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Barcellona rompe le relazioni e sospende il gemellaggio con Tel Aviv

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Ats
30.05.2025 19:30

Il Consiglio comunale di Barcellona ha votato oggi a favore della rottura delle relazioni istituzionali con l'attuale governo di Israele e della sospensione del gemellaggio con Tel Aviv, stabilito da un accordo di amicizia siglato il 24 settembre 1998.

La misura è stata approvata dopo l'accordo raggiunto dai gruppi municipali dei socialisti del Psc del sindaco Jaume Colboni e Barcelona en Comù, con i voti favorevoli della sinistra repubblicana di Erc. Contrari i gruppi del Partito Popolare e Vox, mentre Junts per Catalunya, il partito guidato da Carles Puigdemont, si è astenuto.

La disposizione resterà in vigore «fino a quando non sarà ristabilito il rispetto del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario e finché non sarà garantito il rispetto dei diritti fondamentali del popolo palestinese».

Il testo approvato include una serie di clausole contrattuali per impedire all'amministrazione comunale di collaborare con aziende pro-Israele. Raccomanda inoltre alla Fira di Barcellona di non ospitare «padiglioni di Israele» agli eventi fieristici e all'ente Porto di Barcellona di non consentire l'attracco a navi con armi destinate a Tel Aviv.

«Il livello di sofferenza e morte che Gaza ha vissuto nell'ultimo anno e mezzo, così come i ripetuti attacchi del governo israeliano nelle ultime settimane rendono qualsiasi relazione impraticabile» tra le due città, ha giustificato il sindaco socialista di Barcellona, Jaume Collboni, che nei giorni scorsi aveva definito l'offensiva di Israele «un genocidio». L'iniziativa condanna le migliaia di morti a Gaza, il blocco degli aiuti umanitari, l'espansione degli insediamenti in Cisgiordania e l'annessione dei territori palestinesi da parte di Israele.