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Cessate il fuoco: il Consiglio di Sicurezza dell'ONU approva la proposta USA

La bozza è stata approvata con 14 voti a favore e l'astensione della Russia – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Cessate il fuoco: il Consiglio di Sicurezza dell'ONU approva la proposta USA
Red. Online
10.06.2024 07:00
21:27
21:27
Cessate il fuoco: il Consiglio di Sicurezza dell'ONU approva la proposta USA

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato la bozza di risoluzione degli Usa che sostiene il piano di cessate il fuoco a Gaza annunciato da Joe Biden, e invita Hamas ad accettarlo. Il testo - per andare incontro alle richieste di diversi Paesi che volevano fosse menzionato anche Israele - esorta «entrambe le parti ad attuare pienamente i termini del piano senza indugio e senza condizioni». La bozza è stata approvata con 14 voti a favore e l'astensione della Russia.

Nel testo Usa approvato dal Consiglio di Sicurezza Onu vengono ribadite le tre fasi della roadmap annunciata dal presidente Biden: «la prima prevede un cessate il fuoco immediato, pieno e completo con il rilascio di ostaggi tra cui donne, anziani e feriti, la restituzione dei resti di alcuni ostaggi che sono stati uccisi, lo scambio di prigionieri palestinesi, il ritiro delle forze israeliane dalle aree popolate di Gaza, il ritorno dei civili palestinesi nelle loro case e nei quartieri in tutte le aree di Gaza, compreso il nord, nonché la distribuzione sicura ed efficace di assistenza umanitaria su larga scala in tutta la Striscia. La seconda fase prevede, previo accordo delle parti, la fine permanente delle ostilità in cambio del rilascio di tutti gli altri ostaggi ancora a Gaza, e del completo ritiro delle forze israeliane da Gaza. Mentre la terza l'avvio di un piano pluriennale di ricostruzione per Gaza».

17:34
17:34
Blinken lancia un appello ai Paesi arabi perché facciano «pressione» su Hamas

Antony Blinken ha lanciato un appello ai Paesi arabi perché facciano «pressione» su Hamas affinché accetti la tregua con Israele.

Il segretario di Stato americano è tornato in missione in Medio Oriente, con prima tappa al Cairo. Secondo Blinken la «stragrande maggioranza» degli israeliani e dei palestinesi vogliono la pace.

Durante un lungo colloquio con il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi, quest'ultimo ha sottolineato la necessità di porre fine alla guerra a Gaza e di impedire l'allargamento del conflitto, e di progredire verso la soluzione a due Stati. In seguito, Blinken ha lasciato il Cairo diretto in Israele.

Un alto funzionario di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha detto alla Reuters che le parole del segretario di Stato americano Antony Blinken su un cessate il fuoco sono «di parte verso Israele» e che la sua posizione è un ostacolo al raggiungimento di un accordo. Lo riportano i media israeliani.

«Il discorso di Blinken durante la sua visita in Egitto è un esempio di parzialità verso Israele e offre una copertura americana all'olocausto condotto dall'occupazione a Gaza», ha affermato. Blinken al Cairo ha ribadito che spetta ad Hamas accettare i termini dell'intesa.

Dal canto loro, funzionari israeliani hanno detto al New York Times che i leader di Hamas hanno dato ordini ai miliziani che controllano gli ostaggi a Gaza di sparare ai prigionieri se pensano che le forze israeliane stiano arrivando.

Il quotidiano Usa, che riferisce anche delle operazioni americane per aiutare nella localizzazione degli ostaggi con i droni, aggiunge che si ritiene che un «piccolo gruppo di ostaggi» sia trattenuto vicino a Yahya Sinwar, il leader di Hamas a Gaza, per essere utilizzati come scudi umani. Sinwar, secondo gli americani, «probabilmente è tornato a nascondersi sotto Khan Yunis».

17:10
17:10
Cessate il fuoco: il Consiglio di sicurezza dell'ONU vota la proposta USA

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu voterà oggi sulla bozza di risoluzione proposta dagli Stati Uniti per un cessate il fuoco a Gaza. 

