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Benny Gantz si è dimesso dal governo israeliano

È stato lo stesso ministro del Gabinetto di Guerra ad annunciarlo in conferenza stampa: «Lascio con il cuore pesante, non vinceremo questa guerra come avevamo pianificato» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Benny Gantz si è dimesso dal governo israeliano
Red. Online
09.06.2024 08:21
20:48
20:48
Ben Gvir pretende di entrare nel gabinetto di guerra

Il ministro israeliano per la Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir e leader dell'estrema destra ha chiesto di entrare nel gabinetto di guerra dopo l'uscita di Benny Gantz. «Ho chiesto al primo ministro di entrare nel gabinetto di guerra», ha dichiarato Ben Gvir in una lettera pubblicata su X.

20:41
20:41
Netanyahu a Gantz: «Non abbandonare la battaglia»

Benyamin Netanyahu ha lanciato un appello a Benny Gantz a non lasciare il governo e a non abbandonare la battaglia. «Israele è in una guerra esistenziale su più fronti», ha scritto Netanyahu su X. «Benny, non è il momento di abbandonare, è il momento di unire le forze».

Il premier ha promesso di andare avanti fino alla vittoria e al raggiungimento di tutti gli obiettivi, «in primo luogo il rilascio degli ostaggi e l'eliminazione di Hamas». Ed ha aggiunto: «La mia porta rimarrà aperta a qualsiasi partito sionista disposto ad assumersi l'onere e ad aiutare a raggiungere la vittoria sui nemici e a garantire la sicurezza dei cittadini».

20:04
20:04
Gantz si è dimesso dal governo

Il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz si è dimesso dall'esecutivo. Lo ha annunciato lo stesso Gantz in una dichiarazione ai media, scrive il Jerusalem Post.

«Lascio con il cuore pesante. Non vinceremo questa guerra come avevamo pianificato», ha detto il ministro dimissionario.

«Netanyahu ci impedisce di avanzare verso la vera vittoria», ha attaccato nell'intervento trasmesso in diretta dalle tv israeliane. «Le decisioni strategiche vengono affrontate con procrastinazione ed esitazione a causa di considerazioni politiche». «Dopo il 7 ottobre, come hanno fatto centinaia di migliaia di israeliani patriottici, ci siamo messi a disposizione. Lo abbiamo fatto anche se sapevamo che si trattava di un cattivo governo. L'abbiamo fatto proprio perché sapevamo che era un cattivo governo», ha proseguito.

«Abbiamo formato un governo di emergenza per una partnership segnata dal destino, non per una partnership politica. Mesi dopo il disastro di ottobre, la situazione nel paese è cambiata», ha detto ancora Gantz, che aveva chiesto a Netanyahu - senza ottenerlo - un piano per la fine della guerra a Gaza e il futuro della Striscia, dandogli quindi un ultimatum.

Benny Gantz ha chiesto al premier Benyamin Netanyahu di andare quanto prima alle elezioni, affermando che per Gaza occorre attuare il piano per il cessate il fuoco offerto dal presidente Usa Joe Biden.

«Lo Stato di Israele ha bisogno e può ottenere una vera vittoria. Una vera vittoria mette il ritorno a casa dei rapiti al di sopra della sopravvivenza al potere. Una vera vittoria unisce il successo militare con un'iniziativa politica e civile», ha detto Benny Gantz annunciando le sue dimissioni.

«Una vera vittoria porterà al collasso di Hamas e alla sua sostituzione. Una vera vittoria consiste nel riportare a casa sani e salvi gli abitanti del nord. Una vera vittoria consiste nello stabilire un'alleanza regionale contro l'Iran guidata dagli Stati Uniti con tutto il mondo occidentale. Una vera vittoria è cambiare le priorità nazionali, ampliare la cerchia dei servizi e dei servitori, e assicurarsi che Israele sia capace di affrontare le sfide che deve affrontare», ha insistito.

La dichiarazione è stata rinviata di un giorno dopo il salvataggio di quattro ostaggi dalla prigionia di Hamas. Ieri sera il primo ministro Benyamin Netanyahu aveva chiesto a Gantz di rimanere nel governo di unità nazionale.

