Berna e Kiev firmano trattato internazionale per ricostruzione

La Svizzera e l'Ucraina hanno firmato oggi a Roma un trattato internazionale per la cooperazione nella ricostruzione del Paese distrutto dalla guerra di aggressione russa.
Nella capitale italiana è in corso fino a domani la Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina.
Le basi giuridiche dell'accordo bilaterale è costituita dal trattato internazionale approvato dal Consiglio federale il 25 giugno scorso. L'accordo sottolinea il maggiore coinvolgimento del settore privato svizzero nei progetti di ricostruzione in Ucraina e l'impegno a lungo termine della Confederazione.
La delegazione svizzera a Roma ha lanciato diversi progetti di sostegno in occasione della conferenza, ha indicato stasera il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR). Questi progetti si concentrano, tra l'altro, sulla decentralizzazione e sull'istruzione e formazione democratica in Ucraina. La firma di altri progetti è prevista per domani.
Insieme al Basel Institute on governance, la Svizzera ha anche organizzato una discussione sugli sforzi in corso in Ucraina per prevenire e combattere la corruzione.
Alla quarta Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina dopo l'invasione militare russa la Svizzera è rappresentata dall'ambasciatore Jacques Gerber, mentre l'Ucraina dalla vice prima ministra e ministra dell'Economia, Yulia Svyrydenko.
Fino alla fine di maggio di quest'anno, la Confederazione aveva già stanziato circa 5,16 miliardi di franchi per sostenere le popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina e in Svizzera. Dal 2025 al 2036, Kiev sarà sostenuta con altri 5 miliardi di franchi.
A livello europeo, oggi è stato lanciato a Roma un nuovo fondo per riparare i danni causati dalla guerra in Ucraina. Il settore privato contribuirà al fondo. Il denaro sarà destinato in particolare alla riparazione e alla nuova costruzione di impianti energetici, ma anche ad aziende industriali e centri dati digitali.
Secondo le informazioni fornite da Berlino, il nuovo fondo ammonterà inizialmente a un miliardo di euro. Secondo i dati ufficiali, ad oggi sono stati mobilitati più di 16 miliardi di euro in quattro conferenze per la ricostruzione. Il costo totale della ricostruzione in Ucraina è stimato dalla Banca Mondiale in oltre 500 miliardi di euro. Kiev chiede la confisca dei beni russi per pagarli.
L'impulso per un ampio accordo sul processo di ricostruzione politica in Ucraina era stato dato a Lugano nel luglio 2022: all'allora Lugano Recovery Conference, presieduta dal consigliere federale Ignazio Cassis e dal primo ministro ucraino Denys Shmyhal, i rappresentanti di 59 Stati e organizzazioni internazionali avevano discusso i punti chiave che sono stati poi formulati nella Dichiarazione di Lugano e nei Principi di Lugano.