Il voto è stato fissato alle 15 locali, le 21 svizzre. «Oggi gli Usa hanno chiesto al Consiglio di Sicurezza di procedere per una votazione sulla bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza a sostegno della proposta che porterebbe ad un cessate il fuoco completo e immediato con il rilascio degli ostaggi», ha detto il portavoce della missione Usa all'Onu Nate Evans.

«Come abbiamo ripetutamente sottolineato, l'attuazione di questo accordo consentirebbe un cessate il fuoco immediato - ha aggiunto - il rilascio degli ostaggi, il ritiro delle forze israeliane dalle aree popolate nella sua prima fase, un aumento immediato dell'assistenza umanitaria e il ripristino dei servizi di base, il ritorno dei palestinesi civili nel nord di Gaza, insieme a una roadmap per porre fine alla crisi e a un piano di ricostruzione pluriennale sostenuto a livello internazionale».

14:40
14:40
«Pioggia di missili dal Libano, colpite zone nel nord»

Nelle ultime ore sono stati effettuati numerosi lanci dal Libano di missili anticarro verso le aree di Manara, Yir'on, Avivim, Margaliot e Yiftach nel nord di Israele: lo hanno reso noto le Forze di difesa israeliane (Idf), sottolineando che diversi colpi sono andati a segno su strutture nelle aree di Manara e Yir'on e sono scoppiati incendi nelle aree di Yir'on, Yiftach e Manara.

Inoltre, le difese aeree hanno "intercettato con successo due bersagli aerei sospetti sulla costa di Nahariya", si legge in un comunicato, mentre "altri due obiettivi provenienti dal Libano sono caduti nella zona di Kabri. Di conseguenza è scoppiato un incendio e ci sono danni nella zona".

14:07
14:07
«Nessun segno che gli USA cerchino la tregua a Gaza»

Secondo l'Iran non c'è alcun segno che indichi una volontà di arrivare ad un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza da parte degli Stati Uniti dal momento che «i sionisti hanno commesso atrocità in una guerra contro i palestinesi sostenuta dagli USA».

Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani, come riporta Irna. Secondo il funzionario, «gli USA non sono affatto pronti per un armistizio nell'attuale guerra» e «se gli americani cercassero sinceramente (di arrivare a) un cessate il fuoco, dovrebbero smettere di inviare armi al regime sionista».

13:04
13:04
Gli USA valutano un accordo con Hamas per 5 suoi ostaggi

Nbc News rivela che l'amministrazione Biden ha discusso la possibilità di concludere un accordo con Hamas che porterebbe al rilascio di 5 cittadini statunitensi tenuti in ostaggio a Gaza se gli attuali colloqui di cessate il fuoco che coinvolgono Israele falliscono. Lo riporta Haaretz.

12:37
12:37
«I morti a Gaza sono 37.124

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 37.124, di cui 40 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 84.712, secondo la stessa fonte.

12:20
12:20
Antony Blinken è arrivato in Egitto

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, è arrivato oggi al Cairo, prima tappa di un nuovo tour in Medio Oriente per promuovere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.

L'ottava visita nella regione del capo della diplomazia statunitense ha lo scopo di portare avanti la proposta di tregua annunciata il 31 maggio dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Dopo la sua visita al Cairo, dove incontrerà il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sissi, Blinken è atteso oggi in Israele per incontrare il primo ministro Benjamin Netanyahu.

12:19
12:19
«L'ONU condanni Israele per gli attacchi contro il Libano»

Le recenti minacce e gli attacchi israeliani contro il Libano dovrebbero essere perseguiti seriamente dalle Nazioni Unite e l'organismo internazionale dovrebbe severamente condannare qualsiasi mossa provocatoria contro la stabilità, la sicurezza e l'integrità territoriale libanese. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, aggiungendo che «i sionisti dovrebbero sapere che i gruppi di resistenza regionali reagiranno ai loro atti avventuristi contro il Libano e la sua sovranità», come riferisce Irna.