19:19
19:19
Israele, si dimette generale al comando della Divisione Gaza

Il generale di brigata israeliano Avi Rosenfeld ha annunciato stasera che si dimetterà dalla carica di comandante della Divisione Gaza - il cui compito è difendere la zona sud d'Israele al confine con la Striscia - e si ritirerà dall'esercito. Lo scrive Haaretz. In una dichiarazione, Rosenfeld ha affermato di «aver fallito nella missione di proteggere la vita dei residenti delle comunità di confine di Gaza».

Rosenfeld presta servizio nell'Idf da quasi 30 anni.

17:06
17:06
Hamas: tre ostaggi morti nel blitz a Nuseirat

Il braccio militare di Hamas, le Brigate Qassam, citate da ArabNews, affermano che nel blitz israeliano che ha portato alla liberazione di 4 ostaggi nel campo di Nuseirat, altri tre ostaggi sono rimasti uccisi, tra cui uno che aveva la cittadinanza americana.

16:18
16:18
Gantz verso l'annuncio delle dimissioni stasera

Il ministro Benny Gantz rilascerà una dichiarazione ai media questa sera alle 20 ora di Israele - le 19 in Svizzera - con la quale dovrebbe annunciare le sue dimissioni dal governo. Secondo quanto scrivono i media israeliani, la dichiarazione è stata rinviata di un giorno dopo il salvataggio di quattro ostaggi dalla prigionia di Hamas.

Ieri sera il primo ministro Benyamin Netanyahu aveva chiesto a Gantz di rimanere nel governo di unità nazionale.

15:47
15:47
«Nel blitz a Gaza israeliani si sono finti sfollati palestinesi»

Secondo il sito saudita Asharq, che cita testimoni a Gaza, alcuni membri delle forze speciali entrate ieri nel campo di Nuseirat per liberare quattro ostaggi si sono spacciati per sfollati di Rafah. Ynet aggiunge che le forze speciali appartenevano a unità israeliane che operano nelle aree palestinesi mescolandosi ai locali e parlando fluentemente arabo.

Secondo quanto affermato, l'unità, che comprendeva anche donne, è entrata nel campo di Nuseirat da un'area vicina al molo degli aiuti americani e al corridoio Nezarim, il passaggio est-ovest che taglia in due Gaza a nord del campo, che è controllato dall'Idf e viene utilizzato come punto di partenza per raid nella parte settentrionale e centrale della Striscia.

Le forze camuffate sono arrivate su un'auto bianca che trasportava materassi sul tetto, e le donne erano vestite con gli abiti «che le donne indossano qui in guerra», riferisce Asharq. La gente del posto, secondo questo resoconto, ha chiesto ai nuovi arrivati da dove venissero e questi ultimi hanno risposto che stavano scappando dall'operazione dell'Idf a Rafah e stavano andando nell'area intorno al mercato di Nuseirat, indicando l'edificio dove era detenuta Noa Argamani.

I tre ostaggi maschi (Andrey Kozlov, Shlomi Ziv e Almog Meir Jan) erano detenuti in un altro edificio a 200 metri di distanza. L'unità si è poi divisa in due gruppi, ciascuno diretto verso uno dei due edifici, in preparazione dell'operazione.

Testimoni oculari raccontano ad Asharq che oltre alle truppe travestite, altre forze speciali si sono introdotte nel campo di Nuseirat all'interno di un camion dei soccorsi. L'Idf ha negato di aver utilizzato trasporti umanitari per l'operazione.

15:28
15:28
Il capo della diplomazia turca vede il leader di Hamas a Doha

Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha avuto un colloquio con il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Doha, a margine del summit ministeriale tra la Turchia e il Consiglio per la Cooperazione nel Golfo, in corso in Qatar. Lo riporta il ministero degli Esteri turco, pubblicando una fotografia dell'incontro.

15:27
15:27
Gli USA: «Non abbiamo partecipato militarmente al rilascio degli ostaggi»

Gli Stati Uniti «non hanno partecipato da un punto di vista militare all'operazione israeliana per il rilascio degli ostaggi». Lo ha chiarito il consigliere per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, in un'intervista alla Cnn precisando che Washington «ha fornito informazioni di intelligence» a Israele.

