Che cosa farà Hollywood con la stella di Donald Trump?

Michael Jackson. Tom Cruise. Elvis Presley. Morgan Freeman. David Bowie. Sono solo alcuni dei nomi di celebrità che si incontrano camminando lungo la Walk of Fame di Hollywood. Ma tra le tante, tantissime stelle dedicate a personaggi importanti e di rilievo, ce n'è una che, ormai da tempo, è stata presa di mira: quella di Donald Trump. Già, perché tra le targhe commemorative, a Los Angeles, c'è anche quella del tycoon. Ricevuta, in passato, grazie al lungo periodo di conduzione del reality show The Apprentice. Programma dove a sfidarsi erano degli aspiranti manager, i quali dovevano superare alcune prove «imprenditoriali» per riuscire a essere scelti proprio come assistenti di Trump.
Da quei tempi, però, di acqua sotto i ponti ne è passata. E anche parecchia. Le prime polemiche sulla stella di Donald Trump, infatti, hanno avuto origine già nel 2015. Anno a cui risale il licenziamento di Trump dall'emittente televisiva NBC, avvenuto dopo che, nell'annunciare la sua candidatura alla presidenza, il tycoon dichiarò che i messicani che arrivavano negli Stati Uniti erano «stupratori che portavano droga e criminalità».
Sacchetti con escrementi e picconi
Ma questo, come si può ben immaginare, fu solo l'inizio. I malumori nei confronti di Donald Trump aumentarono a dismisura dopo che le sue ambizioni divennero realtà l'anno successivo, quando diventò presidente degli Stati Uniti. E con essi, anche le polemiche sulla sua stella nella Walk of Fame. È in quell'anno, infatti, che vennero registrati i primi atti vandalici nei confronti della targa celebrativa del tycoon: un artista di Los Angeles costruì un piccolo muro intorno alla stella, facendo riferimento alla proposta di Trump di costruirne uno sul confine tra Messico e Stati Uniti. Di più, dopo le rivelazioni contenute nella registrazione dello show Access Hollywood, in cui l'allora presidente degli Stati Uniti usò termini offensivi nei confronti delle donne, un uomo travestito da operaio edile distrusse la stella con un martello pneumatico. Episodio che, analogamente, ma con un piccone, ebbe luogo anche due anni dopo, nel 2018. Due anni dopo, nel 2020, la stella di Trump venne nuovamente vandalizzata e imbrattata con la scritta «Black Lives Matter». In quell'occasione, i manifestanti lasciarono sul posto anche un sacchetto contenente escrementi.

Il culmine, però, venne raggiunto dopo l'attacco a Capitol Hill, avvenuto il 6 gennaio del 2021. Dopo qualche mese, riporta il Post, il consiglio comunale di Los Angeles, sotto la guida di Nury Martinez, approvò all'unanimità una risoluzione che proponeva di eliminare la targa celebrativa del tycoon, proprio a causa dell'attacco «sovversivo, razzista e violento» al Congresso.
E non è finita qui. Sì, perché la stella di Trump continua a essere vandalizzata, ancora oggi, con bombolette spray, adesivi offensivi e non solo. Dopo gli scandali recenti, addirittura, qualcuno ha lasciato sulla targa del tycoon un gabinetto dorato, una vasca e delle scatole di documenti. Diverse, quindi, le associazioni che hanno proposto di rimuovere la stella definitivamente o, in alternativa, di evitare di restaurarla o sostituirla quando troppo danneggiata. Proposte che, tuttavia, non sembrano sposare le idee della Camera di Commercio di Hollywood, che dopo ogni atto vandalico ha sempre provveduto a rimediare ai danni. Sottolineando come, una volta che viene installata nel terreno della Walk of Fame, una stella non può essere rimossa, poiché parte del «tessuto storico di Hollywood» e di un «monumento della Stato della California».
Anche Bill Cosby
La vera domanda, però, è la seguente: la stella di Trump, prima o poi, verrà realmente rimossa? Sebbene siano in molti a desiderarlo, specie all'interno del governo cittadino, nessuno è realmente disposto a farlo. Il motivo? La paura di creare un precedente, a cui potrebbero aggrapparsi tutti coloro che, in futuro, volessero richiedere la rimozione delle stelle di altre celebrità. Infatti, quello di Donald Trump non è il primo caso simile che Hollywood si è ritrovata ad affrontare. Nel 2015, la Camera di Commercio si era già opposta alla rimozione della targa celebrativa di Bill Cosby, accusato di abusi sessuali da decine di donne, in occasione nel «MeToo. Anche in quel caso, la stella dell'attore era stata notevolmente vandalizzata. Ma ancora oggi, nonostante le polemiche e i danni, rimane incastonata lì, sulla Walk of Fame. Insieme a quella di Donald Trump che, a quanto pare, sarà altrettanto difficile da rimuovere.