«I sostenitori del regime sionista, in particolare gli Stati Uniti e il Regno Unito, hanno una doppia responsabilità a questo riguardo e dovrebbero impedire la continuazione delle attività belliche del regime sionista», ha detto il funzionario della Repubblica islamica. «L'esercito libanese e il governo si riservano il diritto di rispondere a tali mosse aggressive», ha sottolineato Kanani.

10:08
10:08
«Continuano le operazioni militari nella Striscia»

L'Aeronautica militare israeliana ha «eliminato nelle ultime ore due terroristi di Hamas, compresi gli operatori delle Forze Nukhba, nella Striscia di Gaza centrale, ed ha colpito le infrastrutture terroristiche sotterranee nell'area di Deir al-Balah»: lo rende noto l'Idf (Forze di difesa israeliane) in un comunicato.

«Inoltre, le truppe di terra dell'Idf hanno condotto raid mirati su strutture militari nell'area e hanno distrutto tunnel e infrastrutture terroristiche sotterranee situate nella Striscia di Gaza centrale», prosegue la nota.

«La 162/ma Brigata continua a condurre raid mirati basati sull'intelligence, eliminando i terroristi che rappresentano una minaccia per le forze armate», sottolinea l'Idf, precisando che nella notte «due terroristi armati, identificati mentre si avvicinavano a un tunnel sotterraneo, sono stati eliminati in un attacco aereo».

08:37
08:37
«Sospeso l'invio di aiuti dal molo USA dopo il raid di Israele»

La direttrice del Programma alimentare mondiale (Pam) dell'Onu, Cindy McCain, ha annunciato ieri che l'organizzazione ha «sospeso» la distribuzione degli aiuti umanitari dal molo costruito dagli Stati Uniti sulla costa di Gaza: lo riportano i media internazionali.

McCain si è detta «preoccupata per la sicurezza del nostro popolo» dopo uno dei più sanguinosi giorni della guerra nella Striscia, riferendosi al raid israeliano di sabato che ha portato alla liberazione di 4 ostaggi in mano ad Hamas. McCain ha aggiunto che 2 dei magazzini del Pam a Gaza sono stati colpiti da un razzo e un membro dello staff è rimasto ferito.

07:38
07:38
Due le navi mercantili colpite ieri dagli Houthi

Il Comando centrale (Centcom) militare degli Stati Uniti afferma che ieri i ribelli Houthi sostenuti dall'Iran hanno lanciato dallo Yemen due missili balistici antinave nel Golfo di Aden e uno di questi ha colpito la Msc Tavvishi, una nave portacontainer battente bandiera liberiana di proprietà e gestione svizzera che ha riportato danni ma è riuscita a continuare la sua navigazione. Il secondo missile è stato distrutto con successo da una nave della coalizione, spiega il Centcom in un comunicato pubblicato stanotte sul suo account X (ex Twitter).

La stessa fonte ha inoltre confermato che sempre ieri altri due missili lanciati dagli Houthi nel Golfo di Aden hanno colpito la nave mercantile Norderney, battente bandiera di Antigua e Barbuda e di proprietà e gestione tedesca: anch'essa ha riportato danni ma ha continuato la sua navigazione.

Non sono stati segnalati feriti nemmeno in questo caso. Ieri notte la società di sicurezza marittima britannica Ambrey aveva riferito che un mercantile battente bandiera di Antigua e Barbuda aveva preso fuoco dopo essere stata colpita da un missile al largo delle coste dello Yemen.

07:21
07:21
Israele smentisce l'uccisione di tre ostaggi durante l'operazione a Nuseirat

Il portavoce militare Peter Lerner ha negato che tre ostaggi siano stati uccisi durante l'operazione delle Forze di difesa israeliane (Idf) che sabato ha liberato altri quattro prigionieri nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

Ieri il braccio militare di Hamas, le Brigate Qassam, ha affermato che nel blitz israeliano sono rimasti uccisi tre ostaggi, tra cui uno con cittadinanza americana. «Questa è solo propaganda di Hamas: il suo tentativo di creare preoccupazione in Israele», ha detto in serata Lerner all'emittente britannica Sky News. «Tutto quelle che dice» il movimento islamista al potere nell'enclave palestinese «va preso con le pinze», ha aggiunto il portavoce militare.

