Pandemia

Baleari oltre il limite per i contagi

Oggi è scattato l’obbligo di quarantena per chi rientra in Svizzera dalla Spagna – Per le isole è stata fatta un’eccezione, ma Ibiza, Formentera, Maiorca e Minorca sono sopra i 60 casi per centomila abitanti
© EPA/David Arquimbau Sintes
Fabio Pontiggia
Fabio Pontiggia
08.08.2020 12:14

Le perplessità e l’incredulità per la decisione della Confederazione di dichiarare l’intera Spagna zona a rischio per il coronavirus, con le sole eccezioni delle Isole Canarie e Baleari, hanno trovato nuove conferme negli ultimi dati sull’evoluzione della pandemia nella penisola iberica. L’incidenza accumulata di nuovi casi per centomila abitanti negli ultimi 14 giorni ha varcato ieri la soglia delle 60 unità nelle Isole Baleari, che sono quindi fuori legge in base alla normativa del nostro Paese, proprio alla vigilia dell’entrata in vigore dell’obbligo di quarantena.

Ricordiamo che secondo l’Ordinanza federale sui provvedimenti per combattere il coronavirus (COVID-19) nel settore del traffico internazionale viaggiatori, «le persone che entrano in Svizzera e che in un momento qualsiasi nei 14 giorni precedenti l’entrata hanno soggiornato in uno Stato o una regione con rischio elevato di contagio da coronavirus SARS-CoV-2 (...) sono obbligate a recarsi direttamente presso il proprio domicilio o un altro alloggio adeguato immediatamente dopo l’entrata. Devono soggiornarvi ininterrottamente per dieci giorni a decorrere dalla loro entrata (quarantena)» (art. 2). Per determinare se un Paese o una regione siano o meno a rischio, fa stato l’indice di accumulazione dei casi di contagio. L’ordinanza stabilisce infatti che vi è un rischio elevato di contagio da coronavirus se «nello Stato o nella regione in questione il numero dei nuovi contagi per 100.000 persone è superiore a 60 negli ultimi 14 giorni».

Il Ministero spagnolo della sanità ha pubblicato ieri i dati aggiornati sull’evoluzione della pandemia a livello globale e per singole Comunità autonome (regioni). Il numero dei casi di contagio per 100 mila abitanti negli ultimi 14 giorni è stato pari a 79,8 per l’intera Spagna, quindi superiore a 60. Ma la situazione è diversissima tra Comunità e Comunità. Le Isole Baleari, che secondo Berna non richiedono quarantena per chi da lì rientra in Svizzera, hanno un’evoluzione negativa. Ieri l’incidenza accumulata ha varcato i 60 casi per centomila abitanti (è pari a 60,03 casi) ed è quindi oltre il limite fissato dall’Ordinanza federale. Eppure per chi rientra da Ibiza, Formentera, Maiorca e Minorca non c’è obbligo di quarantena nel nostro Paese.

Obbligo che vige invece per chi rientra da tutte le altre Comunità nel continente, sebbene in 10 di esse l’indice sia nettamente inferiore a 60 e quindi a quello delle Baleari: Andalusia (26,67), Asturie (17,70), Cantabria (40,27), Castilla La Mancha (28,92), Castilla y León (45,22), Valencia (45,97), Estremadura (22,67), Galizia (16,23), Murcia (53,95) e La Rioja (20,52) hanno situazioni decisamente migliori.

L’indice per l’intera Spagna superiore al limite dei 60 nuovi contagi per centomila abitanti negli ultimi 14 giorni è determinato esclusivamente dalle quattro regioni settentrionali al confine con la Francia e dalla capitale Madrid, dove la situazione è molto problematica e dove si è in presenza di una vera seconda ondata: l’Aragona è a quota 503,68 (ma non ha comunicato per motivi tecnici i nuovi contagi dell’ultimo giorno), la Catalogna a 150,78, la Navarra a 145,06, i Paesi Baschi a 120,26 (con un forte aumento dei casi di contagio), la Comunità di Madrid a 99,02 (in drastico peggioramento).

La situazione e l’eccezione fatta per le Isole Baleari dimostra quanto la decisione della Confederazione poggi su una scarsa conoscenza dei dati epidemiologici della Spagna. Ciò determina situazioni paradossali: chi rientra da regioni con contagi sotto controllo e sotto il limite federale deve fare la quarantena ; chi rientra invece dalle Baleari non deve farla, pur avendo soggiornato in una regione maggiormente a rischio.

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