Cento anni fa nasceva Nilde Iotti

Sono passati esattamente 100 anni dalla nascita di Leonilde Iotti, detta Nilde, che ha visto la luce a Reggio Emilia il 10 aprile 1920 ed è morta a Roma il 4 dicembre 1999. «Cento anni fa nasceva Nilde Iotti, protagonista di primo piano della vita istituzionale del Paese. Ricordarla oggi significa tenere viva la memoria delle lotte delle donne italiane per la loro emancipazione. Fondamentale fu il suo contributo per l’approvazione di leggi fondamentali: dal riconoscimento del lavoro delle contadine alla riforma del diritto di famiglia». Lo ha dichiarato proprio oggi la presidente del Senato Elisabetta Casellati nell’omaggio alla politica rivoluzionaria.
«Per 13 anni presidente della Camera dei deputati, prima donna nella storia della Repubblica a ricoprire quell’incarico, Nilde Iotti seppe svolgere il suo ruolo con straordinaria capacità, competenza e equilibrio, anche in momenti di aspro confronto parlamentare. Testimoniò in tutto il suo percorso una visione alta della politica, come attività nobile e disinteressata e strumento per cambiare la società, promuovendo dignità, libertà e diritti. Tutto questo rende prezioso e attuale il suo esempio e la sua eredità».
Ne ripercorriamo la vita in alcune fondamentali tappe.
Istruzione e ascesa politica
Laureata in Lettere all’Università Cattolica di Milano insegna all’Istituto tecnico industriale di Reggio Emilia. Attiva durante la lotta di resistenza, dirige il Gruppo di difesa della donna e, dopo il 25 aprile del 1945, è alla guida dell’Unione Donne Italiane. Il 2 giugno 1946 è eletta all’Assemblea costituente dove fa parte della Commissione dei Settantacinque, nella sottocommissione per i diritti civili, politici ed economici. Parallelamente, nel 1946 iniziò a Roma anche la sua relazione con il segretario nazionale del Partico comunista italiano (PCI), Palmiro Togliatti, di 27 anni più anziano (già marito di Rita Montagnana e padre di Aldo). Una relazione che terminerà soltanto con la morte del leader comunista, nel 1964. Il loro legame divenne pubblico nella contingenza dell’attentato del 1948. Il 18 aprile 1948 Iotti viene eletta alla Camera dei deputati e sempre riconfermata in tutte le successive legislature. Nel 1956 entra nel comitato centrale del Partito comunista e nel 1962 nella Direzione nazionale.

Il diritto al divorzio e la presidenza della Camera
Si distingue in quegli anni per l’impegno su alcuni temi come il nuovo diritto di famiglia e l’introduzione del divorzio e nel 1971 promuove la mozione per la revisione del Concordato tra Stato e Chiesa cattolica. È eletta vicepresidente della Camera nel 1972 e nella VII legislatura (1976-79) è presidente della Commissione Affari costituzionali. Europeista convinta, dal 1969 al 1979 è anche deputato al Parlamento europeo. All’inizio dell’VIII legislatura repubblicana, il 20 giugno 1979, è eletta Presidente della Camera dei deputati. È confermata nell’incarico il 12 luglio 1983 nella IX legislatura e, per la terza volta, il 2 luglio 1987 nella X Legislatura.
L’ultimo decennio di attività
Nel corso della XI legislatura, il 10 marzo 1993, subentra a De Mita alla presidenza della Commissione parlamentare per le riforme istituzionali e il 9 luglio dello stesso anno viene eletta vicepresidente dell’Assemblea della Conferenza sulla sicurezza e cooperazione in Europa (CSCE). Nella XII e XIII legislatura fa parte della Commissione Affari esteri. È presidente della Delegazione parlamentare italiana all’Assemblea del Consiglio d’Europa e membro della Delegazione parlamentare italiana all’Assemblea della Unione Europea Occidentale. Nel gennaio 1997 è eletta vicepresidente del Consiglio d’Europa.
