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Zelensky: «La conferenza in Svizzera è già, di per sé, un successo»

Così il presidente ucraino in conferenza stampa con il cancelliere tedesco Olaf Scholz in occasione della Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina a Berlino– TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Zelensky: «La conferenza in Svizzera è già, di per sé, un successo»
Red. Online
11.06.2024 06:27
17:24
17:24
Afd boicotta il discorso di Zelensky al Bundestag

Tutti i 77 deputati tranne quattro del partito di estrema destra Alternative für Deutschland (Afd, alternativa per la Germania) hanno disertato la seduta del Bundestag (la principale Camera del parlamento tedesco, che rappresenta il popolo) indetta per ascoltare il discorso del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferisce l'agenzia di stampa tedesca Dpa.

Alla seduta hanno partecipato quasi tutti i deputati degli altri partiti, tranne - come preannunciato - quello dei populisti di sinistra del neonato gruppo Bündnis Sahra Wagenknecht - Vernunft und Gerechtigkeit (Bsw, alleanza Sahra Wagenknecht - ragione e giustizia, costituito fondamentalmente da dissidenti del partito di sinistra Die Linke)

«Rifiutiamo di ascoltare un oratore in tenuta mimetica», ha spiegato la direzione dell'Afd in un comunicato, affermando che «l'Ucraina non ha bisogno di un presidente di guerra, ma di un presidente di pace».

Un responsabile del Bsw ha dal canto suo dichiarato all'agenzia di stampa France-Presse (Afp) che l'annunciato boicottaggio intende inviare «un segno di solidarietà con tutti quegli ucraini che vogliono un cessate il fuoco immediato e una soluzione negoziata».

L'Afd in questi due anni ha sostenuto la necessità di un miglioramento delle relazioni con la Russia e si oppone alle sanzioni imposte dall'Ue contro Mosca. Alcuni membri del partito hanno addirittura legami stretti con il governo russo e hanno partecipato a conferenze e incontri per discutere delle sanzioni e della cooperazione economica tra Germania e Russia.

16:43
16:43
Navi da guerra seguono i russi al largo della Florida

Navi da guerra statunitensi e canadesi «seguono come un'ombra» la flottiglia russa che ha superato la costa orientale della Florida (Usa) nel suo cammino verso Cuba: lo scrive la rivista generalista statunitense Newsweek sulla base dei dati di tracciamento marittimo e aereo open source. Per monitorare i russi è stato messo in campo anche un aereo P-8A Poseidon, considerato un «caccia sommergibili».

Le navi impegnate nel pattugliamento sarebbero la Cg Stone, i cacciatorpediniere Uss Truxtun e USS Donald Cook, nonché la fregata canadese HMCS Ville de Québec.

15:55
15:55
Zelensky in Germania: «Chiuderemo la guerra alle nostre condizioni»

«Noi chiuderemo questa guerra (di aggressione russa) nell'interesse di tutti i figli, la chiuderemo alle nostre condizioni». Lo ha detto il presidente ucraino Volodomyr Zelensky parlando al Bundestag, la principale Camera del parlamento tedesco, che rappresenta il popolo.

«Il tempo per i compromessi è finito», ha aggiunto. «L'Europa deve essere un continente di una pace forte».

Zelensky: Ucraina non sia divisa da un muro

Zelensky ha anche affermato che l'Ucraina non deve essere divisa, tracciando parallelismi con il muro di Berlino. «Potete capire perché stiamo lottando così duramente contro i tentativi della Russia di dividerci, di dividere l'Ucraina. Perché stiamo facendo assolutamente di tutto per prevenire un muro tra le parti del nostro paese».

«L'Europa divisa non è mai stata pacifica, e la Germania divisa non è mai stata felice. Perciò voi ci capite», ha continuato.

14:27
14:27
Zelensky: «La conferenza in Svizzera è già di per sé un successo»

«La conferenza in Svizzera è già di per sé un successo». Lo ha detto il residente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa con il cancelliere tedesco Olaf Scholz in occasione della Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina a Berlino.

«È importante che noi abbiamo lanciato questa iniziativa perché la guerra viene condotta contro di noi», ha aggiunto.

Da parte sua Scholz ha detto che con la conferenza che si terrà in Svizzera la comunità internazionale sta «annaffiando una pianta» nella speranza di creare un «giardino» di altre iniziative finalizzate a porre fine al conflitto innescato dall'aggressione russa.

«Il prossimo passo non è l'ultimo, ma è molto importante, poiché discuteremo di molte questioni concrete legate a questa guerra, anche dal punto di vista umanitario», ha premesso il cancelliere. «Questo costituisce la base per un ulteriore passo avanti - ha aggiunto - Pertanto, speriamo che la pianta che stiamo annaffiando diventi, con l'aiuto di molti, un giardino ben sviluppato che offra la possibilità di uno sviluppo pacifico».

