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Canada, Australia, Portogallo e Regno Unito riconoscono la Palestina

Gli annunci in tal senso sono arrivati oggi contemporaneamente – Netanyahu: «Non ci sarà alcuno Stato palestinese» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Canada, Australia, Portogallo e Regno Unito riconoscono la Palestina
Red. Online
21.09.2025 07:09
21:34
21:34
Il Portogallo riconosce lo Stato di Palestina

Il Portogallo riconosce lo Stato di Palestina. Lo comunica il ministro degli Affari Esteri di Lisbona, confermando quanto preannunciato nelle scorse ore.

Il Portogallo riconosce uno Stato palestinese, ha dichiarato oggi il ministro portoghese degli Esteri Paulo Rangel, seguendo il Regno Unito, il Canada e l'Australia e precedendo altri Paesi che hanno annunciato la loro intenzione di farlo domani, tra cui la Francia.

«Riconoscere lo Stato di Palestina è il compimento di una politica fondamentale, coerente e ampiamente accettata», ha dichiarato Rangel ai giornalisti a New York in vista dell'Assemblea Generale annuale delle Nazioni Unite che si apre domani. «Il Portogallo sostiene la soluzione dei due Stati come unica via per una pace giusta e duratura, una pace che promuova la coesistenza e le relazioni pacifiche tra Israele e Palestina», ha aggiunto.

20:37
20:37
Sanchez: «Insieme per l'attuazione dei due Stati e per la pace»

«Siamo stati i primi. Regno Unito, Canada e Australia non saranno gli ultimi». Con questo messaggio su X, il presidente del governo iberico, Pedro Sanchez, ha celebrato la decisione dei tre Paesi storicamente alleati di Israele di riconoscere oggi lo Stato di Palestina, ai quali si uniranno nelle prossime ore il Portogallo, la Francia e altre cinque nazioni.

Sanchez ha ricordato che la Spagna è stata fra i primi Paesi a procedere in questo senso nel maggio 2024.

«Insieme, per l'attuazione dei due Stati nei quali israeliani e palestinesi possano convivere in pace», evidenzia il premier nel post, accompagnato dalle bandiere delle nazioni che hanno fatto questa scelta, assieme a quelle di Israele e della Palestina.

20:11
20:11
Oltre 550 mila palestinesi evacuati da Gaza City

Oltre 550.000 palestinesi hanno evacuato Gaza City verso il sud della Striscia dalla fine di agosto: lo ha reso noto l'esercito israeliano, mentre espande la sua offensiva contro Hamas nella zona. Lo riportano i media israeliani.

Nel sud di Gaza, l'Idf afferma che la zona umanitaria è stata adattata per coloro che evacuano Gaza City, includendo «l'ampliamento degli ospedali da campo, la riparazione e l'allacciamento delle condotte idriche e degli impianti di desalinizzazione, oltre alla continua fornitura regolare di cibo, tende, medicinali e attrezzature mediche all'area».

Nel frattempo, sul fronte delle operazioni, l'Idf fa sapere che tre divisioni, la 162a, la 98a e la 36a, hanno completato il loro ingresso a Gaza City negli ultimi giorni e hanno avviato «operazioni nelle roccaforti terroristiche di Hamas» nella zona, espandendo l'offensiva più in profondità.

20:10
20:10
«Trump vede i leader arabi a margine dell'ONU su Gaza»

Donald Trump ha in programma di incontrare martedì a New York un gruppo di leader arabi e musulmani a margine dell'assemblea dell'ONU per parlare di come porre fine alla guerra a Gaza. Lo riporta Axios citando alcune fonti.

Trump riceverà il premier israeliano Benyamin Netanyahu alla Casa Bianca il 29 settembre.

18:52
18:52
Netanyahu: «Non ci sarà alcuno Stato palestinese»

«Ho un messaggio chiaro per quei leader che riconoscono uno Stato palestinese dopo l'orribile massacro del 7 ottobre: state offrendo un'enorme ricompensa al terrorismo». Ma «non si realizzerà, non verrà istituito uno stato palestinese a ovest del Giordano». Lo dice Benyamin Netanyanu in un video messaggio.

Il premier ha rivendicato che sotto la sua leadership Israele «ha raddoppiato gli insediamenti ebraici in Giudea e Samaria e continueremo su questa strada». Poi ha aggiunto: «La risposta al tentativo di imporci uno stato terrorista nel cuore della nostra terra sarà data dopo il mio ritorno dagli Stati Uniti».

