Caldo record anche in Messico: sei morti nel nord

Il Messico sta vivendo un'ondata di caldo record per il quale almeno 6 persone sono morte per colpi di calore da fine giugno nel nord del Paese. La siccità dura più del previsto nella nazione nordamericana, e 9 Stati registrano temperature fino a 45 gradi, tra le previsioni degli esperti che il problema potrebbe durare fino alla fine dell'anno.

Gli esperti attribuiscono le temperature estremamente elevate, in alcuni casi a livelli storici, al fenomeno meteorologico «La Niña», che ha messo in ginocchio alcune attività come l'agricoltura e l'allevamento in stati vicini agli Usa come Coahuila, Chihuahua e Baja California.

A Mexicali, capitale dello stato settentrionale della Baja California, il termometro ha raggiunto il livello più alto del Paese, raggiungendo i 48,1 gradi. Nella città, sei persone sono morte dal 23 giugno a oggi per il caldo, e altre 57 hanno dovuto sottoporsi a cure mediche per «colpi di calore», disidratazione e scottature, secondo le autorità sanitarie locali. Altri cinque stati messicani hanno registrato temperature tra 40 e 45 gradi.

Oltre a un'estrema siccità, la mancanza di pioggia ha generato una forte scarsità d'acqua nello stato settentrionale del Nuevo León, in particolare nella capitale Monterrey dove si sono registrate vere e proprie risse durante la consegna dell'acqua in autocisterne.

Il Messico ha trascorso più di tre mesi e mezzo con metà del suo territorio asciutto, a causa del fatto che l'andamento delle precipitazioni è cambiato e le piogge sono sempre più scarse. In un rapporto del 15 luglio, le autorità hanno riferito che il 47,6% della superficie del vive subisce un qualche tipo di siccità che non è più confinata nella regione semiarida settentrionale, ma colpisce anche il centro del Paese.