«La Russia deve ovviamente contribuire a questo sviluppo pacifico, il che significa porre fine alla guerra e ritirare le truppe», ha detto ancora Scholz. «Questo non è sufficiente di per sé, ma è necessario, e vale anche in prospettiva di ulteriori conflitti», ha continuato.

Il cancelliere ha inoltre affermato che per esserci un ingresso nelle trattative di pace il presidente russo Vladimir «Putin dovrebbe essere disposto a ritirare le truppe», ma la conferenza del prossimo fine settimana in Svizzera «potrebbe essere una strada per avviare un processo in cui un giorno entri anche Putin, quando il tempo sarà maturo. E questo lo decide soltanto l'Ucraina».

13:16
13:16
Mosca: «Conquistati altri due villaggi»

Le truppe russe hanno conquistato altri due villaggi in Ucraina: Artyomovka nella regione di Lugansk e Timkovka in quella di Kharkiv. Lo annuncia il ministero della difesa di Mosca.

11:32
11:32
Von der Leyen: «Entro fine mese 1,9 miliardi di euro addizionali a Kiev»

«Oggi posso annunciare che consegneremo all'Ucraina 1,9 miliardi di euro addizionali dal nostro Ukraine Facility entro la fine di questo mese. Questo per via delle riforme e la strategia di investimenti che l'Ucraina ha approvato. L'Ucraina ha fatto queste riforme mentre combatteva una guerra, è eccezionale». Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alla Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina a Berlino.

«Noi crediamo che i negoziati dell'Ucraina per l'ingresso nell'Ue dovrebbero iniziare già alla fine del mese», ha quindi affermato la von der Leyen.

«Putin deve fallire e l'Ucraina deve affermarsi. E noi dobbiamo aiutare l'Ucraina a governare da sola il suo futuro», ha detto la presidente dell'esecutivo dell'Ue aggiungendo che «dobbiamo dare all'Ucraina quello di cui ha bisogno».

Al G7 discuteremo di come l'Ucraina possa approfittare meglio del patrimonio congelato della Russia, ha ancora detto la von der Leyen. «Facciamo pagare la Russia».

11:23
11:23
FSB: «L'intelligence militare ucraina è coinvolta nell'attacco al Crocus a Mosca»

I servizi di sicurezza interni russi (FSB) hanno «stabilito» che l'intelligence militare ucraina è coinvolta nell'attacco terroristico al Crocus City Hall del marzo scorso. Lo ha detto il direttore del servizio, Alexander Bortnikov, citato dall'agenzia Interfax.

I servizi segreti ucraini e di Paesi della Nato «stanno cercando e reclutando esecutori di crimini di alto profilo, anche tra i lavoratori immigrati», ha detto Bortnikov durante una riunione del Comitato antiterrorismo nazionale. «Un esempio indicativo - ha aggiunto - è il coinvolgimento dell'intelligence militare ucraina nell'attacco terroristico al Crocus City Hall, che abbiamo stabilito».

Negli ultimi due anni, ha affermato ancora il direttore dell'FSB, i servizi di sicurezza russi hanno soppresso le attività di 32 cellule di organizzazioni terroristiche internazionali composte da migranti.

L'attacco al Crocus è stato rivendicato dall'Isis, ma le autorità russe, pur ammettendo che gli esecutori materiali erano estremisti islamici, hanno accennato al possibile coinvolgimento di Kiev come mandante. Nell'inchiesta sono stati arrestati finora diversi immigrati dal Tagikistan, di cui quattro sono accusati di essere gli esecutori materiali.

11:18
11:18
Mosca revoca l'accredito alla giornalista della tv austriaca ORF

Mosca ha revocato l'accredito giornalistico a Maria Knips-Witting, corrispondente della radiotelevisione pubblica austriaca ORF, che dovrà quindi lasciare la Russia. La decisione è stata annunciata dal ministero degli esteri, che l'ha motivata come una mossa reciproca dopo l'analogo provvedimento preso dalle autorità di Vienna contro il corrispondente dell'agenzia Tass in Austria, Ivan Popov.

«Nessuna spiegazione ufficiale è stata data» per la decisione di espellere dall'Austria Popov, ha affermato il ministero degli esteri russo, aggiungendo di avere inutilmente chiesto al governo austriaco di revocare la decisione prima di adottare la stessa misura nei confronti della giornalista della ORF.

«Se Vienna continua nella pratica di discriminare i giornalisti russi, seguiranno immediatamente risposte pertinenti contro giornalisti austriaci», afferma il ministero, citato dalla Tass.

