«Better Call Boris»: l'Ucraina spinge per il ritorno di Johnson?

L’Ucraina spinge per un ritorno, in grande stile, di Boris Johnson? Sì, anche se un tweet pro-BoJo comparso sull’account ufficiale @Ukraine, nel frattempo, è stato rimosso. D’altronde, lo stesso ex primo ministro britannico ha lasciato intendere che lui, e lui soltanto, potrà salvare il Partito conservatore dai Laburisti alle prossime elezioni, anticipate o meno.
Johnson, come noto, è rientrato dalle sue vacanze ai Caraibi in fretta e furia per iniziare quella che potremmo definire un’opera di convincimento fra i parlamentari tories. E il governo ucraino, beh, ha sfruttato l’ironia del citato account, su Twitter, per riaffermare la propria vicinanza allo scapigliato Boris. Utilizzando un meme, manco a dirlo, mutuato da una delle serie tv più apprezzate e seguite degli ultimi anni: Better Call Saul, trasformatosi per l’occasione in Better Call Boris. Meglio chiamare l’ex primo ministro, già.
Il post, come detto, è stato cancellato. Ma durante la sua breve permanenza sul web è stato comunque notato. Johnson, ricordiamo, ha goduto di un’ampia ondata di popolarità in Ucraina. Schieratosi subito in prima linea nel condannare l’invasione russa, ha spinto con velocità e fermezza sul fronte delle sanzioni nei confronti di Mosca e, parallelamente, garantito aiuti militari generosi a Kiev: 3,8 miliardi di sterline.
Di più, durante il suo mandato l’ex primi ministro ha visitato a più riprese il Paese, devastato dalla guerra, mentre lo scorso agosto è stato insignito dell’Ordine della Libertà dell’Ucraina, la più alta onorificenza dell’ex repubblica sovietica, destinata in passato a figure come il principe di Galles, John Major e Margaret Thatcher.
Lo stesso Volodymyr Zelensky, dopo le dimissioni di BoJo datate 7 luglio, complici i tanti, troppi scandali che travolsero il Partito conservatore, affermò che il suo «amico» non doveva scomparire dalla politica. «Non ho il diritto di fare politica nel Regno Unito» disse il presidente ucraino in televisione. «Quello che posso dire è che il signor Johnson è un grande amico dell’Ucraina». E ancora: «Voglio che sia da qualche parte in politica, nella posizione di essere qualcuno. Non voglio che scompaia, ma la decisione è nelle mani del popolo britannico. Ma sono sicuro che qualunque posizione assumerà, sarà sempre con l’Ucraina. Questo viene dal cuore».