«Bessent ha fatto ragionare Trump sui dazi focalizzandosi sulla crisi dei titoli»

Il segretario al Tesoro americano, Scott Bessent, è riuscito a far ragionare Donald Trump sui dazi, convincendolo ad una pausa, focalizzandosi sulla crisi dei titoli. Lo riferisce la CNN citando fonti informate.
Il segretario e il suo dipartimento erano, in particolare, preoccupati per l'impennati dei rendimenti che comporta costi più elevati per i consumatori americani sui tassi dei mutui per le case e i costi di finanziamento per le imprese.
I titoli del Tesoro americano sono considerati l'investimento più sicuro del mercato. È il luogo in cui gli investitori di tutto il mondo si rifugiano, certi che il ruolo dominante degli Stati Uniti nel sistema finanziario globale garantirà la sicurezza degli asset.
Ma l'ondata di dazi imposti da Trump ha provocato la rapida svendita di asset rifugio e questo ha suscitato il timore di nuove turbolenze sui mercati.
Gli Stati Uniti si aspettano ora che anche l'Unione europea rinvierà i suoi dazi di 90 giorni. Lo ha detto il segretario al Commercio Howard Lutnick. "L'Europa ha imposto dei dazi di ritorsione, ma ha detto che non entreranno in vigore prima di un paio di settimane. Penso che quello che succederà è che saranno rinviati di 90 giorni, così avranno il tempo di negoziare con il presidente senza avere nulla in sospeso", ha sottolineato.
Per quanto riguarda i dazi con la Cina (portati al 125%), i segretario al Commercio americano, Howard Lutnick, ha dichiarato di non essere in contatto con i funzionari cinesi, tuttavia Donald Trump "si aspetta di avere un colloquio" con il presidente cinese Xi Jinping.
"È una questione tra loro", ha detto Lutnick alla Cnn. "Si tratta di una telefonata tra i leader di questi due grandi Paesi, e possono trovare una soluzione insieme", ha aggiunto.
Secondo il segretario al Commercio Usa, "i dazi settoriali, quelli su acciaio e alluminio e sulle auto, rimarranno invariati". Lutnick ha sottolineato che "il presidente Trump è stato molto chiaro su questo".