10:58
10:58
Scholz: «Chiedo a tutti di aiutare Kiev nella difesa aerea»

"Vorrei chiedere a tutti di sostenere l'Ucraina nella difesa aerea. Perché la migliore ricostruzione è quella che non deve cominciare mai". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in apertura della Conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina a Berlino.

Non ci sarà "nessuna vittoria militare" e "nessuna pace dettata" da Vladimir Putin nella guerra in Ucraina, ha affermato Scholz, aggiungendo che "il futuro dell'Ucraina è nell'Ue e questo vale".

Da parte sua il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato che "noi dobbiamo vincere questa guerra" e per riuscirci "abbiamo bisogno di almeno 7 sistemi Patriot": "bisogna togliere i vantaggi che la Russia ha in aria. La difesa aerea è la risposta a tutto."

Prima dell'inizio della conferenza, il ministro dell'economia tedesco Robert Habeck aveva sottolineato che la Conferenza sull'Ucraina non è solo sulla "ricostruzione" del paese ma ha anche una dimensione relativa alla "difesa" e alla produzione di armi.

"Questa conferenza per la ripresa è molto importante ed è una pietra miliare, spero, nel sostegno all'Ucraina", ha premesso Habeck parlando a giornalisti al suo arrivo alla Fiera di Berlino dove si svolge l'evento.

"Ciò che stiamo offrendo è sostegno in tutte le forme possibili", ha detto ancora il ministro ricordando che "quando ho incontrato il presidente (ucraino Volodymyr) Zelensky a Kiev qualche mese fa, abbiamo concordato subito che la ripresa è solo una parte della conferenza": questa "è una conferenza di ripresa" economica "e anche di difesa".

"Molte industrie della difesa sono qui riunite per sostenere l'Ucraina", ha segnalato Habeck ricordando che come Germania "ora abbiamo anche centri di produzione di aziende tedesche" nel paese sotto attacco della Russia e dove "la popolazione ucraina sta soffrendo profondamente. Quello che Putin sta facendo è davvero un orrore. Il sistema energetico è quasi completamente distrutto".

10:51
10:51
Zelenky: «Abbiamo bisogno di almeno 7 sistemi Patriot»

"Abbiamo bisogno di almeno 7 sistemi Patriot". Lo ha detto Volodymr Zelensiky a Berlino.

10:50
10:50
Scholz: «Non ci sarà nessuna pace dettata da Putin»

Non ci sarà «nessuna vittoria militare» e «nessuna pace dettata» da Vladimir Putin nella guerra in Ucraina. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz in apertura della conferenza per la ricostruzione dell'Ucraina a Berlino, alla presenza di Volodymyr Zelensky.

10:47
10:47
Zelensky: «Noi dobbiamo vincere questa guerra»

«Noi dobbiamo vincere questa guerra». Lo ha detto Volodymyr Zelensky a Berlino, alla conferenza di ricostruzione dell'Ucraina

09:59
09:59
Vertice al Bürgenstock, nella bozza non si menziona il ritiro delle truppe

Ai partecipanti alla conferenza internazionale di pace sull'Ucraina che si terrà nel fine settimana in Svizzera sarà presentata una bozza di dichiarazione congiunta che non conterrà un appello al ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino: lo riporta Nhk World-Japan, il braccio internazionale dell'emittente pubblica giapponese Nhk.

Il vertice è incentrato sull'attuazione del piano del pace in 10 punti proposto dall'Ucraina. La Nhk ha ottenuto una bozza della dichiarazione congiunta, che menziona solo tre dei 10 punti della formula di pace proposta da Kiev: la sicurezza delle centrali nucleari, la sicurezza alimentare e il rilascio di tutti i prigionieri e del ritorno dei bambini ucraini trasferiti in Russia.

Il documento non menziona le richieste di ritiro delle truppe russe dall'Ucraina, né il ripristino dell'integrità territoriale del paese, sottolinea l'emittente.

Fonti diplomatiche hanno affermato che il ritiro delle truppe russe e altre disposizioni richieste dall'Ucraina non sono state incluse nella bozza di dichiarazione, viste le posizioni di alcuni paesi asiatici e mediorientali con economie in rapida crescita che mantengono legami con la Russia.

La bozza di dichiarazione congiunta afferma inoltre che tutte le parti dovrebbero essere coinvolte nel raggiungimento della pace e sottolinea l'importanza della partecipazione della Russia alle discussioni.

09:31
09:31
Al via la seconda fase di esercitazioni nucleari tattiche russe

Il ministero della difesa russo ha annunciato oggi che è iniziata la seconda fase delle esercitazioni nucleari non strategiche nel paese. Lo riporta la Tass. Vi partecipano anche unità dell'esercito bielorusso.