17:38
17:38
Hamas: «Il riconoscimento è una vittoria per i diritti dei palestinesi»

Il riconoscimento dello Stato palestinese da parte di Gran Bretagna, Canada e Australia «rappresenta una vittoria per i diritti dei palestinesi e la giustizia della nostra causa, e inviano un messaggio chiaro: non importa quanto l'occupazione si spinga oltre nei suoi crimini, non potrà mai cancellare i nostri diritti nazionali».

Lo ha dichiarato all'Afp l'alto funzionario di Hamas Mahmud Mardawi.

17:38
17:38
Israele: «Il riconoscimento della Palestina mina le possibilità di pace»

Il ministero degli Esteri israeliano condanna ufficialmente la dichiarazione «unilaterale» di riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di alcuni paesi occidentali. «Israele respinge categoricamente la dichiarazione unilaterale di riconoscimento di uno Stato palestinese fatta dal Regno Unito e da altri paesi», ha affermato il ministero.

«Questa dichiarazione non promuove la pace. Al contrario, destabilizza ulteriormente la regione e mina le possibilità di raggiungere una soluzione pacifica in futuro», si legge in una nota.

17:24
17:24
Abu Mazen: «Passo importante per una pace giusta e duratura»

Il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Mahmoud Abbas, ha accolto il riconoscimento di uno Stato palestinese da parte della Gran Bretagna.

«Sua Eccellenza ha elogiato il riconoscimento da parte del Regno Unito dello Stato indipendente di Palestina, affermando che costituisce un passo importante e necessario verso il raggiungimento di una pace giusta e duratura, in conformità con la legittimità internazionale», afferma l'ufficio di Abu Mazen in una nota, come riportano i media israeliani.

16:42
16:42
Starmer: «Hamas non potrà avere un futuro ma ora basta morti»

«La soluzione a due Stati non è una ricompensa per Hamas, perché significa che Hamas non potrà avere futuro, nessun ruolo nel governo, nessun ruolo nella sicurezza».

Allo stesso tempo, «i bombardamenti incessanti e crescenti del governo israeliano su Gaza, l'offensiva delle ultime settimane, la fame e la devastazione sono assolutamente intollerabili. Decine di migliaia di persone sono state uccise, comprese migliaia mentre cercavano di procurarsi cibo e acqua. Questa morte e questa distruzione ci terrorizzano tutti. Devono finire». Lo dice Keir Starmer in un video-intervento di circa 6 minuti in cui ha annunciato il riconoscimento dello Stato palestinese da parte del Regno Unito.

«Hamas è un'organizzazione terroristica brutale. Il nostro appello per una vera soluzione a due stati è l'esatto opposto della loro visione piena d'odio», ha aggiunto Starmer, ricordando che «abbiamo già sanzionato e sanzionato Hamas, e andremo oltre». Tanto che «ho diretto i lavori per sanzionare altre figure di Hamas nelle prossime settimane». Starmer allo stesso modo sottolinea che «nel frattempo la crisi umanitaria provocata dall'uomo a Gaza raggiunge nuove vette».

16:35
16:35
Ben Gvir: «Ora proporrò l'annessione della Cisgiordania»

I falchi del governo israeliano hanno subito risposto a muso duro al riconoscimento dello Stato palestinese da parte di Regno Unito, Canada e Australia. Itamar Ben Gvir ha bollato tale iniziativa «come ricompensa per gli assassini» di Hamas ed ha annunciato di voler «presentare una proposta alla prossima riunione del governo per l'immediata applicazione della sovranità israeliana» anche sulla Cisgiordania.

Gli ha fatto eco il collega Miki Zohar: l'unica risposta dovrebbe essere «l'applicazione della sovranità israeliana in Giudea, Samaria e Valle del Giordano». Lo riporta Haaretz.

15:23
15:23
Canada, Australia e Regno Unito riconoscono la Palestina

Il Canada, l'Australia e il Regno Unito riconoscono lo Stato di Palestina. Gli annunci in tal senso sono arrivati oggi contemporaneamente.

«Il Canada riconosce lo Stato di Palestina e offre la sua collaborazione per costruire la promessa di un futuro pacifico sia per lo Stato di Palestina che per lo Stato di Israele». Lo affermato il primo ministro canadese Mark Carney, come riporta Sky News. Il Canada è la prima nazione del G7 a riconoscere ufficialmente la Palestina.

In Australia il primo ministro Anthony Albanese, pure ripreso da Sky News, ha a sua volta annunciato il riconoscimento formale della Palestina, affermando che la mossa rientra in uno «sforzo internazionale coordinato» con Canada e Regno Unito.