Nel blitz delle Idf a Nuseirat sarebbero morte almeno 274 persone, secondo Hamas. Tre dei quattro ostaggi liberati si trovavano nella casa di un giornalista palestinese dell'emittente araba Al Jazeera, secondo Israele.

07:18
07:18
«Primo tentativo Hezbollah di abbattere un jet israeliano»

I miliziani sciiti di Hezbollah hanno lanciato ieri missili antiaerei contro jet da combattimento di Israele nel sud del Libano: lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf), in quello che definiscono come il primo episodio del genere in otto mesi di guerra.

Secondo le Idf gli aerei israeliani non hanno mai subito alcuna seria minaccia a causa dell'attacco. Tuttavia questo sembra essere il primo utilizzo di missili antiaerei in Libano contro i jet di Israele dal 7 ottobre scorso e arriva dopo diverse settimane che hanno visto Hezbollah aumentare lentamente la portata e l'intensità dei suoi attacchi.

Le Idf affermano che poco dopo un drone ha colpito e ucciso i miliziani responsabili del lancio dei missili, vicino alla città costiera di Tiro.

07:18
07:18
Tre minori palestinesi arrestati da Israele a Gerusalemme Est

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che tre minorenni sono stati arrestati ieri sera dalle forze di Israele in un'operazione a Gerusalemme Est, nel quartiere arabo di Beit Hanina. Un altro minore palestinese è stato fermato invece a Hebron, nel sud della Cisgiordania.

07:00
07:00
Il punto alle 7.00

Ieri sera, il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz ha annunciato le proprie dimissioni dall'esecutivo. «Lascio con il cuore pesante. Non vinceremo questa guerra come avevamo pianificato», ha detto il ministro dimissionario. «Netanyahu ci impedisce di avanzare verso la vera vittoria», ha attaccato nell'intervento trasmesso in diretta dalle tv israeliane. «Le decisioni strategiche vengono affrontate con procrastinazione ed esitazione a causa di considerazioni politiche». «Dopo il 7 ottobre, come hanno fatto centinaia di migliaia di israeliani patriottici, ci siamo messi a disposizione. Lo abbiamo fatto anche se sapevamo che si trattava di un cattivo governo. L'abbiamo fatto proprio perché sapevamo che era un cattivo governo», ha proseguito.

Netanyahu ha in risposta lanciato un appello a non lasciare il governo e a non abbandonare la battaglia: «Israele è in una guerra esistenziale su più fronti», ha scritto Netanyahu su X. «Benny, non è il momento di abbandonare, è il momento di unire le forze».

Proseguono, intanto, i bombardamenti israeliani sulla Striscia. Sei persone, fra cui donne e bambini, sono morte nell'attacco compiuto stanotte dall'esercito israeliano contro una casa nella città di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Raid aerei sono stati segnalati nelle stesse ore anche a nord di Rafah, nel sud della Striscia. Il bilancio delle vittime nell'enclave palestinese dal 7 ottobre è di almeno 37.084 morti e 84.494 feriti, secondo i dati del Ministero della Sanità locale.

Sono ripresi, nel frattempo, i lanci statunitensi di aiuti su Gaza. Un aereo cargo statunitense ha sganciato più di 10 tonnellate di aiuti alimentari nel nord di Gaza domenica, dopo le interruzioni dovute alle operazioni militari di Israele nell'area. Lo ha annunciato il Comando centrale americano (Centcom). «Finora gli Stati Uniti hanno lanciato più di 1.050 tonnellate di assistenza umanitaria» oltre agli aiuti consegnati tramite il molo temporaneo, si legge in un post del Centcom su X.

Nella notte, gli Stati Uniti hanno anche annunciato di aver richiesto un voto del Consiglio di sicurezza dell'ONU sulla loro bozza di risoluzione per un cessate il fuoco a Gaza. «Oggi gli Stati Uniti hanno chiesto al Consiglio di sicurezza di procedere verso una votazione della bozza di risoluzione che sostiene la proposta sul tavolo», ha detto il portavoce della delegazione statunitense Nate Evans senza specificare la data della votazione.