Francia

Bayrou supera una nuova mozione di sfiducia di LFI

L'Assemblée nationale ha respinto la mozione contro il ricorso del premier alla fiducia per far adottare dai deputati una parte del bilancio per il 2025
©Aurelien Morissard
Ats
11.02.2025 08:48

Il primo ministro francese, François Bayrou, ha superato oggi una nuova mozione di sfiducia sul bilancio della Sécurité Sociale, presentata ancora una volta dalla sinistra radicale de La France Insoumise (LFI).

L'Assemblée nationale ha respinto la mozione contro il ricorso di Bayrou alla fiducia per far adottare dai deputati una parte del bilancio per il 2025. La mozione di sfiducia ha raccolto 115 voti sui 289 necessari a far cadere il governo. Come nei casi precedenti, non è stata votata né dall'estrema destra del Rassemblement National, né dai socialisti.

Intanto, il presidente francese, Emmanuel Macron, ha scelto un fedelissimo, l'ex presidente dell'Assemblée Nationale, Richard Ferrand, come candidato alla guida del Consiglio Costituzionale, la Corte costituzionale francese.

Ferrand, la cui scelta è vista con scetticismo dalle opposizioni, dovrà superare la prova delle audizioni parlamentari. che nell'incerto contesto politico è tutt'altro che scontata. La presidente dell'Assemblée nationale, Yaël Braun-Pivet, e il suo omologo al Senato, Gérard Larcher, hanno scelto anch'essi ognuno un candidato: l'ex deputata centrista del MoDem ed ex magistrata, Laurence Vichnievsky, e il senatore dei Républicains, Philippe Bas.

La scelta di Macron appare come un primo segnale di "eredità" del macronismo anche al di là della fine del secondo mandato, nel 2027, dal momento che il presidente della massima giurisdizione francese resterà in carica fino al 2034. Qualora, come molti pronosticano, a vincere le presidenziali fosse Marine Le Pen, si troverebbe con un capo del Consiglio costituzionale che ha sempre osteggiato. E, tra i progetti ipotizzati dal Rassemblement National della Le Pen, ci sono diversi referendum che dovrebbero passare al vaglio del Consiglio costituzionale, fra i primi quello sull'immigrazione.