«Oggi, per ravvivare la speranza di pace tra palestinesi e israeliani e di una soluzione a due Stati, il Regno Unito riconosce formalmente lo Stato di Palestina», ha inoltre annunciato il premier britannico Keir Starmer su X.

14:23
14:23
Netanyahu: «Uno Stato palestinese metterebbe in pericolo l'esistenza di Israele»

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che «uno Stato palestinese metterebbe in pericolo l'esistenza di Israele» e ha promesso di «combattere gli appelli alla creazione di uno Stato palestinese davanti all'Onu».

«All'Onu - ha detto il premier israeliano nella riunione settimanale del governo che parlerà venerdì davanti all'Assemblea generale - presenterò la verità. Questa è la verità di Israele, ma è anche la verità oggettiva della nostra giusta lotta contro le forze del male e della nostra visione di una vera pace: la pace attraverso la forza».

«Dovremo anche combattere all'Onu e in tutte le altre arene contro la falsa propaganda rivolta a noi e contro gli appelli alla creazione di uno Stato palestinese, che metterebbero in pericolo la nostra esistenza e costituirebbero una ricompensa assurda per il terrore», continua, ripetendo, riporta il Times of Israel, le precedenti dichiarazioni secondo cui le nazioni che riconoscono uno Stato palestinese all'Assemblea generale stanno ricompensando gli atti terroristici di Hamas contro Israele.

Dopo l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ricorda Netanyahu, «incontrerò il mio amico, il presidente Trump. Sarà la quarta volta che lo incontro dall'inizio del suo secondo mandato, più di qualsiasi altro leader mondiale. E abbiamo molto di cui discutere».

13:21
13:21
«Nelle ultime 24 ore uccise almeno 71 persone»

Almeno 71 palestinesi, tra cui cinque in attesa di aiuti, sono stati uccisi e 304 feriti negli attacchi israeliani a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito il ministero della Salute della Striscia, controllato da Hamas, secondo quanto riportato da Al Jazeera.

Il ministero ha aggiunto che quattro corpi sono stati recuperati dalle macerie di precedenti attacchi israeliani. Gli ultimi dati portano il bilancio della guerra a Gaza a 65'283 morti e 166'575 feriti.

12:43
12:43
«Un altro bambino è morto per malnutrizione»

Habeeba Abu Shaar, un bambino di tre anni, è morto «a causa di malnutrizione e mancanza di cure» a Khan Younis, nel sud di Gaza. Lo scrive Al Jazeera citando una fonte dell'ospedale Nasser della città.

12:42
12:42
Il Papa: «Gaza è una terra martoriata, non c'è futuro basato sulla vendetta»

«Non c'è futuro basato sulla violenza, sull'esilio forzato, sulla vendetta. I popoli hanno bisogno di pace, chi li ama veramente lavora per la pace». Lo ha detto il Papa all'Angelus parlando di Gaza come «terra martoriata».

Il Papa ha poi salutato i «rappresentanti di diverse associazioni cattoliche impegnate nella solidarietà con la popolazione della Striscia di Gaza». «Apprezzo la vostra iniziativa - ha detto ai rappresentanti delle associazioni cattoliche oggi a Piazza San Pietro per l'Angelus e per invocare la pace a Gaza - e molte altre che in tutta la Chiesa esprimono vicinanza ai fratelli e alle sorelle che soffrono in quella terra martoriata. Con voi e con i pastori delle Chiese in Terra Santa ripeto: non c'è futuro basato sulla violenza, sull'esilio forzato, sulla vendetta. I popoli hanno bisogno di pace, chi li ama veramente lavora per la pace». Le parole sono state accolte con un applauso dei fedeli a Piazza San Pietro.

11:56
11:56
L'Australia annuncerà il riconoscimento unilaterale dello Stato palestinese

L'Australia annuncerà oggi il riconoscimento unilaterale dello Stato palestinese all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Lo scrive il Times of Israel citando un alto funzionario dell'amministrazione Trump.

Canberra sarebbe il terzo paese occidentale a compiere un simile passo oggi, insieme a Regno Unito e Portogallo. «Abbiamo detto loro che non è utile», ha affermato il funzionario Usa - Paese contrario al riconoscimento - mentre l'Australia ha giustificato la mossa con «considerazioni interne». L'ambasciata australiana a Gerusalemme non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento.