«In conformità con la decisione del presidente della Federazione Russa, è iniziata la seconda fase delle esercitazioni delle forze nucleari tattiche», si legge in un comunicato.

Il ministero ha sottolineato che lo scopo è quello di accertare la preparazione di queste armi per «garantire incondizionatamente la sovranità e l'integrità territoriale dello Stato dell'Unione», vale a dire, appunto, Russia e Bielorussia, riferisce l'agenzia Tass.

Da parte sua il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito le esercitazioni «molto importanti» a causa della «situazione piuttosto tesa nel continente europeo», di cui accusa gli Usa e i paesi europei.

«C'è una situazione piuttosto tesa nel continente europeo, provocata ogni giorno da nuove decisioni e azioni ostili delle capitali europee e di Washington nei confronti della Russia», ha dichiarato Peskov, secondo la Tass, aggiungendo che «pertanto, ovviamente, tali esercitazioni e il mantenimento della prontezza al combattimento sono molto importanti» per Mosca.

La Russia aveva annunciato l'avvio della prima fase delle esercitazioni il 21 maggio scorso nel distretto meridionale russo. Nella prima fase, condotta solo dalle forze di Mosca, era stata testata tra l'altro la preparazione dei missili ipersonici Kinzhal.

07:55
07:55
Zelensky è arivato a Berlino

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è giunto ieri sera a Berlino per incontrare il cancelliere tedesco Olaf Scholz e partecipare ad una conferenza sulla ricostruzione del'Ucraina in programma oggi e domani nella capitale tedesca, ha annunciato lo stesso presidente ucraino su X.

«Io e il cancelliere Scholz discuteremo della continuazione dell'assistenza alla difesa, dell'espansione del sistema di difesa aerea dell'Ucraina e della produzione congiunta di armi», ha scritto Zelensky.

Questi dovrebbe tenere oggi anche un discorso al Bundestag.

06:51
06:51
«Gli aiuti americani hanno rallentato la Russia nel Kharkiv»

L'aiuto degli Stati Uniti ha permesso alle forze armate ucraine di rallentare l'avanzata delle truppe russe nella regione di Kharkiv e di mantenere una forte linea di difesa, secondo il Pentagono.

«I russi rallentano davvero in termini di progressi che stavano facendo vicino Kharkiv», ha affermato ieri sera in conferenza stampa il portavoce militare americano Pat Ryder. «Questo dimostra che gli ucraini possono continuare a mantenere la linea e che» la nostra «assistenza gli sta arrivando», ha aggiunto.

06:29
06:29
Incendio su una nave militare russa nel Mare di Barents

Un incendio è scoppiato sulla grande nave antisommergibile russa Admiral Levchenko nel Mare di Barents, a nord della Norvegia e della Russia: lo afferma la Marina di Kiev.

Il portavoce militare ucraini Dmytro Pletenchuk scrive su Facebook che «l'equipaggiamento nemico sta bruciando», aggiungendo che l'equipaggio della nave conta diverse centinaia di persone.

06:27
06:27
Il punto alle 6.00

Lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine ha confermato ieri sera di aver colpito la scorsa settimana la raffineria di petrolio di Novoshakhtinsk nella regione russa di Rostov, sostenendo che l'attacco ha distrutto 1,5 milioni di tonnellate di greggio e prodotti petroliferi per un valore di 540 milioni di dollari. Lo riportano i media di Kiev.

Nel frattempo, gli Stati Uniti consentiranno alla Brigata Azov di utilizzare le armi fornite da Washington a Kiev per combattere conto le forze russe, ha annunciato il Dipartimento di Stato americano dopo l'eliminazione di un bando emesso nel 2014 a causa di preoccupazioni Usa sulla natura del gruppo militare ucraino.

«Dopo un esame approfondito la 12ma Brigata Azov delle forze speciali ucraine ha superato il controllo Leahy», ha affermato il dipartimento in una dichiarazione citata dal Washington Post. La nota fa riferimento alla 'Legge Leahy', che vieta agli Stati Uniti di fornire aiuti a unità militari straniere sospettate di violazioni dei diritti umani. La brigata ha suscitato polemiche per una sua presunta associazione con gruppi di estrema destra.

In seguito all'annuncio del Dipartimento di Stato americano, i combattenti dell'Azov avranno ora lo stesso accesso alle armi statunitensi delle altre unità militari ucraine.

Attacchi nella regione di Zaporizhzhia

Inoltre, tre persone sono rimaste ferite in attacchi russi che ieri hanno colpito il villaggio di Tsvitkovo, nella regione ucraina meridionale di Zaporizhzhia. Lo rendono noto le autorità locali, citate dai media di Kiev.

Quattro bombe aeree guidate hanno causato la distruzione di diverse abitazioni ed edifici annessi, ha spiegato il governatore Ivan Fedorov.