Il caso

Che cosa sappiamo dell'attentatore di Parigi

In stato di fermo, il 26.enne responsabile dell'uccisione di un turista e del ferimento di altre due persone è schedato S (ad alto rischio radicalizzazione)
©YOAN VALAT
Ats
03.12.2023 11:36

Armand Rajabpour-Miyandoab, il francese di 26 anni che ieri sera a Parigi ha ucciso un turista tedesco di 24 anni vicino alla Tour Eiffel e ferito altre due persone, è figlio di due genitori iraniani, secondo quanto reso noto dagli inquirenti.

In stato di fermo, l'aggressore - che è schedato S (ad alto rischio radicalizzazione) - ha detto ai poliziotti di «non poter sopportare più che i musulmani muoiano, in Afghanistan come in Palestina» e avrebbe dichiarato la sua rabbia «per quello che succede a Gaza», affermando che la Francia «è complice di quello che fa Israele».

Secondo la ricostruzione del ministro Gérald Darmanin, l'uomo ha ucciso «a coltellate» il giovane tedesco e poi «se l'è presa con la compagna» che si è salvata soltanto «grazie a un tassista che aveva visto la scena».

Armand Rajabpour-Miyandoab, che viveva con i genitori in una banlieue residenziale di Parigi, aveva pubblicato sui social un video di rivendicazione del suo attacco immediatamente prima di passare all'azione. Vi compare con una felpa e un cappuccio nero e una mascherina chirurgica davanti al viso.

Dichiara la sua fedeltà alla jihad e parla «dell'attualità, del governo, dell'uccisione di musulmani innocenti», dice una fonte degli inquirenti. I genitori iraniani avevano lasciato l'Iran per sfuggire al regime dei mullah e non sono musulmani. Da giovanissimo, Armand si era invece convertito all'islam in Francia, dopo essere stato a contatto di un personaggio molto noto all'ambiente del jihadismo, Maximilien Thibaut, partito a combattere in Iraq e in Siria.