11:55
11:55
«Mio fratello un cecchino di Hamas? Falso, aveva gravi problemi di vista»

L'esercito israeliano ha dichiarato oggi che il fratello del direttore dell'ospedale Shifa di Gaza è stato ucciso ieri a Gaza City perchè era un cecchino di Hamas ma il fratello ha respinto l'accusa, affermando che il parente era ipovedente.

Mohammed Abu Salmiya, direttore dell'ospedale Al-Shifa di Gaza, stava lavorando al pronto soccorso sabato quando sono stati portati i corpi del fratello e della cognata, dichiarando in quel momento all'agenzia di stampa Afp che erano stati uccisi in un attacco israeliano a Gaza City.

L'esercito non ha rilasciato dichiarazioni ieri, ma oggi ha fatto sapere di aver ucciso Majed Abu Salmiya, descrivendolo come un cecchino di Hamas. Mohammed Abu Salmiya, tuttavia, ha respinto l'accusa dei militari definendola «una bugia, una calunnia e una giustificazione inaccettabile per colpire i civili con attacchi missilistici diretti».

«Mio fratello era un uomo di 57 anni che soffriva di diverse malattie come ipertensione e diabete, e gravi problemi di vista. E loro sostengono che fosse un cecchino? Questa è pura invenzione», ha dichiarato all'Afp, sottolineando che la famiglia di suo fratello è stata sfollata diverse volte dallo scoppio della guerra di Gaza nell'ottobre 2023.

11:52
11:52
Il Portogallo riconosce ufficiale lo Stato di Palestina

In un breve comunicato il ministero degli Esteri portoghese ha annunciato che il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina da parte del Portogallo avverrà oggi a New York alle 15:15 (le 21.15 in Svizzera).

La cerimonia si svolgerà nella sede della rappresentanza permanente del Portogallo presso le Nazioni unite.

La delegazione portoghese, che si trova a New York per la Settimana di Alto Livello dell'Assemblea Generale Onu, include il ministro degli Esteri Paulo Rangel, e sarà guidata dal presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa.

10:46
10:46
«Uccisi 31 palestinesi»

Sono 31 le vittime palestinesi uccise all'interno delle loro case da stamattina all'alba, di cui 28 a Gaza City. Lo riferisce al Jazeera. Il più grave, secondo l'emittente araba, è stato l'attacco a un gruppo di abitazioni residenziali nel quartiere di Sabra, contro persone recentemente evacuate dalla zona di Zeitoun mentre l'esercito israeliano avanzava a Gaza City.

La stragrande maggioranza delle persone uccise apparteneva alla stessa famiglia. I soccorritori sono riusciti a recuperare i corpi di 14 persone, mentre altre sono ancora intrappolate o disperse sotto cumuli di macerie.

10:17
10:17
«Il fratello del direttore dell'ospedale Shifa era un cecchino di Hamas»

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato di aver ucciso ieri il fratello del direttore dell'ospedale Shifa di Gaza in un attacco aereo sul campo di Shati a Gaza City, accusandolo di essere «un cecchino dell'ala militare di Hamas».

Secondo i militari, citati dal Times of Israel, Abu Salmiya si preparava a sferrare un attacco «imminente» contro le forze israeliane nella zona. Secondo i media palestinesi, l'attacco ha ucciso almeno altri due membri della famiglia di Abu Salmiya e distrutto la loro casa.

10:16
10:16
«Lanciati due razzi dal nord di Gaza verso Israele»

L'esercito israeliano (Idf) ha fatto sapere che due razzi sono stati lanciati dal nord di Gaza, uno dei quali è stato intercettato mentre l'altro è atterrato nel sud di Israele.

«In seguito alle sirene suonate poco fa nelle zone di Lakhish e Ashdod, due proiettili sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza settentrionale», ha dichiarato l'esercito. Ha aggiunto che l'aviazione ne ha abbattuto uno, mentre il secondo è caduto in area aperta. Non sono state segnalate vittime.

07:09
07:09
Il punto alle 7

Almeno quattro palestinesi sono stati uccisi in un nuovo attacco aereo dell'aviazione israeliana su Gaza City. Lo riferisce l'emittente Al Jazeera, secondo quanto riportato dalla Tass, precisando che il raid ha colpito un edificio residenziale con civili all'interno.

Secondo il Ministero della Salute palestinese, nella sola giornata di ieri il bilancio delle vittime causate dalle operazioni militari israeliane a Gaza City e nelle aree circostanti ha superato i 60 morti, con oltre 200 feriti.