Francia

Che cosa è successo a Émile, il bimbo scomparso nove mesi fa?

La Procura di Aix-en-Provence ha confermato che le ossa ritrovate sabato corrispondono al corpo del bambino: «La Gendarmeria farà ulteriori ricerche nell'area» – L'avvocato dei genitori: «È il momento del lutto, della contemplazione e della preghiera»
Red. Online
31.03.2024 21:45

Delle ossa corrispondenti al corpo del piccolo Émile, il bimbo di due anni e mezzo scomparso nove mesi fa in Francia, sono state ritrovate sabato nei pressi di Haut-Vernet, frazione del piccolo Comune di Le Vernet nel dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza. È quanto ha dichiarato oggi la Procura di Aix-en-Provence.  

«Sabato – ha dichiarato il procuratore della Repubblica Jean-Luc Blachon, tramite un comunicato – la Gendarmeria nazionale è stata informata del ritrovamento di ossa nei pressi della frazione di Le Vernet. I test di identificazione del DNA effettuati su queste ossa, domenica, hanno portato alla conclusione che si tratta delle ossa del bambino Émile Soleil».

L'Istituto di ricerca criminale della Gendarmeria nazionale di Pontoise, alla periferia di Parigi, sta «proseguendo l'analisi forense delle ossa e la Gendarmeria nazionale sta dispiegando risorse per intraprendere ulteriori ricerche nell'area geografica in cui sono state trovate» si legge ancora nella nota. Non è stata per contro fornita alcuna informazione sulle cause della morte del bambino.

Émile era scomparso lo scorso 8 luglio, poco dopo essere arrivato nella casa dei nonni materni per passare le vacanze estive. Due vicini avevano affermato di averlo visto nella strada principale della frazione, sebbene le loro testimonianze in seguito si siano rivelate contraddittorie. La scoperta di questi resti, ora, potrebbe dare nuovo slancio alle indagini sulla sparizione del bimbo. A suo tempo non era stata esclusa nessuna pista, sebbene l'ipotesi che fosse caduto era stata più o meno scartata quasi subito dal momento che, dopo molteplici ricerche organizzate nelle vicinanze della frazione, non era stato trovato alcun corpo.

Aperta in un primo momento come caso di sparizione sospetta a Digne-les-Bains, l'indagine era stata rapidamente affidata a due giudici istruttori di Aix-en-Provence e, in seguito, aveva incluso le accuse penali di «rapimento» e «sequestro».

Una ricostruzione dei fatti si è svolta per la prima volta giovedì a Haut-Vernet, una frazione di 25 abitanti adiacente il villaggio di Le Vernet, con la partecipazione di 17 persone. Fra queste, c'erano tutti coloro che si trovavano nella citata frazione il giorno della scomparsa del bambino.

A oggi, il mistero della scomparsa di Émile è irrisolto.

Jérôme Triomphe, l'avvocato dei genitori del bimbo, nella giornata odierna ha rilasciato una dichiarazione che riporta le parole di Marie e Colomban Soleil: «Anche se questa notizia straziante era attesa, ora è il momento del lutto, della contemplazione e della preghiera» ha scritto. «Gli inquirenti proseguono il loro lavoro nel necessario segreto istruttorio affinché si possano scoprire le cause della scomparsa e della morte di Émile» ha ribadito Triomphe, aggiungendo che «Marie e Colomban desiderano ringraziare tutti coloro che li hanno aiutati e sostenuti, nonché i giudici istruttori e gli investigatori, per il loro lavoro, la loro professionalità, il loro impegno personale e la loro umanità, che sono stati di grande conforto per loro in questi mesi e in particolare in questo giorno».

Domenica, sotto la pioggia e il freddo, la frazione è stata ancora una volta isolata dal mondo, come è accaduto più volte negli ultimi nove mesi nell'ambito delle indagini. Un posto di blocco della polizia all'uscita di Le Vernet, appena dopo la chiesa del villaggio, ha bloccato l'unica strada per Haut-Vernet come riporta Le Monde.

Dicevamo che il mistero della scomparsa di Émile, a oggi, è irrisolto. Alcune sparizioni di bambini, in Francia ma non solo, hanno richiesto anni per arrivare a una conclusione. Come quella di Lucas Tronche, rimanendo nell'Esagono, un adolescente di 15 anni scomparso nel 2015 nel dipartimento di Gard e le cui ossa sono state ritrovate solo nel 2021 lungo una parete rocciosa, sei anni dopo, non lontano dalla casa di famiglia. Le autorità non sono mai riuscite a spiegare le ragioni della sua morte.

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