Sullivan ha inoltre confermato che «civili sono stati uccisi» nell'operazione israeliana a Gaza, sottolineando tuttavia di non poter precisare il numero né confermare quelli forniti da Hamas o Israele.

14:45
14:45
Al Jazeera al bando per altri 45 giorni

Il ministro delle Comunicazioni israeliano Shlomo Karhi ha firmato un'ordinanza che prolunga di altri 45 giorni il divieto dell'attività di Al Jazeera in Israele. L'ordinanza originaria è scaduta oggi, dopo che il tribunale distrettuale aveva ridotto i giorni del divieto da 45 a 35. Lo scrive Haaretz.

14:23
14:23
«Israele e USA sono i principali perdenti della guerra a Gaza»

«Il regime usurpatore di Israele, che ha usato tutta la sua potenza militare e la sua influenza politica contro i palestinesi di Gaza, così come il governo degli Stati Uniti che ha un ruolo nella continuazione dei crimini dei sionisti, sostenendoli, sono i principali perdenti della guerra a Gaza»: lo ha detto oggi il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani.

«Tutti i Paesi hanno la responsabilità di perseguire il processo a Israele a livello internazionale e di rendere responsabili gli Stati Uniti e alcuni Paesi per il loro sostegno totale e incondizionato al regime», ha sottolineato, citato dall'Irna.

«I gruppi di resistenza nella regione hanno dimostrato di avere una determinazione seria e ferrea e di non piegarsi alle pressioni dei sistemi in cerca di dominio», ha aggiunto.

14:06
14:06
Hamas: 274 i morti nel blitz di ieri a Nuseirat

Sono almeno 274 le persone che sono state uccise e centinaia quelle rimaste ferite ieri dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza nel blitz che ha portato alla liberazione di quattro ostaggi in mano ad Hamas: lo hanno reso noto funzionari del gruppo.

Ieri Hamas aveva annunciato che almeno 210 palestinesi erano morti e 400 erano rimasti feriti nell'operazione miliare nella zona del campo profughi di Nuseirat.

14:05
14:05
I morti a Gaza sono 37.084

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 37'084: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas, sottolineando che il nuovo conteggio include almeno 274 persone uccise ieri durante il raid israeliano a Nuseirat che ha portato alla liberazione di quattro ostaggi.

14:03
14:03
Il blitz per la liberazione degli ostaggi si chiamerà «Operazione Arnon»

«Così come il governo Rabin appoggiò la proposta di intitolare l'azione per la liberazione degli ostaggi a Entebbe 'Operazione Jonathan', dal nome del comandante delle forze d'assalto caduto in battaglia, sono sicuro che anche il nostro governo sosterrà all'unanimità la proposta di intitolare l'operazione per liberare gli ostaggi a Gaza 'Operazione Arnon'». Lo ha detto, in apertura della seduta di governo a Gerusalemme, il premier israeliano Benyamin Netanyahu, aggiungendo che il governo ha approvato la proposta.

Netanyahu ha così voluto ricordare il comandante delle forze che hanno liberato ieri gli ostaggi a Gaza, caduto in battaglia, «l'eroe di Israele Arnon Zamora».

11:49
11:49
Fiamma Nirenstein consigliera speciale per la lotta contro l'antisemitismo

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha nominato Fiamma Nirenstein «consigliera speciale per la lotta contro l'antisemitismo per conto del ministero».

Lo ha annunciato lo stesso ministero in una nota, aggiungendo che «Nirenstein è una giornalista veterana, autrice rispettata e senior speaker specializzata in antisemitismo, nel conflitto in Medio Oriente, nella storia dell'Islam, nel terrorismo e nei diritti umani».

Nirenstein è stata deputata, in Italia, con il Popolo della Libertà (Pdl) dal 2008 al 2013 e vicepresidente della Commissione Affari esteri della Camera dei deputati italiana. Nel 2011 è stata indicata come una dei 50 ebrei più influenti al mondo.

«La pozione - ha concluso - sarà occupata dalla signora Nirenstein su base volontaria».

Fiorentina di nascita, 78 anni, con doppia cittadinanza italiana e israeliana ma residente da molti anni in Israele, Nirenstein era stata proposta nell'agosto del 2015 a futura ambasciatrice di Israele in Italia da Netanyahu, ma rinunciò all'incarico l'anno dopo.

