Blitz all’alba al centro sociale Askatasuna di Torino per le indagini sugli assalti pro Palestina

A Torino il centro sociale Askatasuna di Torino è stato sequestrato e sgomberato dalla Digos, la Divisione investigazioni generali e operazioni speciali, dopo una perquisizione nell'ambito di inchieste sui recenti disordini avvenuti nel capoluogo piemontese durante alcune manifestazioni a sostegno della questione palestinese.
In particolare le indagini si concentrano sugli assalti alla sede del quotidiano La Stampa, del grande complesso industriale delle Officine Grandi Riparazioni di Torino (OGR) e dei laboratori Leonardo, durante manifestazioni pro-Palestina.
Tra i reati contestati, a quanto si apprende, figurano danneggiamento, imbrattamento, invasione di edifici, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni.
La Digos ha trovato all'interno dell'edificio che ospita Askatasuna sei persone al terzo piano, considerato inagibile. Una circostanza che contrasta con il patto di collaborazione tra Comune e comitato di garanzia, per la gestione delle attività del solo piano terra.
«Tale situazione configura un mancato rispetto delle condizioni del patto - ha detto il sindaco di Torino - che pertanto è cessato». Nel pomeriggio attesa una manifestazione davanti al centro sociale.
A seguito dell'intervento è stata modificata la viabilità intorno alla palazzina. Chiuso il tratto di corso davanti allo stabile mentre sono stati deviati i mezzi pubblici ed è stato predisposto un servizio di bus sostitutivi.
Sul posto sono presenti la Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza che stanno presidiando l'intera area. Davanti intanto stanno cominciando a radunarsi oltre una decina di militanti, tenuti a distanza dalle forze dell'ordine.