr Dugin - considerato l'«ideologo di Putin» - è morta a seguito dell'esplosione della sua auto alla periferia di Mosca.
Il fatto è avvenuto verso le 21.45 locali di ieri nei pressi del villaggio di Velyki Vyazomi, a circa 20 chilometri a ovest rispetto alla capitale russa. Secondo le prime informazioni, la donna era alla guida di una Toyota Land Cruiser Prado di proprietà del padre e sulla quale non c'erano altri passeggeri. Dopo la deflagrazione - hanno raccontato alcuni testimoni - l'auto si è rovesciata ed è finita fuori strada.
Il corpo carbonizzato (e irriconoscibile) della vittima è stato recuperato dai soccorritori giunti sul posto. In alcuni video - diffusi in rete - si vede Dugin disperato, con le mani nei capelli, a pochi metri dall'auto in fiamme. Al momento l'ipotesi più probabile è che si sia trattato di un attentato: secondo alcune fonti lo stesso Dugin - impegnato in serata in una conferenza su «Tradizione e storia» vicino a Mosca (alla quale ha partecipato anche Daria Dugina come ospite) - avrebbe dovuto trovarsi in auto con la figlia, commentatrice televisiva, ma alla fine ha deciso di viaggiare su un'altra vettura.
Oleksandr Dugin, consigliere di diversi politici, è un filosofo russo noto per le sue opinioni anti-occidentali, di estrema destra e «neo-eurasiatiche». Negli ultimi anni è stato definito dai media occidentali come uno degli ispiratori della politica estera di Vladimir Putin, mentre la stampa russa lo considera una «figura marginale» per le sue opinioni «ritenute troppo radicali anche dai nazionalisti». Nel 2014 - riporta Russia Today - è stato licenziato dall'Università statale di Mosca dopo il suo appello a «uccidere, uccidere, uccidere» gli ucraini.
Gli investigatori hanno aperto un'indagine criminale sul fatto, scrive l'agenzia Tass. Gli stessi inquirenti del Dipartimento investigativo della capitale russa, che indagano anche per la modalità con la quale è stato compiuto l'attentato, che ha messo in pericolo altra gente, hanno dichiarato che, dai primi accertamenti, appare probabile che sulla Toyota fosse stato «piantato un ordigno esplosivo».
08:25
08:25
L'Estonia propone un ottavo pacchetto di sanzioni contro la Russia
L'Estonia proporrà alla Commissione europea l'adozione di un ottavo pacchetto di sanzioni nei confronti della Federazione russa. Lo ha annunciato in un comunicato il ministero degli esteri di Tallinn.
Il governo estone auspica un ampliamento delle sanzioni riguardanti i rapporti economici, il comparto energetico e i commerci. L'Estonia è altresì impegnata nel tentativo di estendere a tutta l'Unione europea il divieto di emettere visti turistici a beneficio dei cittadini russi. Un provvedimento entrato in vigore nel Paese baltico il 18 agosto scorso.
07:44
07:44
Il punto alle 7.00
Oggi, domenica 21 agosto, è il 179. giorno dall'inizio della guerra in Ucraina. Mentre gli scontri continuano nell'est e sud del Paese, cresce la preoccupazione per la sicurezza dell'impianto nucleare di Zaporizhzhia, da tempo tornato a essere teatro di scontri. A proposito della questione, l'accordo di Vladimir Putin per consentire agli ispettori indipendenti dell'AIEA di recarsi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, secondo il presidente francese Emmanuel Macron, arriva in un momento di grave preoccupazione.
Gli Stati Uniti, nel frattempo, stanno pianificando di acquistare circa 150.000 tonnellate di grano dall'Ucraina nelle prossime settimane per una prossima spedizione di aiuti alimentari dai porti non più bloccati dalla guerra, ha dichiarato il capo del Programma alimentare mondiale (PAM). António Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ha elogiato la vista "commovente" del grano ucraino diretto verso l'Africa orientale nell'ambito di un'operazione del PAM, riporta il Guardian.
Diversi bambini, intanto, sarebbero rimasti feriti in seguito a un attacco russo contro un edificio residenziale nella regione di Mykolaiv, in Ucraina. Lo riporta il quotidiano britannico, che cita fonti locali.
L'Ucraina ha lanciato un nuovo attacco contro il quartier generale della flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli, dove i funzionari della penisola annessa alla Crimea hanno dichiarato che almeno un drone è stato abbattuto dalle difese aeree.