11:49
11:49
Katz: «Il mondo ci ammira per la liberazione degli ostaggi»

«Il mondo - ha scritto in un messaggio su X il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz - ha ammirato il coraggio, la determinazione e la capacità dimostrata da Israele con l'operazione per la liberazione degli ostaggi. Molti hanno mandato messaggi di supporto, ma solo i nemici di Israele hanno protestato per le vittime fra i terroristi di Hamas e i loro complici, accusando Israele di crimini di guerra».

«Noi respingiamo con tutto il cuore queste accuse. Continueremo ad agire con determinazione e forza, in conformità con il nostro diritto all'autodifesa, fino a quando tutti gli ostaggi non saranno liberati e Hamas non sarà sconfitta», conclude Katz.

11:47
11:47
Proseguono le operazioni dell'IDF in tutta la Striscia di Gaza

Le forze di difesa israeliane (Idf) in una nota fanno sapere che proseguono le operazioni militari in tutta la Striscia di Gaza. In particolare, si legge, truppe della 198. Divisione stanno operando nella città di Deir al Balah e nel campo profughi di Bureij, dopo aver preso parte alla liberazione di quattro ostaggi, nella quale sono stati «eliminarti molti terroristi e smantellate infrastrutture terroristiche». I soldati a terra ricevono l'appoggio dei caccia dell'aviazione.

Nell'area meridionale di Rafah, invece, è in azione la 162ma Divisione, che conduce operazioni basate su informazioni d'intelligence e ha localizzato diversi tunnel e condotti verticali e grandi quantità di armi, esplosivi ed equipaggiamento militare.

Nel centro di Gaza opera la 99ma Divisione, con il compito di smantellare le infrastrutture dei terroristi. Nel sud di Gaza City sono stati sparati diversi colpi di mortaio alle truppe israeliane dall'Università islamica della città capoluogo, senza ferire nessuno. La posizione di lancio è quindi stata colpita in un raid aereo, fa sapere l'Idf.

In una delle numerose azioni dell'aviazione, infine, secondo i militari israeliani è stato colpito un comandante di livello tattico della Jihad islamica.

10:56
10:56
L'Iran condanna l'operazione di Israele nel campo di Nuseirat

L'Iran ha fermamente condannato l'operazione di Israele contro il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, nella quale sono stati liberati 4 ostaggi israeliani, a fronte di 210 i palestinesi uccisi nel raid, secondo quanto dichiarato da Hamas.

«I crimini orribili e scioccanti dei sionisti, nel massacrare centinaia di palestinesi, tra cui donne e bambini, nel campo di Nuseirat nella Striscia di Gaza, sono il risultato dell'inazione dei governi e degli organismi internazionali responsabili, compreso il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, di fronte a otto mesi di crimini di guerra e violazione del diritto internazionale umanitario da parte del regime israeliano occupante a Gaza», ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani, citato dall'agenzia Irna.

Secondo il funzionario, anche l'Europa e gli Stati Uniti sono responsabili di quanto accaduto a Nuseirat, perché hanno continuato a fornire armi a Israele.

10:52
10:52
Almeno 5 morti nel campo profughi di Bureij

Almeno 5 palestinesi sono rimasti uccisi e diversi altri feriti in una serie di raid aerei israeliani che questa mattina hanno preso di mira il campo profughi di Bureij, nel centro della Striscia di Gaza, e Rafah, nel sud. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa sul suo sito.

In precedenza la Wafa aveva reso noto che durante la notte 3 persone erano morte in raid sul quartiere Daraj di Gaza City.

10:50
10:50
«Il programma e le attività nucleari dell'Iran sono sorvegliate dall'Aiea»

«Il programma e le attività nucleari dell'Iran sono assolutamente legali e sorvegliate dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea)». Lo ha affermato il ministro degli Esteri ad interim iraniano, Ali Bagheri Kani, in un'intervista a Cnn Turk.

«L'Iran sta portando avanti il suo programma nucleare in conformità con i requisiti dell'Aiea, del Trattato di non proliferazione nucleare (Npt) e anche dei suoi stessi programmi nazionali», ha aggiunto Bagheri Kani.

In maggio, dopo una visita a Teheran, il direttore generale dell'Aiea, Rafael Grossi, aveva definito «non soddisfacente» la cooperazione tra la Repubblica islamica e l'agenzia atomica dell'Onu, invitando l'Iran a «fornire risultati concreti al più presto».

09:55
09:55
La Turchia condanna l'operazione di Israele al campo di Nuseirat

La Turchia ha condannato l'operazione di Israele contro il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, con la quale lo Stato ebraico ha liberato 4 ostaggi israeliani, a fronte di 210 palestinesi uccisi nel raid, secondo quanto dichiarato da Hamas.

«Con quest'ultimo barbaro attacco, Israele ha aggiunto un altro crimine alla lista di quelli che ha commesso a Gaza», si legge in un comunicato del ministero degli Esteri di Ankara, che chiede «alle istituzioni responsabili per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, particolarmente il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, di esercitare la loro responsabilità per porre fine a questi crimini da parte di Israele, che è sotto processo davanti alla Corte internazionale di giustizia (Cig) per aver violato i suoi obblighi ai sensi della Convenzione sul genocidio del 1948».

09:54
09:54
Il Pentagono si congratula con Israele per la liberazione degli ostaggi

Il comando centrale militare statunitense (Centcom) si è congratulato con Israele per l'operazione a Nuseirat che ha assicurato la liberazione di 4 ostaggi israeliani nelle mani di Hamas.

«Congratulazioni alle forze di sicurezza israeliane e al popolo di Israele per il salvataggio, coronato da successo, e la restituzione alle famiglie dei quattro ostaggi rapiti il 7 ottobre», si legge nel post del Centcom sul suo account di X.

08:26
08:26
Nave mercantile colpita da un missile nel golfo di Aden

Una nave mercantile battente bandiera di Antigua e Barbuda ha preso fuoco dopo essere stata colpita da un missile al largo delle coste dello Yemen, dove sono in aumento gli attacchi dei ribelli Houthi. Lo ha riferito la società di sicurezza marittima britannica Ambrey: «La nave si stava dirigendo verso sud-ovest lungo il Golfo di Aden ad una velocità di 8,2 nodi quando la stazione di prua è stata colpita da un missile. È scoppiato un incendio ma è stato neutralizzato. Non sono stati segnalati feriti» si legge in una nota.

08:21
08:21
Il punto alle 07.30

Almeno tre persone sono state uccise in un attacco israeliano notturno contro un appartamento residenziale nel quartiere Daraj di Gaza City. Ci sono anche diversi feriti. Lo riferisce - come riporta Al Jazeera - l'agenzia di stampa Wafa. Bombardamenti di artiglieria sono stati segnalati anche nei quartieri di Zaitoun e Sabra a Gaza City, nel nord del territorio. Inoltre aerei da guerra israeliani hanno attaccato durante la notte la zona di Shaboura, a nord della città di Rafah, e una persona è rimasta ferita al campo profughi di Bureij, nella parte centrale della Striscia di Gaza. È stata colpita anche una casa nella zona di al-Dawa, a nord del campodi Nuseirat.

«Il molo umanitario, comprese le sue attrezzature, il personale e le risorse, non sono state utilizzate nell'operazione di salvataggio degli ostaggi a Gaza. Un'area a sud della struttura è stata utilizzata dagli israeliani per riportare in sicurezza gli ostaggi in Israele. Qualsiasi affermazione contraria è falsa». Lo scrive su X il comando centrale americano. Il molo è stato «allestito solo per l'assistenza salvavita della popolazione».

Sono 33 le persone arrestate dalla polizia durante la manifestazione di ieri sera a Tel Aviv - dove ci sono stati anche incidenti - per sollecitare il rilascio degli ostaggi israeliani a Gaza. Lo ha fatto sapere la stessa polizia. Ma le proteste - che si sono tenute a poche ore di distanza dalla notizia del salvataggio di 4 rapiti da parte dell'IDF a Nuseirat - si sono svolte in molte altre parti di Israele. In tutte si è chiesto al governo di Benyamin Netanyhau di raggiungere una intesa al più presto per riportare a casa gli altri ostaggi. Insieme a questa richiesta anche quella che Netanyahu si dimetta.